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- Lavorare in Thailandia (permessi e fondare ditte)
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Non ho capito bene cosa intendi per "opportunità di lavoro accettabili".
Forse intendi se qui vi sono frequenti offerte di lavoro valide per italiani; in questo caso dobbiamo riconsiderare un pò il concetto di lavorare e cercare lavoro in Thailandia diversificandolo da quello italiano.
La disoccupazione è ancora un problema per la Thailandia e vista la drammatica situazione dei Paesi confinanti (Birmania, Laos, Cambogia e Malesia) deve costantemente combattere per evitare che masse di mano d'opera estera si offra a prezzi irrisori togliendo il lavoro ai Thai.
In questi provvedimenti sono contenute le severe regole che precisano la concessione del Work Permit; se si porta capitali e professionalità non vi è nessun problema, altrimenti non c'è nulla da fare.
Come dicevo in altra area, vi sono alcuni lavori che sono consentiti liberamente al farang anche senza work permit, ma sono finalizzati alla sua sussistenza, come il pescatore che pesca per sè o chi coltiva riso o banane per sè, senza venderle o commerciarle in alcun modo.
(vediamo di pubblicare una lista di questi lavori consentiti)Quindi la domanda diventa; hai professionalità e capitali da portare?
Di interessante vi sono due aspetti:
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visto l'attuale livello dell'economia Thai (ma attenzione, sta crescendo molto in fretta!) con cifre ancora ragionevoli, muovendosi bene è ancora possibile fare qualcosa di remunerativo.
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visto l'attuale livello della professionalità Thai (ma anche questo sta crescendo molto in fretta!) di solito il farang occidentale di per sé è portatore di un livello di conoscenza del mercato decisamente superiore alla media Thai, consentendogli quindi facilmente di interagire in modo competitivo con parecchie realtà di mercato.
Detto questo, raramente i Thai cercano personale farang, ed i farang che cercano personale *farang *lo fanno consapevoli che lo stipendio medio di un tecnico esperto Thai è di 6.000 baht/mese; (circa 120 ?.) (una housekeeping o un operaio manovale guadagna 3.000 Baht/mese).
Immaginiamo un Resort gestito da una Company italiana che ha un Restaurant Manager Thai che coordina uno staff camerieri-cucina di 30 persone e che fornisce circa 300 coperti/giorno per un salario di circa 12.000 Baht, 240?./mese.
Ovviamente a pari resa, ad un italiano egualmente esperto non potrebbe fornire più di 240 ?./mese.
E ricordiamo che non esistono tredicesime, TFR, mutua-infortunio nè pensione, ma solo la Social Insurance che consente di ottenere prestazioni ospedaliere e medicine gratuite.Diverso può essere l'impegno lavorativo a contratto.
Tu trovi un'attività che ti piace, tu piaci a loro e ti affidano che so, una baretto in spiaggia decentrato, oppure il marketing di un diving o di una disco, (o la società di una barca :D) e ti riconoscono una percentuale sugli income; se sei bravo e ti applichi può essere facile arrivare a cifre interessanti ed in breve ad un livello di conoscenza tale da poter far partire un'attività tua.Comprenderai quindi che vi sono aspetti e situazioni che rendono indispensabile accostarsi all'argomento con un concetto ben diverso da quello che usiamo in Italy.
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Non avendo una company
Ci sono milioni di pretesti per cui la polizia ti possa chiedere un qualcosa.
Devi mantenere sembre buone relazioni con loro, ma a volte non basta.:xSe dovessi aprire un ristorante, per esempio , tutti questi problemi riguardanti la polizia decadrebbero in buona parte.[/quote]
La polizia tratta direttamente con te ? Anche se tu non sei dietro al bancone e quindi sei come un normale cliente?? Cioè loro praticamente se sanno che sei tu il burattinaio che muove indirettamente i fili del bar che fanno ??? non ti fanno storie strane?? come per esempio dichiarano che ti hanno visto lavorare senza permesso di lavoro e se non gli dai molti soldi ogni volta rischi la carcerazione?? (paranoie)
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@truzzetto said:
come per esempio dichiarano che ti hanno visto lavorare senza permesso di lavoro
Non siamo nei paesi dei balocchi , come moltra gente crede, anche in Thailandia ci sono le LEGGI.
