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PROBLEMA PER GRUPPO DI MUSICISTI PROFESSIONISTI
Salve, sono nuovo di questo forum...mi sembra animato da persone competenti e gentili quindi mi ci affaccio volentieri per avere delucidazioni su un mio problema attuale...
Sono un musicista professionista e insieme ad altri tre miei amici sempre musici professionisti abbiamo messo su da un paio di anni, consigliati da un commercialista una s.d.f. societa' un po' anomala, ma che con poca spesa e considerando il basso fatturato per ora e' l' ideale.
La societa' e' iscritta all' ufficio del registro e non alla camera di commercio.
Detta societa' ci permette di fatturare e poter richiedere l' agibilita' enpals per le serate che facciamo (oltre a versarci appunto i contributi).
Il punto e' questo: stiamo collaborando con un agenzia artistica per accompagnare un artista in concerto in giro per l' italia.
Il rapporto e' regolato da fattura che noi emettiamo verso l' agenzia con tanto di percentuale enpals, prestazione musicale, iva ecc...
Ora l' agenzia vuole trattenerci il venti per cento a titolo di ritenuta d' acconto...ma esiste questa cosa per una societa'?
Noi fatturiamo come societa' e non come singoli musicisti....
In pratica puo' fare l' agenzia da sostituto d' imposta per una societa'?Il dubbio mio e' che loro sono abituati a lavorare con singoli musicisti e non con societa' che forniscono un servizio.
Il mio commercialista sostiene che stanno sbagliando, in quanto noi produciamo un reddito d' impresa anche se poi viene ripartito fra i soci in percentuale uguale e ognuno lo mette nella propria dichiarazione dei redditi..Vi ringrazio per qualsiasi delucidazione vorrete darmi.
pizzafunk
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Ciao e benvenuti, grazie per le parole gentili, spero non ve rimangiate dopo quanto devo scrivere.
Mi sono preso un po' di tempo e fatto un po' di ricerca giuridica, ma non ho trovato interpretazioni ufficiali applicabili, purtroppo conosco solo per studi universitari le s.d.f, non avendone mai avute clienti e mai per attività artistica per di più.
In effetti l'attività artistica è tipizzata dal punto di vista fiscale quale attività di lavoro autonomo (c.d. artisti e professionisti) e ragionando in analogia a quanto succede per gli studi associati dei professionisti (assimilati alle società semplici) sarei dell'opinione che voi non produciate reddito di impresa, ma di lavoro autonomo e quindi soggetto a ritenuta.
MA PRENDETE CON LE PINZE QUANTO HO SCRITTO che è solo frutto di un ragionamento analogico e quindi non è detto sia corretto. Probabilmente il Vs. commercialista avrà basato le sue convinzioni su una conoscenza più approfondita della vostra specifica situazione e letture sull'argomento che al momento non posso vantare.Mi dispiace, ma io non so aiutarvi di più per ora. Se troverò qualcosa di interessante lo posterò qui.
:bho:
Paolo