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@arrivederci said:
:DMi sembra che tutti ci stiamo arrampicando sui vetri per evitare la legislazione delle agenzie di viaggio. Sono giunto alla conclusione che finchè non ci sarà una massa critica, gestire viaggi è un miraggio.
Mi rimane però sempre il dubbio sulla prenotazione ristoranti. Senza occuparsi di trasferimenti o soggiorni dovrebbe essere diverso no? Non vedo problemi di eventuali assicurazioni se qualcosa va male. E qui la commissione potrebbe essere lecita senza essere agenzia?La prenotazione ristoranti mi sembra qualcosa di "astratto"...nel senso...se io prenoto un ristorante anche a mio nome ciò non comporta necessariamente che io poi vada...non è che ho delle penali...è un modo di fare ma non ci sono regolamenti in merito....
quindi penso che tu possa fare tutto quello che vuoi....e niente...nel senso che anche il ristorante non ha obblighi...ma ripeto è un caso particolare....non esiste una professionalità....Per l'arrampicarsi sui vetri...o sugli specchi ....ti comunico che qui la maggior parte degli utenti abbiamo regolare licenza di adv e diamo consigli in merito alle leggi turistiche
ciao
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@Faxio said:
Quindi il problema sta semplicemente nell'intervento o meno nella comunicazione con il cliente. Se il portale non fa altro che far comunicare i due soggetti, quindi non organizza il soggiorno del cliente, a questo punto non dovrebbero esserci problemi.
Anche se poi chiede una commissione?Allora:
-intermediazione nel campo turistico è eclusività delle adv (a differenza di altri campi in cui non è necessaria una licenza particolare)
-la provvigione normalmente è riconosciuta per un servizio svolto.
Se svolgi un servizio turistico devi essere adv, altrimenti no.
Se porti clienti a un sito non stai svolgendo un servizio turistico.
IL problema rimane, per essere pagato a provvigione, come fai a sapere quali trattative sono andate a buon fine senza entrare nella trattativa?
Te le segnala l'agenzia? Fidatiiiiiiiiiiiiiiii..........
Il problema è questo....se la prenotazione non la fai tu come fai a sapere che è andata a buon fine????
Per questo chi fà "pubblicità" si fà pagare per fissi...
...e 100 volte che lo ridico...ciao
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@matadero said:
Allora:
IL problema rimane, per essere pagato a provvigione, come fai a sapere quali trattative sono andate a buon fine senza entrare nella trattativa?
Te le segnala l'agenzia? Fidatiiiiiiiiiiiiiiii..........
Il problema è questo....se la prenotazione non la fai tu come fai a sapere che è andata a buon fine????
Per questo chi fà "pubblicità" si fà pagare per fissi...
...e 100 volte che lo ridico...
ciaoLa trattativa avviene attraverso il portale, che quindi è a conoscenza della conclusione, ma solo a conoscenza. Quindi si mette a disposizione un mezzo di comunicazione e null'altro, la trattativa avviene direttamente tra cliente e struttura alberghiera.
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@Faxio said:
La trattativa avviene attraverso il portale, che quindi è a conoscenza della conclusione, ma solo a conoscenza. Quindi si mette a disposizione un mezzo di comunicazione e null'altro, la trattativa avviene direttamente tra cliente e struttura alberghiera.
Detto così è semplice ma astratto. In pratica è impossibile da realizzare.
Anche facendo da mediatore con voucher e tutto, gli hotels da una parte e gli utenti dall'altra cercano di bypassarti, anche dopo che tu li hai messi in contatto, figuriamoci se non sei un vero mediatore.
Ci sono alberghi che telefonano al cliente e gli propongono di cancellare la prenotazione sul portale promettendo un risparmio, visto che poi non devono pagare le commissioni. Lo stesso gli utenti che vedono il prezzo sul portale e poi telefonano all'albergo chiedendo lo sconto perchè prenotano direttamente.
La trattativa deve essere "blindata", altrimenti sposti solo aria.Cheers.
Inox
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@inox said:
Detto così è semplice ma astratto. In pratica è impossibile da realizzare.
Anche facendo da mediatore con voucher e tutto, gli hotels da una parte e gli utenti dall'altra cercano di bypassarti, anche dopo che tu li hai messi in contatto, figuriamoci se non sei un vero mediatore.