Quindi SOLO nel caso in cui trasgredisci la legge ti possono imputare di qualcosa..... e non per sentito dire o perche' solo pensano/credono che.......Se ti trovano con un pennello in mano e sporcho di vernice davanti una parete mezza dipinta, vagli te a spiegare che stavi passando per caso.
Oppure, tornando al tuo esempio, se sei dietro al bancone di un bar e stai servendo una birra, o se stai facendo un cocktail..etc e la polizia arriva , cosa vai a dire?.... tutto quello che vuoi, ma non ti crederanno mai.
Tu li NON LO PUOI fare!Se a differenza tu gestisci il tuo locle preso in affitto ( che lo sappiano o meno ) solo parlando/insegnando allle persone che ci lavorano le cose da fare, nessuno ti potra' MAI far nulla, non stai trasgredendo la legge.
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Non avendo una company
Ci sono milioni di pretesti per cui la polizia ti possa chiedere un qualcosa. Non si tratta di pretesti, ma di leggi da rispettare.In Italia non è forse la stessa cosa?
Ti sembra che sia possibile che nelle nostre città si possa affittare un locale e dentro organizzi un bar senza licenza, senza PI, senza avere una Ragione Sociale?
Alla Polizia Comunale o alla Guardia di Finanza che ti verrebbero a chiedere questi documenti in poche ore dall'apertura, di che li accusi ... di pretesti?Devi mantenere sempre buone relazioni con loro, ma a volte non basta.
Le Forze dell'Ordine di tutti i Paesi vanno rispettate, così come le leggi.
Tutto qui.***"Devi *mantenere buone relazioni con loro" fa parte di un concetto fantasioso quanto gratuito; partendo con questo piede non si può fare nulla qui, salvo trovare problemi.
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Allora io sono Marco e sono originario di Napoli.
A trent'anni mi ritrovo a lavorare a Dublino, in Irlanda.
Sono ingegnere in una compagnia di telecomunicazioni e faccio questo mestiere ormai da sette anni.
C'e' un ottavo anno, che mi sono preso di vacanza prima di approdare nell'isola verde, in cui sono stato in Africa (Zambia principalmente ma anche Mozambico, Malawi, Botswana e Tanzania).
Il motivo per cui sto postando il mio messaggio in questo forum credo sia chiaro a tutti.
In Thailandia sono stato solo a Koh Samui, Koh Phangan e nelle altre piccole isole della zona e naturlamente me ne sono innamorato.
Adesso a distanza di quattro anni da quel viaggio e innaffiato dalla pioggia insistente di Dublino mi sta sovvenendo l'idea di spostare le radici in una terra piu' radiosa, solare, accogliente. Dove il bel tempo non e' un'utopia ma esiste davvero. Senza che mi dilungo troppo giungo alle conclusioni: un anno e mezzo (scadenza inizio 2010) pensate che basta per architettare questo passaggio in Siam? L'idea (anche questa molto scontata) e' quella di aprire un bel ristorantino. Quanto puo' richiedere il disbrigo delle pratiche burocratiche?
Io un nuovo giretto da quelle parti avrei pensato di farlo il prossimo gennaio. Servirebbe per creare dei contatti ed eventualmente avviare trattative.
Per il lavoro che faccio non ho troppe ferie e quindi la cosa avrei pensato di gestirla da qui affidandomi a qualche serio businness cosultant Thailandese, magari mi costa un po' di piu' ma intanto mi mantengo i guadagni irlandesi.
Conoscete mica una agenzia affidabile che curi questo tipo di cose? Nel caso avete dei nomi (di agenzie), vi dispiacerebbe postarli cosi' che magari gli do' un colpo di telefono e comincio a farci amicizia?!Basta! Sono andato lungo...
Grazie a tutti!
PS: bello sto forum!
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@MarcoNapoli said:
L'idea (anche questa molto scontata) e' quella di aprire un bel ristorantino. Quanto puo' richiedere il disbrigo delle pratiche burocratiche?
....
