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partita iva per disegnatore
Buongiorno a tutti,
nello studio in cui lavoro mi è stato chiesto di aprire una partita iva come disegnatore. Ho le idee un po' confuse perchè sono andata dalla commercialista e mi ha detto alcune cose, mentre in studio ne hanno dette altre.In studio , dietro suggerimento del loro commercialista, mi è stato detto che ad ogni fattura io dovrei scrivere il netto + 4% (inps) + 20% (i.v.a.) - 20% (ritenuta d'acconto, che poi dovrebbe essere parte dell'IRPEF). Io poi dovrei pagare ancora il 14% di INPS ed il 3% di IRPEF. Mi hanno poi detto che visto che saremo vicini ai 10-12.000 euro all'anno avrò una serie di sgravi che non so che per cui in realtà dovrei andare a credito.
La mia commercialista mi ha detto qualcosa di simile, solo che mi ha detto che l'inps è al 23% e che spetta tutta a me (anzichè al 14+4), mi ha inoltre detto che il pagamento della ritenuta d'acconto sarà a mio carico, anche se credo che questo dipenda dall'accordo che facciamo in studio, ovvero se stabilire una cifra netta oppure lorda...
Vorrei sapere cosa è giusto e quali spese sono a mio carico.
Ho un po' di confusione, ma spero di essere stata abbastanza chiara, grazie
Margherita
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Ciao Margherita76 e Benvenuta nel Forum GT.
Per quanto riguarda il contributo pensionistico ha ragione la tua commercialista (è al 23%).
Per quanto riguarda il discorso della ritenuta dipende se scegli il regime agevolato o no.
Nel tuo caso, visto che la partita iva costituisce prosecuzione dell'attività, dovresti aprirla col regime "normale", e quindi devi mettere la ritenuta che ti sarà versata dal committente.ps: se ti è possibile, io ti consiglierei di aprire p.i. a gennaio, per non bruciarti il primo anno di esonero dagli studi di settore, e per vedere cosa succede con la riforma che la finanziaria stà attuando
Ciao
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CIao,
grazie per la velocità della risposta.Non avevo pensato agli studi di settore, ma temo di non poter aspettare tre mesi, ad ogni modo ci penserò.
Ma quindi il 23% di inps spettano tutti a me?
Un'altra cosa, secondo te è possibile che due commercialisti diano "interpretazioni" diverse su questo argomento, o la risposta su come comportarmi dovrebbe essere univoca?
Margherita
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si spetta tutto a te
o meglio lo carichi direttamente in fattura
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comunque addebiterai al tuo committente il 4% a titolo di rivalsa inps...
ciao
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Quindi diciamo che in fattura io metto l'imponibile + 4% inps + 20% iva + 20% ritenuta d'acconto, poi io dovrò pagare ancora 3%irpef e 19% inps. Poi ovviamente verserò l'iva...
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@margherita76 said:
Quindi diciamo che in fattura io metto l'imponibile + 4% inps + 20% iva + 20% ritenuta d'acconto, poi io dovrò pagare ancora 3%irpef e 19% inps. Poi ovviamente verserò l'iva...
si e no, perchè l'aliquota irpef del 23% non la calcoli sui compensi (cioè l'imponibile in fattura)
ti faccio un esempio
supponiamo che hai 20000 euro di compensi
che paghi 3000 euro di contributi (valore puramente indicativo e non reale)
che hai 2000 euro di speseil reddito su cui calcolerai l'aliquota sarà su 15000 euro, e tenendo conto delle detrazioni per lavoro autonomo pagherai di irpef 2570 euro, che è il 17% del tuo reddito, e il 13% dei tuoi compensi di 20000 euro.
Naturalmente prendi il tutto a puro scopo esemplificativoRicordati inoltre le addizionali irpef (variabili a seconda di regione e comune) e l'irap (3.9%)
ciao
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Ok, grazie e mille.
Già va meglio, un po' di nebbia si è dissolta...
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ti consiglio questa guida, che, a parte il discorso previdenziale che è diverso, potrai consultare per avere un'infarinata globale.
Ciao