Ci sono alberghi che telefonano al cliente e gli propongono di cancellare la prenotazione sul portale promettendo un risparmio, visto che poi non devono pagare le commissioni. Lo stesso gli utenti che vedono il prezzo sul portale e poi telefonano all'albergo chiedendo lo sconto perchè prenotano direttamente.
La trattativa deve essere "blindata", altrimenti sposti solo aria.Cheers.
InoxSupponiamo di trovare il modo di blindarla.
Se riesco a non intervenire direttamente nella trattativa, facendo quindi colloquiare struttura e cliente, chiedendo poi le commissioni sulle prenotazioni a buon fine, faccio un'attività di adv oppure no?
La mia domanda non riguarda come controllare l'effettivo esito della prenotazione, bensì sulla possibilità o meno di chiedere commissioni senza essere adv, nel momento in cui non sono io a confezionare il pacchetto soggiorno per il cliente, ma direttamente lui ad usare il portale per effettuare una prenotazione.
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Si certo Matadero;),
mi riferivo a tutti noi che facciamo domande in questi difficili inizi:D
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@Faxio said:
Supponiamo di trovare il modo di blindarla.
Se riesco a non intervenire direttamente nella trattativa, facendo quindi colloquiare struttura e cliente, chiedendo poi le commissioni sulle prenotazioni a buon fine, faccio un'attività di adv oppure no?
La mia domanda non riguarda come controllare l'effettivo esito della prenotazione, bensì sulla possibilità o meno di chiedere commissioni senza essere adv, nel momento in cui non sono io a confezionare il pacchetto soggiorno per il cliente, ma direttamente lui ad usare il portale per effettuare una prenotazione.Guarda che non devi convincere nessuno, puoi fare come meglio credi e come pensi sia giusto e lecito. Se la trattativa si svolge nel tuo portale è come se si svolgesse nel tuo negozio, e quindi tu sei il mediatore.
Ai fini fiscali, se tu chiedi una provvigione vuol dire che in qualche modo hai fatto una mediazione, puoi averla fatta anche al bar, ma se prendi soldi è per un servizio che hai svolto, e al fisco importa solo questo.Ricordo anche, che le agenzie di viaggio hanno anche un regime Iva diverso dagli altri, il famoso 74Ter che ha un calcolo dell'Iva diverso da quello classico. Anche se la mediazione pura è soggetta al calcolo normale dell'Iva, chi ad esempio confeziona pacchetti turistici da fornitori diversi o vende più servizi assieme (es. hotel+escursione) è soggetto al regime 74Ter.
Cercate in rete la legge 217/1983 che mi sembra sia ancora quella che, all'articoo 9, definisce i requisiti per vendere servizi turistici ed essere quindi un agenzia, anche se poi ogni regione ha proprie regole per la domanda di apertura di una attività di questo tipo.
Tutto questo, non per difendere la categoria o scoraggiare nessuno, semplicemente...a domanda, rispondo.
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@inox said:
Guarda che non devi convincere nessuno, puoi fare come meglio credi e come pensi sia giusto e lecito. Se la trattativa si svolge nel tuo portale è come se si svolgesse nel tuo negozio, e quindi tu sei il mediatore.
Ai fini fiscali, se tu chiedi una provvigione vuol dire che in qualche modo hai fatto una mediazione, puoi averla fatta anche al bar, ma se prendi soldi è per un servizio che hai svolto, e al fisco importa solo questo.Cerco solo di capire se gli innumerevoli portali esistenti sul web, vadano tutti inquadrati come agenzia di viaggio.
Mi pare di aver capito che la differenza sostanziale sia nella richiesta di un corrispettivo fisso (in questo caso si parlerebbe di semplice pubblicità), oppure di una commissione sulla prenotazione.
Da quanto emerso dai diversi post, sembrerebbe che solo nel secondo caso si rientrerebbe nelle attività di adv.
Da quanto dici tu, invece, il semplice fatto che la trattativa si svolga all'interno del portale, significa essere adv.
Esistono portali che chiedono un canone fisso, ma la trattativa avviene all'interno del sito, esclusivamente tra i soggetti interessati, il portale mette a disposizione il solo canale di comunicazione. A questo punto, anche loro sono adv?
Non voglio cavillare, semplicemente la questione non mi è chiara, ovviamente per mia ignoranza.
