• Super User

    Studente multato per video in classe

    Uno studente è stato multato dalla Polizia Postale, con una sanzione di 18.000 €. per aver violato la nuova legge sulla privacy riprendendo col videotelefonino diverse scene in classe, un istituto tecnico.

    Il videotelefonino gli è stato sequestrato.

    image

    Che ne pensate ? 🙂


  • User Attivo

    @Andrez said:

    Uno studente è stato multato dalla Polizia Postale, con una sanzione di 18.000 ?. per aver violato la nuova legge sulla privacy...
    Che ne pensate ? 🙂

    Non posso dire parolacce 😄 quindi mi limito a dire: "troppo pochi..."


  • User Newbie

    la sanzione pecuniaria mi sembra eccessiva, specialmente se il video non mostrava scene offensive x la morale...mi sembra giusto però ke sia stato comunque punito, perchè oggi si esagera, soprattutto a scuola, troppo permessivismo da parte dei genitori e di conseguenza troppe licenze da parte degli alunni nei confronti delle istituzioni..


  • Super User

    Hanno fatto bene, sarà salata ma pazienza. Quando agli italiani gli tocchi i soldi qualcosa cambia... chissà che i genitori ora non staranno più guardinghi. Ma cmq ci vuole un lavoro di tutti non solo dei genitori, ma anche della scuola stessa e della società tutta.

    Oggi ho giusto beccato la trasmissione "Cominciamo Bene" su Rai3 e ilt ema era "Scuola: severità o tolleranza?" tutti erano daccordo sulla severità, anche perchè ormai si sono passati tutti i limiti dunque ci vuole un giro di vite tangibile.

    Ma dicevano anche e io concordo, che la scuola non può fare tutto da sola, non può essere un isola separata dal resto della società dove si insegnano le regole, l'essere, se poi quello che la società mostra è solo è sempre più spesso l'apparire. E per apparire ormai si intende anche proprio fisicamente, pensate anche a tutti i reality, i ragazzi questi esempi hanno, non è che 5 ore in classe possono compensare le altre 19 fuori.


  • Super User

    Ha ragione Vampiretta, basta tolleranza perchè sono minorenni, perchè i genitori non li capiscono, se si sbagli si paga e si deve pagare salato.
    Il problema adesso è che quei soldi probabilmente cadranno sul groppone alla famiglia e questo farà sì che lui non capirà mai l'errore...in alcuni casi accade che i genitori pagano e il figlio, sollevato dall'impegno, non capisce effettivamente il valore della punizione, per questo opterei per farlo lavorare per forza per pagarsi lui stesso la multa.
    🙂


  • Super User

    Se fai pagare 18.000€ ai tuoi genitori, e a casa non te le fanno a coriandoli (non fisicamente ci mancherebbe), mi ripeto, la colpa è palese di chi sia! 😉

    Se te le fanno a coriandoli e non capisci, sei un caso disperato... 😞

    Ci vuole una sinergia... 😉 genitori-scuola... ma tanto poi la società va a pu**ane, che sinergia vuoi mettere in atto? 😞 Se tanto essere Corona fa figo, se essere il furbetto del quartierino fa figo, se più ne combini più la tv ti fa figo... la sinergia si va far benedire.


  • Super User

    Hai ragione, succede anche che i genitori invece di attaccare il figlio per la malefatta attacchino la scuola stessa dimostrando al ragazzino che la scuola non ha per nulla autorità 😞


  • Super User

    Appunto 😞 come quando vengono sequestrati i cellulari e i genitori protestano.

    Proprio ora sto sentendo una trasmissione sulla guida in stato di ebrezza dei giovani e c'è un Carabiniere che dice che non immaginiamo quante volte, fermano un ragazzo sbronzo e arrivano i genitori incavolati che gli dicono che devono andare a prendere i delinquenti non loro figlio! 😞


  • Super User

    Appunto, finchè i genitori ragionano così non c'è nulla da fare, alcuni, molti purtroppo, credono che i loro piccoli sono innocenti e vanno difesi anche quando sbagliano...questo non è il giusto modo di educarli 😞


  • Super User

    :vietato:

    E' solo una gif carina ora.

