• User Attivo

    pane e latte più cari

    E questa volta l'aumento dei prezzi non è giustificato!!!! e malgrado questo non succede nulla, nessuna protesta...... ma come è possibile?


  • Super User

    Veramente qualche protesta c'e' stata (e' stato anche proposto uno sciopero del pane e della pasta per il 13, e' stata inviata una lettera aperta a Prodi dalle principali organizzazioni dei consumatori ecc.), il fatto e' che l'aumento per ora e' molto limitato e quindi non giustifica alcun allarme, la situazione va tenuta sotto controllo certo, ma non credo possa degenerare.

    Un motivo (non una giustificazione) va cercata nella situazione del mercato italiano.

    Non c’è da preoccuparsi per il caro-prezzi dei prodotti alimentari: non porteranno l’inflazione.
    Il governo ha tranquillizzato sul rischio rincari e, al termine della riunione del tavolo a Palazzo Chigi tra Prodi e i ministri Padoa-Schioppa, Bersani, De Castro e Santagata, ha spiegato in un comunicato che «non vi è alcuna giustificazione per gli allarmismi registrati in questi giorni sugli aumenti generalizzati dei prezzi». Questo perchè «gli aumenti di alcune specifiche materie prime, infatti, non possono influire in maniera significativa sui prezzi finali al consumo».

    Inoltre per alcun prodotti «vi sono sostanziali diminuzioni dei prezzi all’ingrosso che non si sono ancora tradotte in calo dei prezzi al consumo». «Le autorità centrali e locali - hanno rassicurato poi dall’esecutivo - si attiveranno per sorvegliare affinchè non si determinino abusi e perchè vi sia trasparenza dei mercati e della concorrenza».
    Fonte: Caro-prezzi, interviene Prodi: "Inflazione, allarme ingiustificato"

    :ciauz:


  • Super User

    Oggi c'e' stato lo sciopero della pasta. La percentuale di adesione allo sciopero mi sembra un po' troppo alta. :mmm:
    Fonte: Prezzi: consumatori, 67% adesione a sciopero pasta

    :ciauz:


  • Super User

    Bhe non so come calcolino i dati, per me resta mistero. Perchè calcoliamo anche che è più emplice decidere di non comprare la pasta (solamente) rispetto a quando invitano tutti a non fare proprio la spesa. Magari per quello l'adesione è più alta, però non saprei è solo un'ipotesi! 😉


  • Super User

    Io sono veramente incarognita...
    Perché, anziché aumentare il pane, la pasta e tutti i loro derivati, che sono alimenti di prima necessità non aumentano i beni di lusso?
    Perché siamo sempre noi a dover pagare i prezzi più alti (metafora)?

    Sarebbe stato meglio (parlo da ignorante in materia) lasciar perdere l'Euro, è tutto raddoppiato, tranne gli stipendi.

    Ma vi siete resi conti, al ritorno dalle vacanze, quanto sono aumentati i testi scolastici?
    E cosa dire del fatto che OGNI SANTO ANNO ci obbligano a cambiarli TUTTI, perché c'è sempre una nuova edizione???
    Cosa può cambiare in un libro di storia? La virgola, il punto...


  • Super User

    @Paola_mi said:

    Perché, anziché aumentare il pane, la pasta e tutti i loro derivati, che sono alimenti di prima necessità non aumentano i beni di lusso?
    Perché siamo sempre noi a dover pagare i prezzi più alti (metafora)?
    Ciao Paola, i prezzi sono determinati dalla concorrenza e dalla domanda e dall'offerta (per semplificare), per cui, se a vendere pane e latte sono sempre le grosse catene di distribuzione, i prezzi li determinano loro. Chi produce questi beni del prezzo finale vede un bel nulla, anzi, a lui oggi viene pagato meno di qualche anno fa.
    Altri beni, in cui e' aumentata la propensione all'acquisto (cellulari ad esempio) vedono il loro prezzo diminuire. Lo Stato piu' che vigilare non puo' fare granche', e' il mercato che determina i prezzi, quindi per far si che i prezzi siano ragionevoli, l'unico sistema e' far si che il mercato li abbassi. Per far questo occorre una maggior concorrenza, la possibilita' di poter entrare nel mercato, evitando che si formino monopoli o oligopoli, punendo i cartelli ecc.