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@Faxio said:
Cerco solo di capire se gli innumerevoli portali esistenti sul web, vadano tutti inquadrati come agenzia di viaggio.
Mi pare di aver capito che la differenza sostanziale sia nella richiesta di un corrispettivo fisso (in questo caso si parlerebbe di semplice pubblicità), oppure di una commissione sulla prenotazione.
Da quanto emerso dai diversi post, sembrerebbe che solo nel secondo caso si rientrerebbe nelle attività di adv.
Da quanto dici tu, invece, il semplice fatto che la trattativa si svolga all'interno del portale, significa essere adv.
Esistono portali che chiedono un canone fisso, ma la trattativa avviene all'interno del sito, esclusivamente tra i soggetti interessati, il portale mette a disposizione il solo canale di comunicazione. A questo punto, anche loro sono adv?
Non voglio cavillare, semplicemente la questione non mi è chiara, ovviamente per mia ignoranza.Nessun problema, ma ti consiglio comunque di rivolgerti ad un professionista per verificare anche le normative regionali della tua zona.
Per quanto ne so io, la differenza è esclusivamente fra compenso a percentuale (che prefigura la mediazione che possono fare solo le adv) e compenso fisso a canone o anche variabile per il servizio reso, come nel caso in cui fai pagare la sola "presenza" sul portale oppure se anche fai pagare un tot per ogni richiesta inviata, ma indipendentemente dal buon fine e dal valore del servizio prenotato.Naturalmente, in giro c'è tanta gente che fa come gli pare, anche se tutti quelli che fanno business hanno regolare licenza, soprattuto all'inizio molti fatturano la commissioni indicandole come promozione web o pubblicità.
Gli unici rischi sono:- Che alcuni albergatori non accettano perchè capiscono che non sei un professionista, e in caso di problemi non dai nessuna tutela, quindi tutte le rogne ricadono sull'albergo (le agenzie ad esempio devono avere obbligatoriamente una polizza assicurativa per la responsabilità civile)
- Il primo cliente che si rivolge alla APT per lamentarsi della camera non trovata quando arrivano in albergo (non sono pochi, ti assicuro) e gli chiedono da chi ha prenotato scatta la verifica se sei in regola. Sai, se non sei un adv, gli alberghi ti mettono in cima alla lista degli overbooking giornalieri, tanto non gli puoi dire niente perchè sei tu quello non in regola.
- Alla prima verifica fiscale devi arrampicarti sugli specchi per dimostrare che non sono provvigioni ma "pubblicità calcolata in base ai risultati procurati".
Penso di non poterti dire altro in proposito, altrimenti se sapessi tutto che lo pago a fare il mio consulente?
In bocca al lupo.
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Sono stato questa mattina in provincia dal responsabile per il turismo, e tra le altr cose, per curiosità, ho chiesto sulla questione dei siti per prenotazione.
Lui afferma (e tra l'altro è una persona molto competente) che al momento che tu lavori a percentuale diventi mediatore e , nel campo turistico, devi essere adv.
Se lavori a canone fisso fai solo pubblicità.
Questo confarma i miei piccoli dubbi.
Quindi anche se non entri direttamente nella prenotazione, emettendo vaucher ecc, basta che lavori a percentuale e nel turismo devi essere adv.
State attenti perchè molti hanno il dente avvelenato con internet!!!
Ciauzzz!!!
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come fa departures.it a pagare i suoi procacciatori ?
non è la stesa logica che se trovo un utente su internet e ho un contratto di procacciatore con un agenzia e gli bypasso il cliente...
l'agenzia effettua la transazione e io fungo da intermediatore ?in realtà una persona fisica che effettua un operazione di procacciamento..
non finalizza la transazione...la "accompagna" alla finalizzazione...
poi è onere dell'agenzia pagare il procacciatore.Che sia un servizio turistico o un bene di lusso... credo che la logica sia la stessa...
semmai chi si permette di organizzare / produrre / servizi senza licenza... non è in regola..
credo in ogni caso che la giurisprudenza sia abbastanza ambigua... da permettere il dilagare di vendite "non corrette"...
e di parole se ne possono sprecare tante...
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Non ho capito bene come lavora departures.it
Loro sono agenzia, pure IATA.
Dici che hanno dei procacciatori?
Anche fosse che problema c'è?