    Ma è stato uno degli slogan simbolo dei movimenti studenteschi ed operai del '68 - '69

    La società allora era nelle mani di persone che erano state educate durante il periodo fascista ed esprimevano una concezione dei rapporti interpersonali fortemente autoritaria e fortemente contenitiva delle soggettività individuali.

    Non era cioè concesso esprimere le proprie particolarità personali ma era imposto l'adeguarsi a standard convenzionali di facciata nell'esprimersi, nella morale, nel comportamento in genere sino al vestirsi ed al taglio di capelli.

    Questo era rigidamente imposto da tutta la società nelle sue varie forme, dalla scuola alla famiglia, dai luoghi di lavoro a quelli di svago.

    La prima generazione nata dopo la fine del fascismo non trovò adeguate motivazioni per accettare questa omogeneità comportamentale e la rifiutò, dando vita ai movimenti giovanili per l'emancipazione dell'individuo in genere, anche delle donne, puntando ad una diversa qualità della vita.

    Il primo impatto che quei giovani avvertivano era appunto il divieto di poter essere sé stessi e la costrizione al conformarsi a regole e dogmi sentiti assurdi, ritenuti inaccettabili e privi di senso.

    A quei giovani venivano vietati i tentativi di esprimere ed essere sé stessi.
    Da lì il Vietato Vietare.

    Quei movimenti hanno cambiato la società, rinnovato fortemente i rapporti tra le persone, innovato scuola ed istituzioni e senza dubbio emancipato l'individuo in genere e pure le donne, usando la critica spietata ad ogni forma di autoritarismo, di regola e di disciplina come grimaldello per scardinare quel sistema.

    Il risultato fu però ben presto drammatico degenerando in vuoti di valori che portarono tristi aspetti come il 16 politico che ridusse a zero il valore del merito e della cultura (così cercata invece dai movimenti sessantottini) sino agli anni di piombo, durante i quali qualcosa sfuggì di mano alle istituzioni (o fu fatto sfuggire) segnando duramente tutta la società di ferite tutt'ora non del tutto risolte.

    E' oggi sempre più evidente di come le persone, i giovani innanzitutto, debbano poter esprimere liberamente la propria personalità (qualsiasi essa sia!) compatibilmente al resto della società, ed esprimerla con senso civile, rispettando la convivenza, le regole comuni e ... con un rinnovato senso di disciplina che tutta la società dovrà fare propria, partendo da istituzioni pulite, corrette e ben funzionanti (i partiti, il Parlamento, la Magistratura, le scuole ecc. ) e finendo alle famiglie, al senso civile che genitori-tutori debbono recepire innanzitutto e poi saper trasmettere ai propri figli.

    Mi piacerebbe per i miei figli un'Italia così 🙂


  • Super User

    Quello che dice Andrez non fa una pecca.
    Libertà non nel senso di fare casino.
    E' brutto sentire che se ci fosse la dittatura le cose non andrebbero così, hanno lottato tanto per la libertà e adesso, la si spreca per cose inutili e stupide...:(


  • Super User

    @Andrez said:

    E' oggi sempre più evidente di come le persone, i giovani innanzitutto, debbano poter esprimere liberamente la propria personalità (qualsiasi essa sia!) compatibilmente al resto della società, ed esprimerla con senso civile, rispettando la convivenza, le regole comuni e ... con un rinnovato senso di disciplina che tutta la società dovrà fare propria, partendo da istituzioni pulite, corrette e ben funzionanti (i partiti, il Parlamento, la Magistratura, le scuole ecc. ) e finendo alle famiglie, al senso civile che genitori-tutori debbono recepire innanzitutto e poi saper trasmettere ai propri figli.
    Concordo in pieno.