    @Paola_mi said:

    Sarebbe stato meglio (parlo da ignorante in materia) lasciar perdere l'Euro, è tutto raddoppiato, tranne gli stipendi.
    Ti assicuro che l'euro ha portato solo cose positive, tutte le negativita' che gli si attribuiscono sono o inesattezze o modi che usano certe persone per trovare un capro espiatorio per proprie o altrui colpe.

    Mi autoquoto in quanto ne avevo gia' parlato qui:

    Per approfondire il discorso sull'inflazione ti rimando a questo articolo.
    E visto che gli euroscettici pensano che senza euro staremo meglio, anche questo.

    Tutte le colpe dell'aumento dei prezzi (avvenuta tra l'altro solo in Italia cosi' vistosamente, un motivo ci sara', non e' certo colpa della BCE), sono di altri, di chi doveva vigilare, i Governi (gli unici che hanno gli strumenti di controllo e coercizione) chi doveva vigilare, nulla puo' fare la banca centrale sulla fissazione dei prezzi al dettaglio e all'ingrosso, dimmi tu che potere ha la banca centrale di vigilare su chi aumenta i prezzi.

    Troppo facile dare la colpa all'europa, guardiamo in casa nostra.

    [...]

    Nei primi sette mesi del 2002 l'aumento dei prezzi fu inferiore all'anno precedente e solo negli ultimi mesi del 2002 si registro' una crescita. Ma troppo tempo era passato per attribuire questo aumento all'introduzione dell'euro, altri fattori erano entrati in gioco.
    Si dovrebbe abbandonare questa sterile discussione sull'effetto dell'euro sui prezzi e cominciare seriamente ad attenuare i numerosi e diffusi ostacoli alla concorrenza che continuano a esistere in Italia e che contribuiscono a mantenere i prezzi piu' alti di quanto dovrebbero essere.

    Se questi ostacoli riducono anche la crescita della produttivita', l'inflazione italiana potrebbe diventare cronicamente superiore a quella di altri paesi creando crescenti problemi di concorrenza a livello internazionale.

    Il discorso dei libri di testo e' giustissimo, si parla ogni anno di come poter evitare che vengano fatti acquistare libri "nuovi" (in realta' spesso cambia qualche figura e poche pagine) anziche' poter usare quelli del fratello maggiore, o comprarli usati, ma ad oggi non si e' fatto nulla, forse le case editrici fanno un po' di pressioni. :bho:

    :ciauz:


  • Super User

    D'accordo, però se aumentano i prezzi e non gli stipendi tra qualche anno (neanche tanti) potrebbe succedere un macello.

    Qualche esempio:

    usavo una crema che compravo in erboristeria (era per l'herpes, mica x le rughe ^_^), la pagavo 20 mila lire, giuro!
    Sono andata a ricomprarla a esattamente 2 mesi dall'entrata in vigore dell'euro, bon, mi ha chiesto 20 EURO!!!
    Ovviamente, mi tengo l'herpes.

    Quando facevano i saldi all'outlet della Benetton, trovavi le magliette a 5 mila lire. Ora le trovi a 5 EURO.

    Una cassetta d'uva la pagavo 6 mila lire, ora la "pagherei" 6 EURO!

    Però, se tu prendevi 2 milioni di stipendio (a star bassi) adesso prendi MILLE EURO.

    E allora?

    Guarda (tanto ormai...) mi vergogno ma ti dico che io prima con solo lo stipendio di mio marito (e siamo in 4 in famiglia con 2 studenti, una al liceo), vivevo degnamente. Certo, non è che facessi cose folli, ma riuscivo a comprare più o meno tutto.
    ADESSO IO NON CE LA FACCIO PIU'.

    E con chi dovrei prendermela se non con il governo?

    P.S.: scusate lo sfogo...