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Delle ipotesi che hai paventato io ho percorso con un discreto successo quella AdWords.
Un paio di landig page ben fatte e poi via con la campagna, le visite sono molto targettizzate, se l'annuncio parla chiaramente di vendita chi arriva è già predisposto all'acquisto, inoltre in questo modo puoi anche chiedere l'indirizzo e-mail del cliente e l'autorizzazione ad inviargli future offerte, così ti puoi costruire un database utile per il futuro.
Certo che se non hai il tempo per fare le due pagine allora ripiegherei senz'altro su Ebay.
Mi piace molto meno l'ipotesi webmaster per gli stessi motivi addotti da dOmain.
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Quoto Emmebar e aggiungo che adwords non preclude ebay, userei entrambi.
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L'adesivo di Brand del sito sponsorizzante andrebbe cmq ad accompagnare un'etichetta che presenta i dati (tel, cell, email) per richiedere altri ordinativi.
Io ne guadagnerei entrando nel mercato, il sito sponsorizzante presentando ai suoi utenti tramite newsletter, e dando la possibilità di ordinare un prodotto di ottima qualità a buon prezzo. Il cliente soddisfatto facendo un'associazione di idee colleghrebbe il sito che frequenta ed in cui si trova bene, al consiglio buono che gli è pervenuto attraverso tale sito e che lo ha soddisfatto.In futuro certo, mi devo costruire un sito ed allargarmi. Per ora sto cercando di sondare il mercato.
Ho visitato i siti dei concorrenti ed offro il prodotto al 25% in meno.
Penso sia una buona base di lancio.
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i rivenditori sono comodi se non generano per te lavoro e se tu spargi in giro il tuo marchio in ogni caso.
poniamo l'esempio di un prodotto che non hai tu in magazzino ma che ordini e fai spedire al cliente.
un rivenditore fa a te l'ordine, lo giri (unico tuo lavoro) e questo arriva al cliente del rivenditore.
Probabilmente il cliente che è passato dal rivenditore è un cliente che avresti potuto prendere tu e che quindi hai "perso" ma considera anche quanto costa prendere quel cliente.
Tu devi fare la tua linea di vendita con ebay, sito, promozioni e quant'altro, in più ci cacci dentro un po' di rivenditori che aumentano il tuo fatturato senza farti lavorare troppo.
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@Tymba said:
i rivenditori sono comodi se non generano per te lavoro e se tu spargi in giro il tuo marchio in ogni caso.
poniamo l'esempio di un prodotto che non hai tu in magazzino ma che ordini e fai spedire al cliente.
un rivenditore fa a te l'ordine, lo giri (unico tuo lavoro) e questo arriva al cliente del rivenditore.
Probabilmente il cliente che è passato dal rivenditore è un cliente che avresti potuto prendere tu e che quindi hai "perso" ma considera anche quanto costa prendere quel cliente.
Tu devi fare la tua linea di vendita con ebay, sito, promozioni e quant'altro, in più ci cacci dentro un po' di rivenditori che aumentano il tuo fatturato senza farti lavorare troppo.
Già! Sono ancora tante le cose che devo capire! E sicuramente c'è da lavorare! In questi giorni mi sono fatto etichette (a norma di legge), ho avuto a che fare con imballaggi (artigianali), fatture, servizi postali, etc...
Solo per questo non ho avuto il tempo di crearmi delle landing pages!
E la tesi aspetta...
Un sito non entrerebbe nel giro dei motori prima di qualche settimana o mese... e sarebbe tardi!
Landing pages più adwords... non ho esperienza... (mai usato adwords e mi dovrei documentare sul rapporto impression click vendite etc) e per ora ho già fatto esperienza di troppe cose nuove! Vorrei avere un paio di notti per dormire!Oggi ho saputo che questo olio (anzi una versione di qualità leggermente inferiore ma sempre di alta qualità, viene venduto nel vicentino sopra le 12 euro x bottiglia di 750 cl, quindi non so se dovrei ritoccare i mei prezzi (molto al di sotto) o cmq quest'anno puntare a farmi conoscere e sondare il mercato... ci sto guadagnando tanto in esperienza!
Ritornando ai rivenditori... ora come ora avrei un altro problema pratico.
Mi sono registrato su paypal, quindi potrei mettere su delle pagine per ricevere pagamenti online.
Ma i rivenditori? Non ho la "tecnologia" x garantire loro un sistema di controllo sulle vendite da loro effettuate.
