• User

    Laboratorio arti e nuove tecnologie

    Ciao a tutti, sono della provincia di Napoli e di ritorno da un?esperienza in un centro di eccellenza svedese dove si studia l?interazione tra scienze umane,arti e le nuove tecnologie. Un centro dove artisti,programmatori,ingegneri e studenti hanno libero accesso a dispositivi tecnologici dotati dei software di elaborazione e creazione necessari, seminari tematici... e molte altre iniziative interessanti

    Il valore aggiunto tuttavia , al di là della ottima dotazione tecnologica, è dato sicuramente dal coagulare in uno stesso spazio istanze e visioni creative e multidisciplinari e nella circolazione continua dell?informazione condivisa. In pratica un dialogo aperto artisticamente e tecnologicamente rilevante, uno spazio di azione e formazione dove ognuno condivide le proprie conoscenze organizzando sessioni di nformazione.

    Il lab universitario svedese funziona prevalentemente a progetti, nel senso che cerca finanziamenti regionali\nazionali\comunitari per mantenere un?indipendenza artistica e contenutistica di alto livello. Una strada percorribile anche qui in Campania, ovviamente nel medio periodo, vista la massa di finanziamenti regionali e comunitari da qui al 2013. Naturalmente in Svezia l'innovazione è pane quotidiano mentre qui da noi ci si muove spesso su strade già tracciate e pure usurate... troppo spesso informati dalla logica del profitto.

    Penso potrebbe essere una idea interessante replicare il concept di quel laboratorio qui nella provincia di Napoli, per motivi logistici avendo io a disposizione un locale adatto, magari discuterne la fattibilità con artisti\e, programmatori\trici, umanisti\e, pensatori\trici ? fortemente ?sbilanciati? verso le nuove tecnologie, l'innovazione e capaci di esprimersi in modalità comunitarie e cooperative.

    Che ne pensate?


  • Consiglio Direttivo

    Ciao antoniop, interessante osservazione la tua.

    In Italia, purtroppo queste sperimentazioni non hanno molto successo, non solo per la logica del profitto di chi le organizza, ma anche per la logica del profitto di chi vi collabora e partecipa.

    A livello contenutistico sarebbe un bel passo avanti perché da che mondo e mondo l'interazione tra più menti derivanti da più discipline, produce i migliori risultati rispetto all'isolamento delle idee confinate in una visione a senso unico che possono avere esperti di un unico settore.

    Questa sperimantazione svedese, unita (logicamente) alla grande tecnologia, porterà sicuramente a risultati positivi e ad un arricchimento a 360° di chi vi parteciperà.

    Ciao e benvenuto nel Forum gT :)!


  • User

    Ciao carlitosway! Grazie per il benvenuto.

    In effetti, anch'io ho notato che la logica del profitto tende spesso ad inibire in questo nostro paese iniziative di alto profilo. Come mancasse proprio la passione per quello che si fa, il coraggio di andare contro corrente, la voglia di affermare col proprio lavoro un qualcosa di diverso, altri modelli e soluzioni... L'isolamento di cui tu parlavi, fondamentalmente l'isolamento intellettuale... è certamente terra bruciata su cui non può crescere nulla di significativo.

    Nel laboratorio che ho frequentato i progetti nascevano davanti ad un caffè, su poltrone in uno spazio di design, magari comunicando con qualche relatore venuto a comunicare cose nuove e nuove frontiere, in ambiti che spaziavano dall'animazione alla programmazione, dalla sicurezza al diritto, dalla letteratura digitale alle mappe delle costellazioni di blog...

    Ognuno lavorava su un qualcosa, magari un suo progetto in una postazione, ma in un ambiente denso di informazioni multidisciplinari e stimoli intellettuali. Tante contaminazioni, tanti progetti potenziali pronti a prendere vita con un minimo di coordinamento.