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Il mio valore legale nella mia scuola
Inanzitutto saluto tutti quanti.
Mi dovete aiutare,vi racconto il fatto.
Sono un maggiorenne che frequenta un'istituto statale e a 18 anni sò che la mia firma acquisce valore legale quindi potrei giustificare le mie assenze anche da solo.
Ora non sò se ho usato i termini giusti ecc.. però quello che sò e che potrei giustificare le mie assenza da solo.
La mia scuola mi ha detto di portare una delega firmata da un genitore per poter ritirare il libretto per la giustificazione delle assenze.
Ora la mia domanda:
Mettiamo caso ho una regolare busta paga e vado a farmi un prestito,mi chiedono questa delega?
Siccome non c'istruiscono verso i nostri diritti e a dirla tutta sono parzialmente ignorante in queste cose.
Adesso che ho 18 anni voglio sapere meglio i miei diritti e se è giusto che debba portare una delega quando dovrei essere perfettamente autonomo.
Quindi chiedo aiuto a chi nè sà più di me,se potete darmi delle fonti io mi studio tutto non mi và di farmi prendere in giro.
Grazie tantissimo (e scusate).
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Non capisco il nesso tra libretto scolastico e prestito bancario.
Ti serve il libretto o il prestito?
Se è il libretto, alcuni istituti richiedono la delega di un genitore (Per esempio qui a Rimini i licei e un Istituto Professionale la chiedono, la mia scuola no) per ritirare il libretto, quindi non vedo quale sia il problema.
Magari il problema sorge DOPO che è stato ritirato il libretto, quando tu puoi fare assenze che i tuoi genitori non sono a conoscienza per evitare lezioni, interrogazioni e compiti in classe.
Li, se ti interessa saperlo, potrebbero anche chiamare a casa per accertarsi che tu sia effettivamente a casa o abbia una qualsiasi "giustificazione" valida per non essere presente a scuola.
Quindi, secondo me, non vedo che problemi ci siano a far firmare un foglio dai tuoi genitori che ti delega a firmare da solo il libretto. Se hai la coscienza pulita non dovresti neanche farti questi problemi.
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Il mio era un'esempio.
Io non capisco perchè quando sono maggiorenne un prestito posso farlo,che è roba più seria.
Ma ritirare un libretto per giustificare le assenze no.
A che serve questa delega? che senso ha? è obbligatorio presentarla?...questo è quello che mi chiedo.
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Reputo che la richiesta di una delega sia una negazione dei diritti di un adulto.
Non so darti riferimenti legali precisi, ma reputo tu possa ora legalmente rappresentarti a tutti gli effetti, avere doveri, responsabilità e diritti di un adulto dunque.
Non ci sonopresidi che tengano.Ricordo a diciotto anni, al liceo io firmavo per me tutto, giustificazioni comprese, con valore legale e mai nessuno le ha messe in dubbio.
Da persona con qualche anno in più una piccola riflessione che sono sicuro a te, che sei in buona fede, non servirà neppure leggere..... questi 18 anni non ti autorizzano ad assentarti quando vuoi, perchè la maggior età non implica che tu possa sensatamente astenerti dalla tua istruzione.... resta ai tuoi professori bocciarti come e quando vogliono.
Paolo
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Grazie per la risposta.
Penso che facciano ciò perchè non si fidano dei propri alunni.
Io oramai ho imparato a regolarmi da solo ma questo già da qualche anno,quindi anche se posso giustificare solo non farò sicuramente assenze a piede libero.
Restano però i ragazzi che non ragionano come me e iniziano ad assentarsi tranquillamente.
La scuola ha cercato di prendere queste misure e quindi male non fanno,però sono usanze della scuola che volendo potrei rifiutare perchè lo stato mi permette di poterlo fare.
Credo sia più saggio far pazienza e presentare questa delega,con tante cose strane che ci sono in giro per l'Italia questa è l'ultima
Saluti.
Edit: dimenticavo,quando ho replicato mi hanno abbindolato con la scusa della padria potestà :o,sono ritornato in classe un pò perlpesso.
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...quando ho replicato mi hanno abbindolato con la scusa della patria potestà Perplessità comprensibili e condivisibili
La Patria Potestà non esiste più dal 1975 con la Riforma del Diritto di Famiglia ed era comunque applicabile ai figli minorenni.