Quello che mi viene in mente è una doppia email, all'atto di richiesta da parte dell'utente, che arrivi a me ed al rivenditore.
Come vi sembra?
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Ammetto di essere ancora più rimbambito del solito ma non ho capito una cosa.
Chi sarebbero gli ipoteitci rivenditori? Gente che già Vende olio? E lo fa su internet?
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Su internet.
Nei prossimi mesi svilupperò qualcosa di più stabile...
ma intanto vorrei fare le prove generali con la campagna olearia di quest'anno.L'unica soluzione che avrei è una campagna tramite newletter, link, banner, o gente che come mi è successo, lavora in un ufficio ed ordinano confezioni da 5 contenitori o di 5 casse di 5 contenitori.
In questi casi, in quanto abbasso le spese di spedizione, o sconto per tutti o guadagni per il singolo.Non sei rimbambito.... è che anche io non ho le idee chiarissime su come organizzarmi... infatti sono qui a chiedere consigli...
e penso sia normale ad una prima esperienza di questo genere.
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Provo a riassumere quello che ho capito io.
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Offri il prodotto a chi già vende olio. Il rivenditore raccoglie l'ordine, te lo gira ma materialmente la fatturazione la effettua lui (altrimenti come fa a raccogliere l'ordine ed evaderlo??) tu diventi un fornitore. In questo caso, scusami ma lo sconto mi sembra molto basso se tu "imponi" il prezzo finale di vendita.
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Un webmaster di un sito qualsiasi "ti aiuta" nella vendita. Modalità da definire ma è chiaro che non può occuparsi lui della vendita (non è un rivenditore di olio). Questo mi sembra più interessante. Mi sembra una difficoltà superabile assegnare le vendite correttamente. Es: contatti un webmaster che ha un sito con una newsletter. Lui propone il prodotto a tutti i suoi iscritti. Tu offri un codice identificativo che comporta lo sconto all'utente finale di un euro (è un esempi). A quel punto tutti gli ordini che ti arriverranno con quel condice comporteranno lo sconto di un euro all'utente finale e la provvigione al webmaster. Facile tenerne traccia
mi sono perso qualcosa??
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Per quanto riguarda il punto 1.
Io al momento vendo l'olio ad un prezzo molto più vicino al prezzo all'ingrosso che a quello al dettaglio.
Non impongo limiti a nessuno. Se l'olio se lo compra un negoziante di Treviso che lo rivende a 16-20 euro al litro... per me non è un problema, può farne quel che vuole.
Semplicemente quel negoziante deve essere cosciente che il suo cliente potrebbe trovare su internet quell'olio da 9.4 a 11.60 a seconda di Italia, estero, quantità etc... e compreso di spese di spedizione.
Ma questo è sempre stato un problema del marketing in generale, perchè teoricamente l'utente finale dovrebbe comprare lo stesso prodotto allo stesso prezzo, senza avere la possibilità di accederee all'ingrosso... altrimenti i dettaglianti sarebbero penalizzati.E' il punto 2 quello che intendevo con i miei discorsi qui sopra.
Mi occupo io di tutto, imballaggio, spedizione, la merce parte da me...
pagamenti sul mio conto paypal... (o altro come un contrassegno ma a carico del cliente)
Il webmaster mi dovrebbe solo passare acquirenti.-
Al webmaster posso offrire una percentuale delle vendite pagabile con paypal o in natura (con olio, non pensate male )
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E, la cosa più importante, trattandosi probabilmente di un portale di prodotti tipici, agriturismo, vacanze etc... offro di apporre sui contenitori di olio pubblicità per quel portale/sito.... col rischio, come diceva Tymba di perdere per il futuro il cliente... che vedrebbe pubblicizzato un sito diverso dal mio e che non si accompagna al mio in quanto ancora non esiste.
Io non mi sono mai mosso in questi campi...
vorrei fare un pò le prove generali e poter essere più aggressivo il prossimo anno.
Del resto... si inizia a piccoli passi
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Questo articolo riporta alla mente un pò di cose...
http://www.mymarketing.net/agora/editoriali/contributi/dettaglio_articolo.asp?a=21&s=87&i=1162
Non mi devo preoccupare solo di venedre...
Ma di raccogliere dati, naturalmente con l'autorizzazione ad elaborarli, chiedere la posssibilità di ricevere comunicazioni future...
E quindi organizzarmi un bel database per studiare comportamento ed indirizzare la fidelizzazione dei clienti