• User Newbie

    Richiesta chiarimenti su emissione fattura

    Ciao a tutti,
    devo porre un quesito, destinato ad esperti in materia fiscale e tributaria.
    la domanda è la seguente:
    Lo scorso anno ho aperto partita iva, con codice attività 7412C (SERV.FORN.DA REVIS.CONT.,PERITI,ONSUL.E ALTRI SOG.) praticamente sono semplicemente diplomato ragioniere, ma non iscritto ad alcun albo professionale; quando emetto una fattura, per prestazioni tipo "elaborazione dati contabili" (quindi come se fosse un semplice Centro Elaborazione Dati), sono tenuto ad evidenziare la ritenuta di acconto in fattura? la domanda sorge perchè alcuni commercialisti, nel registrare le fatture da me emesse ai miei clienti, ritengono che pur non essendo iscritto all'albo, io sia tenuto ad indicare la ritenuta di acconto.

    Spero di ricevere presto chiarimenti...grazie comunque a tutti, Stefano


  • Super User

    Ciao e benvenuto,

    come dovresti sapere visto il lavoro che fai, tutto dipende da che inquadramento è dato alla tua attività: se lavoro autonomo o impresa.

    Ai sensi del dpr 600 in un caso ci sarà ritenuta nell'altro no.

    Paolo


  • User Newbie

    Tu hai ragione...dovrei saperlo! purtroppo però il mio lavoro consiste semplicemente nel tenere la contabilità di alcune aziende, ma il tutto per conto di un'unica persona e così va avanti da anni!
    solo lo scorso anno mi ha chiesto di aprire la partita IVA (senza essermi iscritto alla CCIAA), ma il mio lavoro non è variato di molto: continuo a tenere la contabilità per le sue varie aziende e anzichè percepire una busta paga, percepisco un corrispettivo, dietro presentazione fattura e quindi non mi era chiaro questo fatto della R.A., non essendo mai entrato nel merito della legge stessa.
    Tuttavia, mi è abbastanza chiaro ora che, non essendo iscritto alla CCIAA e quindi non esercitando in qualità di impresa, devo inserire la R.A.!
    Grazie per la delucidazione e soprattutto per la celerità nel rispondere...
    ciao e a presto, Stefano


  • Bannato User Attivo

    Buongiorno.

    Ritengo che quanto da te svolto come lavoro sia da inquadrare come attività di impresa. Il tenere la contabilità è molto generico come espressione. Nella sostanza vedo un insieme di servizi che svolgi per le aziende (elaborazione dati, redazione bilanci e situazioni patrimoniali, predisposizioni di DR, liquidazioni IVA etc).

    A mio avviso quindi l'attività sarebbe da inquadrare tra i servizi del terziario con relativo obbligo di iscrizione in CCIAA e contribuzione commercianti terziario.

    Sarebbe opportuno modificare anche il codice attività all'Agenzia delle Entrare.


  • Super User

    Personalmente se non esiste una organizzazione grossa, molti dipendenti, capitali ecc., non vedo neppure particolari rischi d'impresa.... vedrei uno spazio anche per il lavoro autonomo, no ?!

    Una specie di professionista non abilitato con gestione separata inps dei senza cassa. Un revisore contabile (non ragioniere collegiato e non dottore commercialista) con quel codice io lo inquadrerei come professionista.
    Un CED invece, normalmente strutturato, lo vedrei invece come impresa (salvo obbligo per forma giuridica societaria).

    Contabile, cosa ti farebbe escludere l'inquadramento professionale ?


  • Bannato User Attivo

    Caro Paolo,non escludo a priori l'attività professionale.
    La mia sensazione nasce dalla frase di Stefano che cito "*purtroppo però il mio lavoro consiste semplicemente nel tenere la contabilità di alcune aziende, ma il tutto per conto di un'unica persona e così va avanti da anni".

    *Nello specifico mi sembra di capire che Stefano si limiti ad un mero esercizio di un servizio (non vorrei usare questa espressione ma sembra quasi che sia il semplice passacarte) senza avere opportunità per suggerire o consigliare il suo cliente.