Con la maggiore età, che in Italia è prevista a 18 anni dal 1975, la persona fisica acquisisce la piena capacità di agire.
Chi ha raggiunto la maggiore età si dice maggiorenne o maggiore, chi non l'ha raggiunta minorenne o minore.
La legge, che se ne occupa all'art. 2 del codice civile, stabilisce che compiuti i 18 anni il soggetto sia legalmente capace di agire, ossia abbia raggiunto la necessaria maturazione psico-fisica che lo rende idoneo ad esercitare autonomamente i diritti e ad adempiere gli obblighi.
Premesso che oggi la scuola appare casomai carente di mezzi ed indirizzi che le consentano di educare in modo adeguato i ragazzi e che trovare momenti collaborativi con i docenti (ed ovviamente con i genitori) mi appare determinante per la propria educazione e preparazione, ...come già ribadito da Paolo Reputo che la richiesta di una delega sia una negazione dei diritti di un adulto], compiuti i 18 anni non hai più il dovere di far firmare nulla ai tuoi genitori nè nessuno può chiederti di farlo.
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Grazie (come immaginavo).
Ora vorrei agire,cosa mi consigliate di fare?
Questo è quello che io avevo pensato:
Stampare un documento con l'articolo che m'interessa per provare ciò oppure scrivere a Beppe Grillo o a Striscia la Notizia.
Che faccio? non posso andare a fare teatro,ci vuole qualcosa di serio...anche perchè è un'argomento che vale per tutti.
Qualche idea?
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Puoi stampare l'articolo di legge e chiedere che venga rispettato.
Puoi altresì informarli che non intendi assecondare chi ti chiede di non rispettare quella legge e che ti rivolgerai ad un avvocato per far valere i tuoi diritti.
Auguri
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Ok vi faccio sapere
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Più semplicemente farei così:
giustificati da solo.
Loro non accetteranno, ma qualsiasi loro atto amministrativo, sanzionatorio o qualsiasi consegenza sarà assolutamente arbitraria e sanzionabile..... appena da loro compiuta minaccerai immediatamente di fare un esposto alla magistratura per lesione dei tuoi diritti di cittadino maggiorenne.
Vorrei proprio esser lì per farmi due risate a quel punto!!!
Paolo
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Consigli assolutamente ineccepibili quelli che hai ricevuto sopra.
Tuttavia, in questo caso, vorrei raccomandare un approccio diplomatico.
In altri termini, io eccepirei i miei diritti, rendendo percio' noto quello che forse neanche tutti gli amministratori e insegnanti sanno, cioe' la corretta situazione giuridica di un maggiorenne, ancorche' a scuola.
Ma nn cercherei lo scontro, poi sta a te gestire la situazione, visto che solo tu la conosci nei dettagli.
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Io mi associo a 777 stavolta. Hai ragione, ma non cercare lo sconotro nudo e crudo, cerca invece di "istruire" anche professori e altri alunni. Hai provato a chiedere un colloquio con il preside?
Secondo me potrebbe essere un bel momento di dialogo nella tua scuola.
Poi ovviamente sai tu se questo è fattibile o meno.
Cmq dopo quello che ti diciamo io e 777 e Andrez che ti invita a portare l'articolo di legge... farei si come dice Paolo. Ma in ultima opzione!
Sicuramente è un ledere i diritti, ma calcoliamo anche che per come vanno le cose oggi in Italia specie nelle scuole dove moltissimi giovani sono assolutamente allo sbando sia da parte familiare che della scuola stessa, credo sia meglio un confronto civile, che un out-out (se si scrive così)!
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Ok,domani ci sarà lo "scontro",racconterò tutto per filo e per segno.
Io cerco di presentarmi in maniera educata e diplomatica,poi le cose prendono la loro piega e tocca a me gestirle a quel punto con mani e piedi se succederà.Grazie ancora:D
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Ricorda: più che mani e piedi può il cervello!!!
Vai e "uccidi" !!!!
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Wow, Vampiretta e' d'accordo con me!
Scherzi a parte, attendiamo di sapere com'e' andata, sperando di incontrare una scuola piu' aperta e ragionevolmente flessibile. Sarebbe educazione civica, materia ormai nel dimenticatoio, da quel che vedo, ma che andrebbe un attimino ripresa.
A proposito, Vampiretta, si dice aut aut, cioe' dal latino o (cosi') o (pomi'). Mannaggia sei pure di Roma!