    Ciò che a me sembra è che ovviamente e perfortuna oggi non c'è una dittatura in Italia che ti obbliga a essere in un determinato modo. Ma di fatto per come va oggi la società, "l'imposizione" è implicita.

    Come quando si dice "ah la donna è emancipata ora, può andare in mutande in tv" e siamo sicuri che ad oggi la donna non sia imbrigliata cmq in alcuni schemi?

    Lo stesso vale per i giovani, oggi se non ti sballi, se non fai casino, se studi, se sei attaccato alla famiglia, se vai in chiesa o fervente credente in una qualunque religione, se resti vergine aspettando la persona giusta, se non ti vesti in un certo modo, se non ha il cellulare etc etc... sei un cretino... e volendo o nolendo i giovani si adeguano... purtroppo... 😞

    Poi è ovvio che esiste PERFORTUNA il libero arbitrio e ognuno è liberissimo di fare le proprie scelte e spero si potrà presto dare un futuro diverso ai nostri giovani, fatti di esempio di persone civili, che fanno il proprio dovere. Lo dobbiamo a loro e lo dobbiano a noi.


  • User Newbie

    secondo me la colpa è dello stato....sono un'insegnante e mi accorgo della degenerazione dei rapporti con gli studenti. un tempo prima di rispondere all'insegnante ci si pensava un pò sopra, oggi gli alunni rispondono di getto, ne inventano di tutti i colori x giustificare un comportamento sbagliato e se convochi i genitori, nel 90% dei casi, li giustificano e mentono per loro! ma non hanno ancora capito che la funzione della scuola è primariamente formativa...non riescono a svincolarsi dalla concezione della valutazione, della meritocrazia...lo stato, con tutto il suo permassivismo, le pari opportunità, le limitazioni alla docenza e tutte quelle stupide commissioni e sottocommissioni che si sono create solo x pagare altri nullafacenti che si adoperano per creare ulteriori disagi all'ambiente scolastico, ha inferto il colpo di grazia alla società, privandola di quel potere che un tempo formava individui sicuramente più educati. oggi sentivo le lamentele di un nonno (venuto a prendere il nipote alla IV ora) che diceva di essere esasperato dalla maleducazione giovanile e dava la colpa agli insegnanti di oggi che non adottano misure restrittive per fornire i giusti insegnamenti comportamentali. ma, come diceva vampiretta, le 5 ore scolastiche che forza hanno nei confronti delle rimanenti 19? il nonno con fierezza, ricordava i suoi tempi e menzionava le bacchettate sulle mani o le punizioni "in ginocchio sui chicchi di mais", ritenendo che fossero sicuramente più efficaci...oggi, mettere fuori la porta l'alunno indisciplinato è una responsabilità non da poco! allora chi è che deve cambiare le cose? un organo superiore a tutto...LO STATO! invece di perdere tempo a vedere se è meglio studiare dante o l'nformatica, creasse delle regole disciplinari più efficaci e selettive, non solo vietando l'uso del cell a scuola, ma una sorta di codice comportamentale severissimo e desse agli insegnanti più potere, per cercare di creare una società evoluta e più rispettosa delle regole.:x


  • Super User

    ima in parte concordo con te. Ovviamente tu parli con cognizione di causa visto il tuo lavoro io no, dunque posso solo dire la mia per come la vedo da fuori. 😉

    Però secondo me non è solo questione di regole più severe, ma anche che quelle regole di buona educazione che ci sono vengano rispettate e che gli insegnanti nel loro ruolo abbiano un supporto da parte della scuola, dello stato ovviamente e dei genitori stessi.

