• Super User

    Coloranti sotto accusa

    I ricercatori dell'Universita' di Southampton con un articolo pubblicato sulla rivista The Lancet hanno puntato il dito contro coloranti e conservanti:

    I ricercatori hanno condotto lo studio su 300 bambini, tra i tre e gli otto anni di età, i quali hanno bevuto uno dei tre drink preparati per l'esperimento. In un drink era presente un mix elevato di coloranti e additivi, in uno erano presenti le stesse sostanze ma in quantità ordinarie e in un altro drink 'placebo'' non erano presenti sostanze alteranti. Il livello di iperattività, misurato prima e dopo i drink, è stato maggiore nei bambini che avevano ingerito additivi e coloranti. Questa connessione è stata notata sia in bambini predisposti all'iperattività sia in quelli con comportamenti regolari. L'iperattività è comunque diffusa tra il 5 e il 10% dei bambini in età scolare e a soffrirne sono perlopiù i maschi.
    ''La ricerca non è la prima a dimostrare l'influenza del cibo sul temperamento dei bambini'', ha spiegato Jim Stevenson dell'Università di Southampton. ''Per eliminare l'iperattività non basta eliminare i cibi con additivi artificiali. Tuttavia assumendone meno si potrebbero ottenere benefici''. La Fsa ha chiesto alle industrie alimentari internazionali l'eliminazione o la sostituzione degli additivi nei cibi e nelle bevande, come E110, E122, E102, E124, E211, E110, E129.
    Fonte: Coloranti e conservanti causano iperattività nei bambini

    Pensando ad un recente 3d di questa sezione sul Ritalin, e altri 3d sulla sicurezza alimentare, trovare tra loro un collegamento anche se sottile, mette i brividi.


  • Super User

    A me + che i brividi fa RABBIA, mangiamo tante di quelle schifezze che è una cosa allucinante. Vuoi per ignoranza, vuoi perchè alcue cose davvero non si conoscono. Ora va di moda i l Bio, ma diamine deve diventare una moda per poter fare un'alimentazione sana? 😞 Non che anche il Bio non abbia le sue problematiche, ci mancherebbe, però alcuni alimenti in commercio sono davvero vergognosi.