Per il lavoro che faccio non ho troppe ferie e quindi la cosa avrei pensato di gestirla da qui affidandomi a qualche serio businness cosultant ThailandeseCiao MarcoNapoli,
Bisogna vedere se il posto/locale scelto lo vuoi prendere in affitto o comprarlo, se te lo vuoi intestare o se lo intesti ad un amico/amica Thai, se vuoi lavorarci tu personalmente o solo gestirlo senza lavorarci, etc... le variabili sono tante :bho:.
Se intendi intestarti il tutto devi fare una company con minimo altre 6 persone in cui figuri che il 51% sia intestato a Thai ed il 49% allo straniero.
Per fare tutte le pratiche per costituirla normalmente ci vogliono un paio di mesi.
Puoi avviare alcune pratiche da dove sei - sconsigliato -, ma in molti documenti serve la fotocopia del passaporto con il visto di entrata.
Probabilmente vorrai ottenere anche un work permit, ci vorra' un po' piu' di tempo ma necessita tassativamente la tua presenza in Thailandia.Se vuoi prendere le prime informazioni direttamente da un *serio businness cosultant Thailandese, *puoi guardare qui.
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Ciao ragazzi.
Già che ci sono ve lo chiedo:
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Sapreste dirmi, con esattezza, quale iter burocratico dovrei seguire esattamente per la mia prossima permanenza di tre mesi in Thailandia?
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Nel caso in cui dovessi trovare un'opportunità di investimento valida durante quel periodo quali sarebbero, sempre da un punto di vista burocratico, i passi necessari? Dovrei rientrare comunque in patria o potrei prolungare direttamente la mia permanenza?
Grazie in anticipo ;)!
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Per restare 3 mesi in Thailandia è necessario ottenere un visto turistico (vi sono diverse combinazioni per permanenza e numero ingressi) presso l'Ambasciata di Roma o il Consolato di Milano, Viale Berengario, 15. - Tel 02.460.299
Se hai una regolare posizione INPS e ne mostri i documenti diviene più semplice ottenere un Visto con una permanenza più lunga.
Puoi anche arrivare privo di Visto; all'entrata ti autorizzeranno una permanenza per un 1 mese, trascorso il quale dovrai uscire (di solito in Cambogia per chi è a Pattaya o in Malesia per chi è a Phuket e Krabi) e rientrare, ottenendo un ulteriore mese ogni volta.
E' possibile ottenere 2 settimane supplementari presso i locali uffici immigrazione.
E' da evitare rimanere oltre la scadenza del visto in quanto conteggeranno una multa giornaliera di oltre 500 baht (anche questa sta variando)
Nel caso tu decida di intraprendere in Thailandia, innanzitutto dovrai fondare una Company e per farlo ti occorrerà un Visto Non Immigrant "B", per ottenere il quale dovrai presentare:
- Un formulario di richiesta del visto
- Due fototessera recenti a colori
- Il passaporto con validità non inferiore a 6 mesi + una fotocopia delle pagine da 1 a 3 e della pagina del rinnovo
- La prenotazione del volo o il biglietto aereo A/R + una sua fotocopia
- Una lettera di richiesta dalla ditta thailandese all’Ambasciata *
- Nel caso in cui il richiedente sia già proprietario o socio di una ditta in Thailandia, i documenti in piu’ da allegare sono:
6.1. La registrazione della ditta presso la Camera di Commercio thailandese
6.2. una fotocopia dello stesso autenticata dall'ufficio competente
6.3. Il permesso di lavoro + una fotocopia- La "lettera" è un invito su carta intestata di una Company thai che si dichiara disponibile a collaborare con te; può essere quella di un Resort che si dichaira pronto ad assumerti o quella di un Business Assistant che dichiara di essere pronto a fare business con te.
Questo è un esempio di "lettera":
XXXX Company Limited.
1234 - Bangkok - Sukunvit road.
Tel ....... VAT number .........A chi di competenza.
- data -
Il sottoscritto XX YY, Direttore della XXXX Company Limited, dichiara di essere disponibile ad assumere il Sig. ZZ NN,
nato a ....
il ....
titolo di studio ..........
con l'incarico di (... Marketing Manager...)
per il periodo dal .... al ......In fede
XX YY
Allegando copia della registrazione della Company presso la Camera di Commercio thailandese.Se ritieni di avere buone probabilità di procedere con la creazione di una Company, è consigliabile arrivare qui già con il Visa Non Immigrant "B", e quindi reperire qui una Company che ti metta a disposizione la lettera-invito.
