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Penso che domani uscirò ed andrò ad unificarmi con il panettiere ed il macellaio, ma dopo averlo fatto con il parcheggiatore.
Io continuo a lottare contro l'unificazione per una questione sia di principio personale, che di sostanza, che, non ultimi, di principi costituzionali.
Se va avanti così penso che prima o poi farò il consulente come "socio di spa" ed addio ordine e previdenza obbligatoria....... e non è detto che in futuro magari eserciti anche da 200 metri dietro il confine che ho qui vicino....
Paolo
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ma l'albo unico è già stato fatto o è in finanziaria?
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già fatto parte il 1/01/08
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@fabioalessandro said:
già fatto parte il 1/01/08
e come sarebbe dunque d'ora in poi il tutto? esisterà ancora l'ordine dei commercialisti? e dei ragionieri? o eliminano anche ol praticantato per essere commercialisti (sbagliando)? hai un link o norma di riferimento?
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Ci saranno due sezioni: commercilisti-sez. A ed esperti contabili-sez. B.
Tutto dipenderà dal titolo che uno possiede.
I ragionieri che già esercitano (ci sono dei distinguo: occorreva presentare una domanda entro una certa data) passano alla sezione A, ma ovviamente non possono fregiarsi del titolo di dott. comm.
Nella sez. B vanno i periti comm.li credo e tutti quelli con laurea triennale.
Il tirocinio sarà di 3 anni anche per questi ultimi.Io non voglio addentrarmi in diatribe di fusioni. Ho avuto modo di vedere con che pessimi presupposti ci avviciniamo all'unione. Spero che nelle altre sedi si provi almeno a ragionare sui problemi, con un po' di civicità. E le figure più meschine purtroppo le ho viste tra i miei futuri colleghi.
Per carità, concordo con Sgarbi: la laurea non è un titolo ma un metodo. E se un dottore questo metodo lo applica è giusto dargli valore.
Ma mi chiedo: i costi della gestione di una cassa sono altissimi. Non si ottiene un'economia di scala dalla fusione?Alessandra
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Nessuna economia di scala dalla fusione delle casse dal semplicissimo ragionamento che segue.
Professione di dottore commercialista: in continua crescita le adesioni dei neo abilitati.
Ragioniere collegiato: nuovi ingressi quasi zero.
Perchè mai un laureato dovrebbe infatti iscriversi all'albo ragionieri con soggetti solo diplomati, quando ha la possibilità di iscriversi all'ordine dei dottori commercialisti tutti dotati di medesimo grado di studi ?!?!? Non ve ne sono e di fatto così è.
Si è dunque di fronte ad una attività (ragioniere) che va a chiudersi e finire.... ed una (dottore commercialista) in fulgido incremento di iscritti.
Noi tutti conosciamo il (a mio giudizio insensato) funzionamento delle casse previdenziali.... solo un incremento di iscritti consente una sostenibilità di lungo termine.
E quindi una delle due casse è palesemente a rischio.
Bene, chi deve sobbarcarsi l'onere della cassa a rischio, quando il legislatore ha stabilito che la fusione deve avvenire "senza oneri per lo stato" ???!!!????
Direi l'altra cassa e dunque l'altra categoria.
Tutto ciò (fusione compresa) viola qualche principio addirittura costituzionale.
Comprenderai, io lo faccio benissimo, il perchè ci sia tanta gente agitata (la maggioranza della base dei dottori commercialisti).
Il CNDC dovrebbe porendere atto della contrarietà della Sua base e comportarsi di conseguenza, ma purtroppo questo sarebbe un principio democratico.
Paolo
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grande risposta Paolo!!!!!!!!!!!!!!!
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Trovo molto interessante questo dibattito, per cui ringrazio sinceramente.
Non era mia intenzione difendere i ragionieri, ma solo capire. Era un dubbio che mi era venuto. L'anomalia nasce in effetti dal fatto che è una categoria che va a chiudere, sennò forse il ragionamento funzionava.
Mi sembra però che il problema sia all'origine: i ragionieri possono svolgere esattamente le stesse mansioni di un dottore commercialista! Alla fine l'unione deriva da questo.
Nelle altre categorie questo non succede. Un geometra non può sostituire un ingegnere. Un infermiere professionale non sostituisce un medico.
Forse anni fà doveva essere stabilito che l'operato di un ragioniere doveva fermarsi qualche passo prima. Molti di loro hanno abilitazioni che derivano semplicemente da un diploma.
All'estero com'è? Immagino non esistano i ragionieri, ma per gli adempimenti ufficiali è richiesta la laurea e/o l'iscrizione all'albo?
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In effetti ciò dipende dal fatto che quando il legislatore si è trovato a legiferare in materia (anni '50) la proprozione tra gli iscritti (meglio iscrivibili) alle due categorie era nettamente a favore dei ragionieri (di gran gran gran lunga più numerosi dei laureati).
Il legislatore, come al solito privo del dovuto coraggio, si è piegato dunque a parificare ciò che non avrebbe dovuto e che non poteva essere parificato perchè davvero molto diverso.
Da lì una parificazione che come tu hai riscontrato giustamente non ha senso e non trova riscontro neppure in altri moderni stati od in altre professioni.
Non trova neppure spazio nei principi costituzionali.
Il legislatore oggi si è dimostrato ancor meno coraggioso ed i " "vertici" " (le doppie virgolette sono volontarie) del CNDC hanno dato man forte nel compromettere una categoria.
Paolo
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bhè oddio
mi sembra che i vertici del consiglio si siano opposti
forse non in maniera decisiva
ma mi pare che la concertazione non ci sia stata per volere dello governo Berlusconi