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Ristrutturazioni edilizie - detrazione 36%
Faccio una breve descrizione del problema:
La comunicazione di inizio lavori al Centro Operativo di Pescara viene fatta dall'Amministratore del condominio (signor BIANCHI), il quale barra le caselle "amministratore", " Condomino", "contitolare" essendo anche proprietario di un appartamento.
Dal verbale dell'assemblea si evince che uno dei condomini che approva i lavori è il signor BIANCHI. Le tabelle millesimali riportano il nome del Signor BIANCHI.Il Condominio effettua i pagamenti all'impresa esecutrice dei lavori tramite bonifico.
L'appartamento di proprietà dell'amministratore è abitato dal figlio Signor ROSSI, il quale effettua bonifico su c/c del condominio..Non esiste però un contratto d'uso o di comodato registrato presso l'agenzia delle entrate..In queste condizioni il Signor Rossi non dovrebbe avere diritto alla detrazione del 36%. GIUSTO?
Come posso sanare tali adempimenti formali???
Ipotesi 1) Registro il contratto di comodato in data antecedente la comunicaziona a pescara, pagando le sanzioni per tardiva registrazione.
In questo caso la comunicazione poteva essere fatta dal signor BIANCHI, nella qualità di amministratore. Ma tale comunicazione non doveva riportare gli estremi di registrazione del contratto di comodato?...Il verbale e le tabelle millesimali che nome dovevano riportare?????Ipotesi 2) Registro il contratto con data successiva la comunicazione a pescara ma prima del bonifico da parte del signor ROSSI..In questo caso non sono sicuro che il diritto alla detrazione si trasferisca da BIANCHI a ROSSI.
Confido nella professionalità dei membri di questo forum....ringrazio anticipatamente
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@comm said:
Faccio una breve descrizione del problema:
La comunicazione di inizio lavori al Centro Operativo di Pescara viene fatta dall'Amministratore del condominio .........
L'appartamento di proprietà dell'amministratore è abitato dal figlio Signor ROSSI, il quale effettua bonifico su c/c del condominio..Non esiste però un contratto d'uso o di comodato registrato presso l'agenzia delle entrate..In queste condizioni il Signor Rossi non dovrebbe avere diritto alla detrazione del 36%. GIUSTO?
Come posso sanare tali adempimenti formali???
Confido nella professionalità dei membri di questo forum....ringrazio anticipatamente
Direi che prima di preoccuparsi del 36% se nell'appartamento del sig. Bianchi ci abita il figlio del sig. Rossi occorre registrare un contratto di comodato, fitto transitorio, fitto normale.
Si sta evadendo in prima battuta il pagamento dell'imposta di registro.
Poi occorre considerare che entro le 48 ore dall'"ingresso" nell'appartamento è obbligo dare la comunicazione agli organi di Polizia di tale situazione.
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@Contabile said:
Direi che prima di preoccuparsi del 36% se nell'appartamento del sig. Bianchi ci abita il figlio del sig. Rossi occorre registrare un contratto di comodato, fitto transitorio, fitto normale.
Si sta evadendo in prima battuta il pagamento dell'imposta di registro.
Poi occorre considerare che entro le 48 ore dall'"ingresso" nell'appartamento è obbligo dare la comunicazione agli organi di Polizia di tale situazione.
Su questo posso rispondere con sicurezza: la risol. 14/2001 prevede che i contratti di comodato, sia che abbiano per oggetto beni immobili che mobili, non sono soggetti all'obbligo di registrazione, tranne nell'ipotesi di enunciazione in altri atti. Ne consegue che chi ha l'uso gratuito dell'immobile può godere della detrazione solo se tale uso risulta da atto scritto registrato.
Il dubbio è se la registrazione tardiva con data antecedende la comunicazione a Pescara (pagando l'imposta di registro + la sanzione per tardiva registrazione) sana questa situazione. La legge dice che la condizione di comodatario deve sussistere al momento dell'invio della comunicazione.
Inoltre chi dei due BIANCHI(proprietario) o ROSSI(comodatario) deve partecipare all'assemblea e approvare i lavori? nelle tabelle millesimali deve comparire il nome di BIANCHI o ROSSI?o è la stessa cosa?
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@comm said:
Il dubbio è se la registrazione tardiva con data antecedente la comunicazione a Pescara (pagando l'imposta di registro + la sanzione per tardiva registrazione) sana questa situazione. La legge dice che la condizione di comodatario deve sussistere al momento dell'invio della comunicazione.
Dovendolo enunciare occorre registrarlo. Se sana o meno la situazione sinceramente non me la sento di dirglielo ma, non sarà una certezza, se il comodatario (sig. Rossi) riesce a dimostrare anche con altro tipo di documento (bolletta ENEL - TELECOM - spazzatura o altro) che la condizione di comodatario era "vigente" al momento dell'invio della comunicazione non vedo problemi di diniego al beneficio (principio di affidamento del contribuente).
In merito alle tabelle millesimali ritengo le stesse come dato indicativo non necessariamente debbano essere intestate al sig. Rossi sopratutto se nel contratto di comodato viene riportato che lo stesso le accetta.
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Vorrei innanzitutto ringraziare per le risposte ricevute e scusarmi per essermi inserito in questo forum senza aver neppure salutato, ma ero troppo preso dal problema..
A chi potesse essere utile trovandosi nella stessa situazione, prospetto una possibile soluzione al problema da proposto dopo aver approfondito l'argomento.- La registrazione del contratto di comodato con data antecedente la comunicazione a pescara (pagando le sazioni per tardiva registrazione) risolve il problema del diritto a fruire della detrazione da parte del figlio "signor Rossi".
Il verbale dell'assemblea, a cui partecipa il Signor Bianchi, continua ad essere valido..nessun problema per le tabelle millesimali..
Spero di esservi stato utile..
- La registrazione del contratto di comodato con data antecedente la comunicazione a pescara (pagando le sazioni per tardiva registrazione) risolve il problema del diritto a fruire della detrazione da parte del figlio "signor Rossi".