Altrimenti dovrai tornare.
Spero di esserti stata d'aiuto
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Grazie molte Mamilu;)!
Sei stata più che esauriente..Non avrei potuto chiedere di meglio.
A presto!!!
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Ciao ragazzi! Andrez, Jioda e tutta la banda al completo..
Scrivo solo per rassicurarvi nel caso vi foste chiesti che fine avevo fatto (presuntuoso vero? He-He!)..D'altra parte vi ho martellato per quasi 2 mesi ininterrottamente e poi ecco che.. PUF! Scompaio nel nulla..
Il fatto è che ho avuto qualche difficoltà in famiglia con una persona a me vicina che ha avuto dei problemi di salute e che ora necessita di assistenza.
Inoltre sto lavorando come una bestia per mettere i soldi da parte e venire li da voi ma con il costo della vita attuale sono costretto a fare i salti mortali..Ormai non faccio più una fava, il massimo dello sballo è uscire al sabato (sempre che non faccia lo straordinario) a farmi duo o tre birre con gli amici e poi a nanna..
Vorrà dire che dovrò recuperare questo andazzo monacale durante i tre mesi che intendo farmi in quel di Krabi e spero mi darete una mano in tal senso :D!!
Come sempre vi saluto calorosamente e vi invito a farvi vivi se aveste delle novità..Ciao grandi!!!
P.S.: Non so se ho fatto bene a postare questa mia in questo particolare spazio..In effetti è un pò off-topic...Mi aspetto una bacchettata dal buon Andrez!
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Bentornato Paolocris,
in questo ultimo periodo siamo stati tutti un po' impegnati per motivi diversi.
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Mi aspetto una bacchettata dal buon Andrez!
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Spero che i vostri impegni siano stati più piacevoli dei miei caro Jioda...E ci vuole pure poco!
Aiuto! Andrez mi importuna! He-He!! Piacere di risentirvi ragazzi...
Già che ci sono ne approfitto per mettervi al corrente dei miei progressi:
per il momento sto continuando con il mio vecchio impiego anche perchè il lavoro part time estivo che avevo trovato si è rivelato un clamoroso pacco.. Pertanto, secondo i miei calcoli, dovrei essere "economicamente pronto" per dicembre.Naturalmente più si avvicinerà il momento di partire e più mi sembrerà che i soldi da investire non siano sufficienti, ma questo è un meccanismo perverso che ormai ho imparato a conoscere...E prima o poi il salto bisogna pur farlo!
Mi chiedevo inoltre: nella zona di Krabi qual'è (approssimativamente) la densità di italiani che hanno avviato con successo delle attività? E sareste voi in grado di mettermi in contatto, una volta giunto in loco, con qualcuno che sia affidabile? Oltre a Voi naturalmente...A proposito, non è che cercate un socio per qualche nuovo investimento, vecchi squali della finanza! Ha-Ha!
Ciao!
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Ciao Paolocris
Con successo a Krabi e Aonang ha intrapreso meno di una decina di italiani.
Con insuccesso quasi un centinaio in questi ultimi 18 anni.Ognuno vive una propria esperienza a sè, a modo suo, con professionale discrezione e spesso riservatezza.
Tra i tnati che hanno fallito vi erano fricchettoni ed alternativi vari, compagnia allegra e variopinta ma che non è riuscita a concludere nulla ed ha quasi sempre dovuto lasciare quel pò che aveva investito.La nostra realtà [Jioda, io, Mamilu, Suphannee (la business assistant) e pure Giorgio] consente un approccio collaborativo molto ampio, grazie alla filosofia del ForumGT, quindi potrai contare sul nostro supporto e nel caso, non escludiamo possibili forme di compartecipazione.
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...Già sapevo di poter contare sul vostro appoggio e l'idea di una potenziale collaborazione diretta mi rassicura parecchio, grazie Andrez.