Un procacciatore trova un cliente e l'agenzia fà il resto....lui guadagna in collaborazione temporanea (altrimenti è agente) a cliente, teoricamente non a prenotazione.
Il punto è che loro sono agenzia e quindi possono fare quello che volgiono. Possono usare i procacciatori per trovare nuovi clienti.La differenza che molti siti che lavorano con strutture ricettive a percentuale saltano l'adv. Se "mandassero" clienti ad un'agenzia probabilmente potrebbero farlo. Ma loro li mandano direttamente dai consumatori ai servizi/strutture finali....capisci che in questo passaggio c'è una mediazione.
O la struttura prende direttamente la prenotazione o se arriva attraverso altri canali che si fanno pagare a "cottimo" nel campo turistico deve esserci per forza un agente di viaggi.
Poi penso che l'adv possa utilizzare procacciatori, campagne pubblicitarie ecc..per trovare nuovi clienti.
L'importante che il tutto passi attraverso un agenzia.
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Io credo che in Italia, la grande confusione che oggettivamente esiste, derivi da un enorme buco legisltativo che consente alle aziende di bypassare eventuali normative restrittive. Anch'io sono alla ricerca di una risposta circa un mio progetto di vendita on-line di servizi turistici, ma ancora non ho capito se l'AV è necessaria oppure no. Faccio alcuni esempi per definire il problema ed esporvi meglio i mei dubbi:
SERVIZI TURISTICI (ST)
Expedia fa una chiara differenziazione tra Pacchetti turistici e Servizi turistici: "I Servizi di Viaggio non rientrano tra i Pacchetti Turistici poiché la scelta dei Servizi di Viaggio è strutturata nel Sito, così come una tradizionale agenzia di viaggio, in modo che siano gli Utenti a combinare, a seconda delle loro specifiche necessità, la destinazione, la data, il volo (compagnia aerea, prezzo, ecc.) con l'hotel (categoria, collocazione, ecc.) ovvero con l'autonoleggio della macchina, potendo infatti scegliere tra una serie pressoché infinita di combinazioni, non rientrando pertanto quest'ultima nella definizione di combinazione "prefissata" idonea a configurare un Pacchetto Turistico ai sensi della normativa vigente."Diamo per assodato che nel nostro progetto (chiamiamolo X) vendiamo servizi turistici (camera di albergo, escursione, guida, transfert, etc.) combinabili autonomanente dagli utenti e quindi, essendo non pre-confezionati, non si tratta di Pacchetti turistici.
VENDITA ONline ST: a quale titolo?
EXPEDIA:"In particolare Expedia verifica la disponibilità dei vari fornitori dei servizi di viaggio a pubblicizzare e vendere i loro prodotti sul Sito e successivamente rende gli stessi prodotti accessibili all'Utente secondo le leggi ed alle condizioni applicabili ai singoli fornitori."
OPODO ITALIA srl, alias OPODO: "Opodo agisce come intermediario tra Voi e terzi fornitori, quali compagnie aeree, hotel, compagnie di assicurazioni, società per il noleggio di auto e altri (i "Fornitori"). Nel momento stesso in cui effettuate una prenotazione sul Sito, e il prodotto o servizio da Voi richiesto è disponibile, il contratto verrà concluso tra Voi ed il Fornitore. Opodo non è parte del rapporto contrattuale".Expedia e Opodo si dichiarano apertamente intermediari, ma sottolineano che i contratti di vendita riguardano esclusivamente Utenti e Fornitori
BOOKING:"Il nostro scopo è quello di facilitare le prenotazioni alberghiere online mettendo in contatto diretto utenti ed albergatori."
Booking non si dichiara ne intermediario ne AV online. Come corollario vi è una grossa differenza rispetto ai precedenti casi: Booking non trattiene ne percentuali ne importi interi, a differenza di Expedia e di Opodo, fatturando successivamente solo ai Fornitori, dopo aver verificato le "intermediazioni" gestite (arrivi effettivi, noshow, etc.)
LINK srl, alias RESERVER: "Reserver.it è un portale di prenotazioni alberghiere online; le disponibilità delle stanze di ciascuna struttura presente nel portale è inserite direttamente dagli alberghi. All'atto della prenotazione, vi verrà richiesto il pagamento in carta di credito della prima notte di soggiorno." - "La Link srl non è un tour operator nè una agenzia di viaggi: attraverso i propri siti non propone pacchetti di viaggio ma offre ai singoli alberghi e bed and breakfast affiliati i migliori strumenti online per poter acquisire clienti e proporre singolarmente le proprie offerte."