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Ma io la delega la porto e mi sà che la faccio firmare pure da uno dei miei genitori.
Ditemi che ve nè pare
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@777 said:
Wow, Vampiretta e' d'accordo con me!
Scherzi a parte, attendiamo di sapere com'e' andata, sperando di incontrare una scuola piu' aperta e ragionevolmente flessibile. Sarebbe educazione civica, materia ormai nel dimenticatoio, da quel che vedo, ma che andrebbe un attimino ripresa.
A proposito, Vampiretta, si dice aut aut, cioe' dal latino o (cosi') o (pomi'). Mannaggia sei pure di Roma!
:imb: :imb: che figura...Ecco una materia indispensabile, l'educazione civica, chissà perchè l'hanno tolta.
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Il classico scarica barile, nè ho discusso col professore e non trova spiegazione (dice regole d'istituto), i compagni logicamente peggio di peggio, avere un'appuntamento con il preside è come scalare il k2 a 90 anni.:(
Concludendo è molto trafficoso, ma dato che vogliono il genitore lo si porta e poi si discute.;)
p.s = siamo in italia -.-
edit: nel frattempo volevo aprire un'altro topic per avere più informazioni da un'avvocato, cioè parlano di regole della scuola in un certo senso, ma le regole sono al di sopra delle leggi :(): non ci sto capendo più niente.
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Le regole della scuola possono unicamente fare riferimento a te ora che sei maggiorenne.
In nessuno e ripeto nessun caso possono legittimamente tirare in mezzo i tuoi genitori da quando hai 18 anni in poi. Potresti anche non averli i genitori.
Addirittura se li chiamassero al telefono e riferissero che tu hai fatto questo o quello sarebbe un assoluto abuso, figurarsi richiedere una delega.
Ma non esiste proprio e non può esistere alcuna regola come quella che tentano di spacciarti.... si stanno arrampicando sui vetri sperando di avere a che fare con tontoloni!!!
Assolutamente no. Sei maggiorenne, basti tu a te stesso.... ed anche a loro.
Paolo
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Permettimi 2 considerazioni, da parte di chi è stato a casa la prima ora del 3 aprile 1992 proprio per firmarsi la prima giustificazione.
La scuola italiana è formata in una piccola ma esistente percentuale da professori che sono lì non per confrontarsi e confrontare i propri insegnamenti con gli studenti (inclusi gli universitari), ma per effettuare un coercizione culturale ed omologante su i nuovi cittadini ed elettori.
Il fatto che tu dica, ora sono una persona indipendente e matura che sceglie di rispettare le regole pensando con la propria testa, è per loro una cosa tanto fastidiosa quanto temuta.
Poiché tuttavia sulla mia pelle ho potuto provare che i voti ed i giudizi che a te vengono dati sono solo in parte conseguenza della tua preparazione e del tuo studio, ti consiglio vivamente di far loro capire che sei un adulto con un cervello e che non vuoi arrivare a nessuno scontro perchè sei un ragazzo con la testa sulle spalle e non un ragazzino ribelle.
Se ciò non dovesse accadere e tu volessi andare avanti con fermezza e buonsenso, il consiglio è senza la minima polemica di farti mettere nero su bianco, alla prima occorrenza di una tua assenza, il rifiuto ad accettare la tua "giustificazione".
In seguito fai una cappata alla più vicina stazione dei carabinieri e fai loro presente, con altrettanto estrema pazienza, che sei fermamente disposto ad andare avanti ma che allo stesso tempo non vuoi creare polveroni, magari suggerendogli di chiamare seduta stante il preside della tua scuola (così anche loro non perdono tempo per imbastire una pratica, visto anche che sarebbe scomoda e tu hai in mano qualcosa nero su bianco), per comunicare che è comune convenienza smettere di far finta che un regolamento di istituto sia superiore alla Costituzione.
Vedrai che in 5 minuti, senza fare spendere soldi con avvocati e con estrema pacatezza, risolverai ogni situazione.
Occhio però che dai 18 anni, proprio perchè sei maturo, ogni tuo sbaglio lo paghi (o leggerezza) lo paghi in proporzione 10 volte tanto senza poter poi chiamare la mamma o il papà.
Dimenticavo.... se vivi con loro e sei a loro carico, sarebbe una cosa da persona matura informare loro per primi della cosa e del tuo pensiero.
Un maggiorenne ha diritti e doveri, anche morali.Ciao
Massi