Per curiosità: il fallimento dei "fricchettoni" da cosa é stato principalmente causato? Dall'approccio sbagliato con l'ambiente locale (leggi, mentalità ecc.), da un'errata tipologia di investimenti o magari dall'impiego (orrore!) di un budget non adeguato...Oppure da una combinazione di tutte queste cose e non solo?
Comunque immagino di sapere a che tipo di individui ti riferisci e sta pur certo, come spero si arguisca dal tenore dei miei post, che non hanno niente a che spartire col sottoscritto...
Salutissimi!!!
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Spero perdonerai il termine generico di fricchettoni; in realtà quelli sono solo una minima parte e la gamma è molto variegata.
E' molto frequente che qui arrivino italiani (dai 20 ai 50 anni) e recependo immediatamente l'educata cordialità mista ad apparente ingenuità dei Thai, decidano di potersela giocare tranquillamente con loro, cosa oggi quasi impossibile in Italy.
Si accostano così al business con superficialità ed impreparazione, investono cifre non sempre modeste in attività-patnership che quasi sempre mettono con estrema facilità nelle mani della loro convivente Thai, appena conosciuta nel bar all'angolo, dalla quale hanno avuto promessa di eterno e puro amore, e ci hanno creduto, e per un breve periodo di tempo se la spassanoPoi dopo pochi mesi si accorgono che la partnership, quasi sempre in nome della thai (partecipare legalmente in una attività commerciale è un aspetto complesso ed impegnativo, come abbiamo ampiamente scritto) è di fatto in mano completamente a lei e che a lei l'amore è presto passato.
E con esso la partnership e l'investimento iniziale.
Abbiamo assistito a centinaia di casi di questo tipo; potremmo dire un 90% di chi intraprende qui, e le uniche variabili sono l'importo iniziale investito e la durata dell'avventura.
A volte arrivano figli e tutto si complica, lasciando anche dolorosi strascichi affettivi.
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ciao ragazzi non scrivo da un bel pezzo come state ?? sicuramente meglio di noi qui in italia dove mafie e disinformazione regnano sovrani a discapito delle persone oneste. Sta diventando un lusso comprare generi di prima necessità, pane 4 euro il kg, latte con un rincaro del 11% , pasta del 20% frutta e verdura del 7 % e comunque la situazione è molto peggio di come sembra grazie ai nostri giornalisti che scrivono sotto dettatura dei politici qui la gente non si rende conto che l informazione è imbavagliata.
Mi servirebbero altre informazioni preziose sulla thailandia. Vendere articoli dalla thailandia all' estero senza nessun tipo di permesso è lecito?? Cioè in parole povere se io trovassi degli oggettini in thai da poter spedire a clienti all' estero (logicamente aumentando un po il prezzo per guadagnarci qualcosa) senza nessun tipo di permesso, tramite le poste thai per esempio o altri corrieri, cosa rischierei??
L ultima volta che sono stato a bangkok ho provato a spedire dieci magliette in italia ad un amico proprio per vedere cosa succedeva. Queste magliette erano firmate billabong quicksilver ecc. la dogana le blocco nel nord italia non ricordo bene in quale citta e fecero un mucchio di problemi dicendo che sarebbero potuti diventare anche problemi di natura penale e che praticamente stavolta era andata così ce l hanno fatta passare liscia. Io non ho capito perche sia successo tutto questo. Voi lo sapete?? forse perche erano firmate o erano il falso? se spedissi cose non firmate succederebbe lo stesso?? Fatemi un po di luce argomentando un po il punto inport export anzi piu export che inport CIAO UN BACIONE A TUTTI
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Ciao Truzzetto,
il problema dipende dalle leggi in vigore nello stato in cui intendi spedire le tue merci.
L ultima volta che sono stato a bangkok ho provato a spedire dieci magliette in italia ......la dogana le blocco nel nord italia
In Italia bisogna pagare sicuramente l' iva su ogni prodotto e spesso ci sono dei dazi su certi tipi di oggetti provenienti da certi paesi.
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C'è inoltre il reato di importazione, detenzione e commercio di marchi contraffatti.
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Voi per arrotondare non esportate alcunchè?? quali sono i paesi che non fanno storie di imposte aggiunte per poche magliette spedite?