    Il nonno di cui parli ha ragione, oggi non si ha rispetto più per niente e nessuno a meno che quel qualcuno non ti porti un beneficio personale, e questo ai giovani glielo insegnamo "noi" purtroppo! 😞

    Ma davvero ad oggi è problematico mettere un ragazzo fuori della porta?
    Da piccolina in I elementare una volta mi ci hanno messo anche a me... perchè quel gg non riuscivo a smettere di chiacchierare con il compagnetto di banco... che pianti mamma mia! 😞 😞 😞


  • User Newbie

    sai vampiretta, oggi tutto è diventato difficile! a noi insegnanti attirbuiscono i fallimenti e le colpe dei comportamenti sbagliati dei giovani d'oggi, ma ci legano sempre + le mani...es. una volta ebbi un alterco con un'alunna e siccome mi accusava di proteggere una sua compagna in modo parziale, richiesi l'intervento della preside (oggi dirigente scolastico, potere assoluto!). la preside, invece di redarguire l'alunna irriverente e maleducata (che si era lasciata trarre in inganno perchè la compagna mi aveva parlato in privato un paio di volte, perchè aveva le mestruazioni e aveva bisogno di stare in bagno + del tempo concesso normalmente) si mise a fare una sorta di processo a me, davanti all'intera scolaresca, per appurare il motivo x cui avevo parlato in disparte con l'altra alunna, spostando l'attenzione su una mia eventuale parzialità e tralasciando il motivo per cui l'avevo convocata! morale...mi chiese di non parlare in privato con gli alunni, per evitare fraintendimenti...ti rendi conto!!!! quella preside, tra l'altro, normalmemte si rifiuta di andare nelle classi dove richiedono l'intervento del capo d'istituto, dicendo che lei è impegnata e gli insegnanti devono riuscire da soli a correggere i comportamenti sbagliati....ma se questo è l'unico modo (a volte) per frenare gli alunni molesti!!!!! fortuna che ho lasciato quella scuola da tempo...
    riguardo al fatto di mettere fuori la porta un alunno...una volta una collega, esasperata dai continui ritardi di un ragazzo (anche mezzora..), non lo ammise in classe alla prima ora...costui tranquillamente fece ritorno a casa (eludendo la sorveglianza del personale ATA-ex bidelli). la preside ammonì l'insegnante x aver costretto un minore a tornare a casa!!! avrebbe in questo caso dovuto sospendere l'alunno e convocare la famiglia per i continui ritardi, non credi? da qui, a questo punto, le incertezze dei docenti sul comportamento da adottare nelle situazioni di errato comportamento....oggi ci chiediamo sempre...."faccio bene?...e se sbaglio?....questo lo posso fare?...hai paura persino di mettere la mano sulla spalla ad un ragazzo o fare una carezza innocente....con quello che si sente in giro! certo dare le bacchettate o mettere in ginocchio sul mais è antidiluviano, ma non sarebbe meglio chiudere un pò la bocca a questi mocciosi viziati e maleducati? io credo che sarebbe ora!


  • User Attivo

    Non ho letto tutti gli interventi ma esprimo il mio parere.
    18.000€ sono troppi.. stiamo scherzando? spero solo che suo padre non sia un operaio..
    certo, ha sbagliato.. ma 18.000€..
    il problema è che oggi ci sono tanti ma tanti giovani che non capiscono un c***o.. ma anche troppi professori e dirigenti scolastici (come dicono adesso) che non sanno come trattarli..


  • User Attivo

    Quella notizia mi ha fatto francamente uno schifo bestiale.

    E' il solito modo di gestire le cose, fare delle leggi spropositate e poi applicarle una volta su 1.000, nei casi meno appropriati.

    Ma andiamo! Quella legge doveva tutelare i cittadini dalle invasioni della privacy fatte dalle aziende, no?

    Quante volte avete visto finire sul giornale una azienda per violazione della privacy sui dipendenti, sui potenziali clienti ?
    Poche, pochissime volte. E sappiamo tutti quanto sia prassi. succede migliaia di volte ogni giorno.

