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Trasformare attività
Carissimi del forum,
vorrei sottoporre una domanda ai più esperti:
Attualemente sono inquadrato come libero professionista (ingegnere), ho contratti con lo stato sotto forma di co.pro e una p.iva come "studi di ingegneria". Pago INPS per i co.pro statali (busta paga) e contributo integrativo 2% (non iscritti) a inarcassa. la mia attivitò consiste in: sviluppo software e concessione licenza uso, siti web, alcuni incarichi tipo collaudi ecc... vorrei adesso fornire anche del materiale insieme ai software (ad es. dispositivi elettronici, hardware sviluppato nel mio laboratorio, ecc... ma come faccio con la rti. acconto?). potrei "portare le attività su una semplice ditta individuale e lasciare l'attività da libero profesisonista? Dovrei pagare ancora inarcassa regalando loro il 2% dei non iscritti ? Se cambio codice iva potrei emettere fattura con la ditta individuale? E' possibile estendere la p.iva alle nuove attivitò mantenendo quella da lib. profesisonista?
Grazie mille a chi vorrà aiutarmi o consigliarmi.
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Buongiorno. Tante domande.
L'attività di fornitura di materiale (ad es. dispositivi elettronici, hardware sviluppato nel mio laboratorio) fiscalmente rientra tra i redditi di impresa ed amministrativamente è classificata come commercio.
Come tale deve soggiacere alle norme che lo regolamentano sia che venga svolto al dettaglio e/o all'ingrosso sia che venga svolto in e commerce.E' possibile affiancare una attività commerciale che produce reddito di impresa ad una attività professionale.
Per far ciò devi aggiungere un nuovo codice ATECO (codice IVA) alla tua partita IVA.
L'aggiunta di tale codice non ti esime dal dover fatturare con R.A. e con rivalsa del contributo le prestazioni espletate come attività di ingegnere (collaudi).
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Grazie mille!
Aggiungendo tale nuovo codice ATECO dovrò iscrivermi anche all'INPS come artigiano/commerciante e versare i minimi 2.600 € ??? E' un bel problema perchè poi risulterei alla gestione separat INPS come co.pro, 2% a INARCASSA e inoltre risultarei anche all'INPS artigiani/commercianti. E per gli studi di settore?
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Le gestioni previdenziali avranno una loro univoca percorrenza delle quali (norme permettendo) beneficerai nel momento in cui deciderai di andare in "pensione". Per ciò che attiene gli studi di settore ne dovrai tenere conto sia per l'attività professionale che per quella di impresa salvo che una delle due non rappresenti più dell'80% del tuo fatturato globale e pertanto dovrai avere lo studio di settore di quell'attività come parametro di riferimento.
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Salve a tutti,
quindi scusate ... in conclusione-
aggiunge un codice ATECO per vendere anche hardware ... quindi Plutone oltre al suo codice come ingegnre relativo a "studi di ingegneria" avrà anche quest'altro che non sappiamo ancora quale sia ...
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Plutone aggiungendo tale nuovo codice ATECO dovrà pagare o no questi 2.600 € annui perché iscritto all'INPS?
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Quindi in conclusione avrà due attività parallele una come commerciante e l'altra come ingegnere!
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Dovrà fare un unico studio di settore ovvero quello relativo a quell'attività il cui fatturato supera l'80 % del globale di fatturazione (la somma dei due fatturati relativi alle due attivita')
cordialmente,
Cluter
ps. sono stato forse troppo lungo ma è una questione che riguarda pure ... scusate ...
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Preliminarmente verificherei con l'ordine l'eventuale incompatibilità con l'ordinamento professionale dell'esercizio dell'attività d'impresa.
Se consentito, passerei a verificare la compatibilità di altre forme previdenziali con l'inarcassa (che a memoria mi sembra non le accetti).
Se risulta tutto quanto possibile si deve procedere all'apertura di una impresa individuale con iscrizione al registro imprese e variazione all'agenzia entrate.
Il problema del pagamento dei contributi alla gestione inps commercianti lo lascio ad uno specialista previdenziale, visto che esistono spiragli che consentono di non pagare quei contributi commercianti se esiste una diversa e prevalente attività per cui esiste già copertura previdenziale. Non so se valga anche per casse private come inarcassa.
Il commercio di beni non è possibile per un professionista.
Paolo
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Grazie per le risposte. Per Inarcassa io non sono iscritto in quanto ho inps obbligatoria con Co.co.co con ente statale. Verso loro solo il famigerato contributo integrativo del 2% dei non-iscritti. Potrei rimanere iscritto all'ordine, cambiare definitivamente la p.iva da "studi di ingegneria" a ditta individuale Pinco Pallino ecc... e lavorare in tal senso? se dovessero capitare lavori tipo collaudi ecc... li potrei sempre redigere io come INg. iscritto ma li faccio fatturare come servizio dalla ditta.? Mi sembra altrimenti che l'unica opzione sarebbe quella di una sas o cose dle genere, ma sono all'inizio e non vorrei spendere troppo di gestione senza sapere se poi la cosa prosegue.
Grazie per i vostri consigli e aiuti.
Saluti e buona giornata
Grazie e saluti
Plutone