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- ritenuta d'acconto e spese
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Paolo ancora grazie mille.
non vorrei abusare della tua pazienza, ma solo una cosa ancora non mi è chiara:
...cosa intendi per > Li recupererai solo in sede di dichiarazione dei redditi dove, facendo valere quei costi, si svelerà il tuo vero reddito imponibile (compensi - spese)....
..è un passaggio che non capisco un granchè,
..fa forse riferimento al fatto che nella ricevuta io pratico la ritenuta d'acconto anche sulle spese, e per questo mi possono essere rimborsate?.... perchè sul percepito effettivo nel tuo esempio, 260? il 20% sarebbero 52? percui il netto senza spese che dovrei "incassare" è 208?
...e giustamente come fai notare tu invece con il tipo di ritenuta d'acconto sull'intero lavoro io percepirei "solo" i fatidici 60?
...quindi in fase di dichiarazione dei redditi dovrei indicare l'importo delle spese, per le quali, verrà --aggiunto-- anche il 20% decurtato al compenso conseguito indicato nella ricevuta di prestazione occasionale.
...spero di aver capito bene, altrimenti se non fosse così ci troveremmo dinanzi ad una falla del sistema come al solito a sfavore dei contribuenti.
ti ringrazio ancora per la tua gentile disponibilità.
ciao
desinc
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Si perchè nella ricevuta tu evidenzierai solo 1000 meno ritenuta d'acconto... quindi ritenuta d'acconto commisurata al lordo della tua prestazione... in dichiarazione invece evidenzierai (deducendo i costi) solo i fatidici 260 e quindi le ritenute subite (calcolate su 1000) che porterai a scomputo dell'imposta (calcolata su 260) saranno evidentemente esorbitanti... generando un credito verso l'Erario (ragiono come se fosse l'unico tuo reddito).
Altri meccanismi automatici del modello Unico (No tax area, introdotta con la riforma Tremonti) potrebbero poi addirittura crearti un credito pari a tutte le ritenute subite durante l'anno.... ma questo dipende dal livello dei tuoi redditi complessivi .
Paolo
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GRazie mille paolo,
ora è tutto chiaro.
...peccato che in questo modo mi arrivino i soldi solo dopo la dichiarazione del giugno 2007 visto che il lavoro lo dovrei fare per fine gennaio 2006.
...mi sa che già che sono architetto per ora senza partita iva, la apra definitivamente e possa fatturare il tutto come possessore di PI.
...in questo caso (studio di architettura e grafica) posso vendere il prodotto sotto il mio regime fiscale? (o solo opere di intelletto?)
grazie ancora mio maestro
ciao
desinc
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Certo, saranno sempre i supporti su cui si sostanzieranno le tue attività professionali di architetto... Logocamente però sui complessivi tuoi compensi sarebbe auspicabile che vi fosse una ben individuabile prevalenza dei tuoi compensi per la parte intellettuale rispetto ai rimborsi spese.
In bocca al lupo.
PS macchè maestro e maestro....
Paolo.
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Salve,
nonostante sia una conversazione "datata" l'argomento è ancora attuale (almeno per me).
Volevo chiedervi:- ad oggi le cose stanno ancora così?
- riguarda solo i redditi di lavoro autonomo "occasionale" o per qualsiasi libero professionista con P.IVA?
Io sono più o meno nelle stesse situazioni di** "desinc" quando parla del "quadro" solo che io mi dovrei occupare di campagne pubblicitarie.
Al posto di cornici etc. avrei depliants, manifesti etc.
Tutta roba, ovviamente, compresa in fattura e se calcolo la ritenuta d'acconto su quell'ammontare senza scalare le spese che ho sostenuto beh... l'importo potrebbe anche superare il mio margine di guadagno.
Possibile che non ci sia altra soluzione?Grazie.
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come alternativa, se ho capito bene il problema, si potrebbe far fatturare i vari prodotti, come depliants e manifesti, direttamente al committente mentre lei farebbe una ricevuta per prestazione occasionale solo per il suo lavoro, se di lavoro occasionale si tratta. saluti
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Grazie per la solerzia,
solo per precisare: per quanto mi riguarda non si tratterebbe di prestazione occasionale.
Nel mio caso sarei:
libero professionista, con partita IVA, senza cassa previdenziale ad hoc, senza regime contribuenti minimi.A questo punto mi pare che l'unica soluzione sia, come Lei suggeriva, di fatturare separatamente la mia prestazione dalle "forniture" il che non mi entusiasma molto.
Grazie ancora.
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Molto interessante,
@criceto said:
avevo dovuto presentare apposita dichiarazione perchè il cliente non ne voleva sapere
potresti spiegarmi meglio?
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Vicolo cieco:
"L'art. 25 del D.P.R. 600/1973 sancisce l'obbligo di effettuare la ritenuta alla fonte nella misura in vigore del 20% sui compensi relativi a prestazioni professionali ricevute
La C.M. 1/RT/50550 del 15/12/1973 specifica che la base imponibile su cui applicare la ritenuta d'acconto è costituita dall'ammontare dei compensi ricevuti dal professionista per le prestazioni di lavoro autonomo, al lordo delle spese sostenute dal professionista stesso per conseguire quei compensi.
(...)
Vanno escluse dalla ritenuta anzidetta quelle somme, rigorosamente documentate, percepite dal professionista per anticipazioni fatte per conto del cliente, le quali non sono incluse nei proventi lordi professionali su cui va applicata la ritenuta d'acconto."
(fonte: Roberta Braga** - **unioneconsulenti.it)Queste somme percepite per anticipazioni non contribuiscono a formare il volume d'affari, a condizione che le fatture relative siano intestate non solo al professionista ma anche all'impresa per conto della quale la spesa è stata sostenuta.