    Infine, il preside che chiama la polizia postale non fa che esplicitare il suo completo falimento come educatore. Prima di chiamare la polizia, si fa una ramanzina al ragazzo, si chiamano i genitori, si fanno mosse educative. Chiamare la polizia vuol dire: riconosco la mia totale incapacità di governare minimamente la situazione.

    So bene che in certe situazioni controllare certe situazioni non è facile, ma stiamo scherzando? Ci sono presidi che portano avanti "in trincea" scuole in zone ad alta criminalità, ci sono persone che combattono quotidianamente per mantenere le proprie scuole nei limiti della legalità. A queste persone va tutto il mio rispetto.

    "La scuola è ancora un'agenzia formativa - ha commentato il preside - e noi abbiamo voluto con questo gesto dare un segnale a tutti gli studenti, un segnale formativo e non punitivo"

    ? Formativo e non punitivo ?

    Ma si rende conto delle sciocchezze che dice?


  • Consiglio Direttivo

    Ciao, secondo me esiste una piccola e spesso impercettibile differenza da evidenziare in questi casi. Mi riferisco al ruolo della scuola e dei genitori nella società. La differenza riguarda l'"educare" ed il "formare". Ultimamente mi è sembrato che entrambe le cose vengano pesantemente "affibbiate" alla scuola, e questo mi lascia molto perplesso.

    La mia educazione non l'ho appresa a scuola, bensì in famiglia, dai miei genitori che si sono preoccupati di non darmi sempre ragione e di cercare di correggermi nei momenti in cui sbagliavo. La scuola, deve dare "una mano".

    Al contrario la formazione (che è anche educazione, ma soprattutto formazione culturale, formazione a livello di istruzione,...), l'ho ricevuta maggiormente dalla scuola. Dico maggiormente perché sono comunque sempre i genitori a doversi preoccupare affinché un figlio si formi nel migliore dei modi (dal loro punto di vista s'intende). Quindi fornire quel supporto mentale, emotivo e comprensivo che solo un genitore può dare.

    Dico questo per separare le cose e per "dare a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio".

    Detto questo, posso dire che con la mia educazione non mi metto (né mai mi sono messo) a riprendere con il cellulare nel bel mezzo di una lezione.

    Non sto a valutare se la cifra da pagare sia troppo alta o se il metodo sia giusto, perché queste questioni sfociano nella superficialità e nella palese inadeguatezza del "sistema" in cui ci troviamo. Quello che valuto è il non chiedersi perché durante una lezione, nella quale si dovrebbe stare attenti a quello che il professore dice e cercare di apprendere il più possibile dell'argomento per trarre futuri benefici, un ragazzo si metta a tirare fuori il cellulare ed a registrare. Io lo tenevo addirittura spento il cellulare nell'orario scolastico. La scuola non è un passatempo, ma è il lavoro dei ragazzi, il loro lasciapassare per continuare a studiare.

    Se questo accade (e non è niente rispetto ad altri gesti recenti e ben più gravi), la colpa non va certo data a priori alla scuola, ma si dovrà analizzare più approfonditamente la situazione e, a fortiori ratione, giudicare quale sia la parte di colpa attribuibile alla scuola.


  • User Attivo

    Sono assolutamente d'accordo che tenere acceso il cellulare (e meno che mai usarlo per far foto, telefonate o SMS) sia una maleducazione colossale.

    Stavo solo dicendo che quel genere di reazioni da perte del corpo docente sono indice di assoluta incapacità professionale. Sempre chel'articolo non travisi fortemente le cose.


  • Consiglio Direttivo

    @etimo said:

    Sono assolutamente d'accordo che tenere acceso il cellulare (e meno che mai usarlo per far foto, telefonate o SMS) sia una maleducazione colossale.

    Stavo solo dicendo che quel genere di reazioni da perte del corpo docente sono indice di assoluta incapacità professionale. Sempre chel'articolo non travisi fortemente le cose.Il mio post non era riferito al tuo, né tanto meno ne rappresenta una critica :). Mi riferivo al contesto generale della discussione.