*LINK srl dice apertamente di non essere un TO e neppure un agenzia. Intrattiene però rapporti commerciali sia con glu utenti (la prima notte di permanenza) che con i fornitori (ai quali rigira il pagamento della prima notte di permanenza decurtato dalla provviggione sulla transazione). *Come OPODO ITALIA srl, anche LINK srl è una società italiana (con sede a Napoli o Roma credo), così come lo sono VENERE (modello stile booking) e bbplanet (modello ibrido che non prevede la disponibilità on-line e dove i rapporti commerciali sono tra bbplanet e fornitori).
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CONCLUSIONIVista così (e tenendo in stretta considerazione tutte le argomentazioni sostenute all'interno del forum) BOOKING, LINK, VENERE, etc. sembrerebbero FUORI LEGGE, visto che operano da intermediari ma senza alcuna autorizzazione di agenzia di viaggi, instaurando rapporti contrattuali e fiscali non previsti dalla legislazione.
Limitandoci solo all'Italia (booking è Olandese), è possibile che queste aziende operino a questo livello senza essere certe della legalità del loro modello di business?
Vista così, l'unico in regola (in Italia) sembrerebbe OPODO, che è autorizzato come AV... e gli altri sono "delinquenti"???
Chi ne sa di più si accomodi... io faccio davvero fatica
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@matadero said:
Sai che hai ragione?????
Eppure ero sicuro...l'avevo letto un pò di tempo fà......o hanno creato ora l'agenzia di viaggi o mi confondo con un altro sito di questi.....eppure sono sicuro che in uno di questi siti prendessero la percentuale specificando si non essere ADV.ciao
Giusto: VENERE è AV... ma LINK srl NO (come Booking), lo dichiara apertamente. In più Venere non prende soldi direttamente dagli utenti, LINK si.
ps: Link srl detiene il sito RESERVER, ACCOMODATIONZ, etc.
ps1: altro modello di business simile è quello di HostelWorld (ma in questo caso siamo a Londra e non in Italia)
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@Paoloky said:
Giusto: VENERE è AV... ma LINK srl NO (come Booking), lo dichiara apertamente. In più Venere non prende soldi direttamente dagli utenti, LINK si.
ps: Link srl detiene il sito RESERVER, ACCOMODATIONZ, etc.
ps1: altro modello di business simile è quello di HostelWorld (ma in questo caso siamo a Londra e non in Italia)Expedia, Bookings e molti altri sono società estere, e dichiarano che l'intermediario è una società estera (per Expedia è Travelscape, e non Expedia Italia srl come sarebbe logico) quindi non soggette ad alcuna normativa Italiana circa l'intermediazione di servizi turistici. Tu stai di fatto comprando all'estero, e questo vuol dire anche che in caso di problemi, il cliente non ha nessuna tutela e non può rivalersi su chi gli ha venduto il servizio, ma solo sul fornitore finale (l'albergo o altro).
Le società con sede legale in Italia "serie", tipo Venere, LastMinute Italia, EDreams, ITWG, e molte altre, sono tutte ADV.
I cosiddetti intermediari "tecnici", cioè che a dir loro mettono solo in contatto il cliente con il fornitore e quindi non sono ADV, sfruttano l'ambiguità normativa, ma agiscono comunque illegalmente (a mio parere) nel momento in cui prendono soldi dal cliente. Fino a quando fatturano all'albergo le commissioni come "servizi promozionali web" possono anche andare avanti, ma torno a ripetere ciò che ho scritto in alcuni post precedenti, se prendi i soldi dal cliente sei tu il responsabile e la prima volta che sorgono problemi seri i guai con il fisco sono assicurati. Poi si sa com'è....siamo in Italia
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@matadero said:
Senti..il problema è che non conosco i contratti di franchising e non sò la legge cosa tolleri o no.
Gli incassi dovrebbero centrare poco, è quello che fatturi che conta di più.
