• User Newbie

    Finanziaria 2008 art.4

    salve a tutti, riposto la discussione perchè mi sa che il primo tentativo è andato a vuoto...
    Parliamo dell'art.4 finanziaria 2008.
    L'impressione non è molto positiva: a parte le semplificazioni legate all'IVA, che però sono anche un'arma a doppio taglio nel senso che nn si può scaricare nemmeno quella sugli acquisti e l'esclusione dagli studi di settore, il contribuente versa un forfait del 20% sul reddito dichiarato (risparmiando forse qualcosa rispetto all'eventuale adeguamento agli studi di settore).
    A questo punto arrivano un paio di domande, a cui associo il caso pratico:
    mia moglie lavora come dipendente in una sartoria che a fine anno chiude, e nel 2008 aveva pensato di regolarizzarsi come artigiana e lavorare a casa.
    La cosa che mi resta da capire, dato che l'attività artigiana potrebbe essere anche interpretata come "mera prosecuzione" dell'attività svolta in precedenza, sarebbe sottoposta agli studi di settore anche per il primo anno di attività?
    e per una sua collega che è socia con un'altra persona nella sartoria, come si configura rispetto agli studi di settore?
    gurdando qua e là, anche secondo quanto dice l'agenzia delle entrate, gli studi di settore rappresentano un parametro di controllo, ma nn sono sicuramemnte una cosa da prendere e applicare alla cieca, d'altro canto sembra quasi che convenga adeguarsi per nn rischiare controlli che in molti casi portano il contribuente ad essere sanzionato: a fronte di una documentazione di ricavi e spese coerente, in che modo il controllo fiscale può portare a dire che il contribuente "vuole fare il furbo"? e come fa il contribuente a difendersi?

    Grazie a tutti per le vostre considerazioni.


  • Consiglio Direttivo

    Ciao Lucaf e Benvenuto nel Forum GT..

    cerco di fare chiarezza... la situazione mi pare un pò confusa.

    1. Esiste il regime agevolato per le nuove iniziative (quello con l'aliquota sostitutiva irpef al 10% - assoggettato ad iva e a studi di settore)

    2. Esisterà dal 2008 il regime dei minimi (niente iva, irap, studi di settore, e pagamento dell'imposta sostitutiva irpef del 20%)

    3. Oltre naturalmente al regime "normale" (in cui c'è tutto)

    l'unico regime il cui accesso è subordinato al non proseguimento di un'attività svolta in altro modo è quello al punto 1;
    tua moglie prosegue l'attività e quindi non può avvalersi di questo regime.

    Ma, invece del terzo, può optare per il secondo (dove ci può essere tranquillamente prosecuzione di attività ed è rivolto esclusivamente a liberi professionisti o imprese individuali); in questo caso non sarà soggetta a studi di settore e verserà l'imposta sostitutiva del 20%.

    Per la sua collega?
    Se a quanto mi pare di capire non ha/avrà partita iva individuale, è/dovrà essere assoggettata solo al regime normale; quindi avrà la tenuta dei registri contabili iva e irpef, nonchè soggetta agli studi di settore.

    Per quanto riguarda il dimostrare il non raggiungimento del compenso puntuale previsto dagli studi di settore credo proprio che non basti l'esibire la contabilità, pur se tenuta impeccabilmente. Ma devono trovarsi altri motivi fondati (ad esempio sospensione dell'attività per un periodo)

    ciao:ciauz:


  • Bannato Super User

    quotissimo lorenzo
    almeno al momento potrai scegliere il nuovo schema regime minimo
    anche se in precedenza svolgeva la stessa attività
    gli unici parametri è il non superamento di determinati limiti 30000€
    sicuramente sarà la più conveniente


  • User Newbie

    in effetti un'occhiata alla legge 388/2000 (che ho rinfrescato adesso grazie al link automatico che compare nel tuo messaggio) l'avevo già data, però non l'avevo presa in cosiderazione visto che parla espressamente anche del lavoratore dipendente che si mette in propio, proseguendo l'attività che svolgeva prima.
    Nel caso specifico mi riferivo ad un documento dell'agenzia delle entrate (di cui allego il link), che al punto 2 sembrerebbe indicare che nel caso di lavoratore dipendente che diventa artigiano, ci sia l'esclusione dagli studi di settore per il primo anno di attività (diverso il caso di una società che si scioglie e i cui ex soci proseguono nella stessa attività separatamente come artigiani)

    http://www.agenziaentrate.it/ilwwcm/connect/Nsi/Strumenti/Studi+di+settore/Guida+agli+studi+di+settore/9+-+Le+cause+di+esclusione+della+applicazione+degli+studi+2

    Ho provato così per prova a scaricare il programma ge.ri.co e fare una simulazione brutale (sicuramente omettendo qualcosa... magari anche importante) cercando di mettere dati congrui all'attività che andrebbe a svolgere mia moglie... alla fine risulta, per rientrare negli studi di settore, un ricavo minimo da dichiarare di circa 13000€... a fronte di questo ricavo non so se sia più conveniente il regime agevolato dell'art.4 o quello normale...
    certo che probabilmente nel calcolo se sia meglio un regime o l'altro, nel caso si affidi la contabilità ad un commercialista, c'è anche da considerare che la parcella per la gestione di un'attività in regime minimo sarà molto inferiore a quella che si avrebbe in regime "normale"

    Ciao :1:


  • Bannato Super User

    l'esclusione dagli studi si applica atute le nuove aperture per il primo anno


  • User Newbie

    In base al documento che ho trovato sul sito dell'agenzia delle entrate non sarei così sicuro che tutte le nuove attività, per il primo anno, sono escluse dagli studi di settore.
    Comunque domani pomeriggio dovrei andare all'ufficio dell'agenzia delle entrate, cosi vediamo come interpretano loro la cosa, poi vi faccio sapere

    Ciao 🙂


  • Super User

    @lucaf said:

    In base al documento che ho trovato sul sito dell'agenzia delle entrate non sarei così sicuro che tutte le nuove attività, per il primo anno, sono escluse dagli studi di settore.
    Comunque domani pomeriggio dovrei andare all'ufficio dell'agenzia delle entrate, cosi vediamo come interpretano loro la cosa, poi vi faccio sapere

    Ciao 🙂

    Infatti ci sono alcune situazioni particolari nelle quali anche se l'attività è esercitata nel primo anno questo non esclude dall'applicazione degli s.s., vedi prosecuzione di attività svolta precedentemente da altri soggetti, chiusura e riapertura entro 6 mesi, ecc.
    Per maggiori informazioni ti linko
    http://www.agenziaentrate.gov.it/ilwwcm/resources/file/eba7e30ea6a8ea2/parte generale2.pdf
    Saluti.


  • User Attivo

    @lucaf said:

    In base al documento che ho trovato sul sito dell'agenzia delle entrate non sarei così sicuro che tutte le nuove attività, per il primo anno, sono escluse dagli studi di settore.
    Comunque domani pomeriggio dovrei andare all'ufficio dell'agenzia delle entrate, cosi vediamo come interpretano loro la cosa, poi vi faccio sapere

    Ciao 🙂

    probabilmente ti riferisci alla situazione in cui un soggetto chiuda partita iva e la riapra entro sei mesi svolgendo analoga attività. Il lavoro dipendente non qualifica un proseguimento dell'attività