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Fatture GoDaddy
Ho acquistato varie volte servizi su GoDaddy, compagnia USA. Mi sono trovato abbastanza bene; il problema è che non riesco a scaricare delle "vere" fatture. Tutto quello che trovo sono delle "ricevute" che non riportano di dati della compagnia che le emette, ma solo un misero "GoDaddy Inc.", e il mio commercialista dice che non sono scaricabili.
Ho provato a contattare più volte la loro assistenza ma o non capiscono quello che dico o fanno gli gnorri!!:x
Le mie domande sono quindi:
- E' corretto che se una fattura non riporta completamente i dati di chi la emette, anche se extra UE, non sia valida per la contabilità in Italia?
- Qualcuno è riuscito a farsi dare da loro dei documenti più dettagliato?
Grazie!
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The Go Daddy Group, Inc.
14455 N. Hayden Rd.
Suite 219
Scottsdale, AZ 85260Qui maggiori info:
https://www.godaddy.com/gdshop/about.asp?isc=biggame08&ci=3823
E abbiam risolto la prima parte.Allegherei ogni volta la stampa di quella pagina alla tua ricevuta.
Essendo hosting utilizzato fuori dalla UE risulta fuori campo Iva, e dunque ti basterà la registrazione di quella ricevuta, con allegata appunto la definizione esatta dei dati del fornitore.Paolo
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In realta' seguendo il Decreto Legislativo n. 273/2003 stabilisce che la
"Fornitura di siti web e web-hoosting, gestione a distanza di programmi e attrezzature;"
se il committente e' Italiano e il prestatore Extra-Ue e' sempre soggetta all'imposta in Italia o all'interno della UE.
Quindi l'IVA va assolta attraverso autofatturazione.
Per i contribuenti minimi va pure pagata visto che non detraggono l'IVA. Ma non hanno l'obbligo delle scritture di reverse charge (v. guida fiscale agenzia entrate contribuenti minimi 2008)
Per quelli in RFA e' invece un mistero.
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Grazie della risposta marco.s!
Quindi tu sostieni che l'operazione sarebbe sotto il campo iva e quindi dovrei pagarla.
Mi sfugge però come potrei fare questo con un'autofatturazione...
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il punto non e' chiaro nemmeno a me. In che regime sei?
Cmq la regola per il "reverse charge" prevede:
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emettere autofattura ai sensi dell’art. 17 c. 3 D.P.R. 633/72. L’autofattura va emessa in unico esemplare, secondo le modalità di cui all’art. 21, comma 5, del D.P.R. 633/72;
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registrare, contestualmente, sia nel registro delle fatture (o dei corrispettivi) che in quello degli acquisti l’autofattura emessa con l'integrazione dell'I.VA. in base all'aliquota vigente (attualmente pari al 20%). L’IVA viene ovviamente compensata in quanto la registrazione si effettua contestualmente sia nel registro degli acquisti che nel registro delle vendite o dei corrispettivi.
- La fattura emessa da Godaddy va invece annotata nel libro giornale al fine di evidenziare il debito estero ed il relativo pagamento.
Se sei in RFA-Web:
REGISTRI LA FATTURA RILEVANTE SOLO AI FINI DEL REDDITO
E POI DUE VOLTE AI FINI IVA (ATTIVO E PASSIVO)Se sei in regime minimo, invece non devi registrare la fattura, ma devi versare l'IVA autonomamente.
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qual è la versione corretta?
si deve veramente fare tutto questo ambaradan per l'iva?
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Per ora nessuno ha dato soluzioni diverse.
il decreto 273/2003 non si discute, quindi se acquisti software o servizi online da committenti extra-ue vanno sempre assoggettati ad IVA.
se hai contabilita' normale, il reverse charge e' obbligatorio.
se sei in r. minimo, no, ma devi versare l'IVA perche' non la puoi scaricare.
se sei in r. agevolato, forse. nel dubbio non costa nulla fare due passaggi in piu' con RFA-Web.
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Ciao Marco, ho chiesto perchè Paolo sopra sostiene una tesi differente dalla tua.
c'è stata qualche modifica normativa?io ho da poco contabilità normale come libero professionista e quindi secondo te dovrei fare questo "reverse charge"?
Però non ho capito bene come funziona. Si può fare un esempio pratico?
Situazione Tipo:
Professionista acquista e ottiene ricevuta di acquisto fornitore USA per
50,00 euro