Quando un agenzia intermediaria fà firmare il contratto e, per esempio, vende un viaggio a Parigi di xxxxxtour, che incassi i soldi o no conta poco. L'agenzia dovrà fatturare a xxxxtour la provvigione e xxxxxtour ha, mi pare, tempo 1 mese per inviare la sua fattura al cliente. Quindi, contabilmente, il turista è cliente di xxxxxtour e l'agenzia svolge una mansione (e si fà pagare) per xxxxtour, cioè lxxxtour è cliente dell'agenzia.
Turista paga----> xxxtour
xxxxtour paga----->agenzia
Tu non devi fare fatture al cliente. Tu sei intermediarioDal punto di vista legale, però, spesso il turista prende l'agenzia come riferimento, e in caso di problemi si rifà contro di essa. Qui entra in gioco la tua assicurazione che ti protegge e accerta che il problema sia dovuto al tour operator (dato che tu non hai fatto niente di tuo).
Quando vendi un pacchetto da catalogo nel contratto è specificato, appunto che è un pacchetto da catalogo (c'è il campo apposta), altrimenti è valutato come un tuo servizio diretto.
Ora, penso che tutte queste cose tu le sappia già, il problema è che bisognerebbe analizzare il contratto di franchising e ciò che permette la legge in questo campo....
...stavo guardando le leggi regionali ma non è chiaro in merito del direttore...dovresti chiedere direttamente alla provincia.
Bella storia... salgo su questo treno per fare una domanda cooerente. Se al giro suddeto sostituiamo ad xxxtour un sempliceservizio di viaggio offerto da un FORNITORE (albergo, attrazione, etc.), ottenendo questa situazione:
Turista paga----> Servizio di viaggio offerto dal fornitore (SV)
Fonritore paga----->agenziaL'agenzia non deve fatturare al cliente ma solamente al fornitore (a prescindere dal fatto che trattenga o meno parte o tutto l'ammontare del servizio al momento della prenotazione).
Corretto?
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@inox said:
Expedia, Bookings e molti altri sono società estere, e dichiarano che l'intermediario è una società estera (per Expedia è Travelscape, e non Expedia Italia srl come sarebbe logico) quindi non soggette ad alcuna normativa Italiana circa l'intermediazione di servizi turistici. Tu stai di fatto comprando all'estero, e questo vuol dire anche che in caso di problemi, il cliente non ha nessuna tutela e non può rivalersi su chi gli ha venduto il servizio, ma solo sul fornitore finale (l'albergo o altro).
Le società con sede legale in Italia "serie", tipo Venere, LastMinute Italia, EDreams, ITWG, e molte altre, sono tutte ADV.
I cosiddetti intermediari "tecnici", cioè che a dir loro mettono solo in contatto il cliente con il fornitore e quindi non sono ADV, sfruttano l'ambiguità normativa, ma agiscono comunque illegalmente (a mio parere) nel momento in cui prendono soldi dal cliente. Fino a quando fatturano all'albergo le commissioni come "servizi promozionali web" possono anche andare avanti, ma torno a ripetere ciò che ho scritto in alcuni post precedenti, se prendi i soldi dal cliente sei tu il responsabile e la prima volta che sorgono problemi seri i guai con il fisco sono assicurati. Poi si sa com'è....siamo in ItaliaIo francamente rimango molto dubbioso... Alcuni di voi hanno mai dato un occhiata alle fatture di V....E? Abbiamo verificato che si tratta di AV, ma come mai, quando fattura ai fornitori, usa questa dicitura:
Canone per l'utilizzo del sistema di prenotazione
Canone che chiaramente è variabile e dipende dal valore delle prenotazioni che il fornitore ha ricevuto per mezzo di venere...
Magari è tutto in regola, ma volevo capire meglio con voi :bho:
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Venere mi pare sia un adv...
Parlando con chi dovrebbe controllare il turismo mi dicono sempre che il loro sogno è incularsi Expedia e company ma ci sono svariati problemi come puoi immaginare (giurisdizione, moneys....)
Però non ti preoccupare che se inizi tu a fare quello che fà Expedia ti mettono anche l'olio di ricino.
Il Web è libertà e quindi anarchia purtroppo.
Sai come potete fare per essere adv anche senza licenza on line?
Prendetevi un server all'estero.
C'è chi dice che la territorialità è data dalla posizione del server.... :impiccato:Vadano tutti a f...
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@Paoloky said:
Bella storia... salgo su questo treno per fare una domanda cooerente. Se al giro suddeto sostituiamo ad xxxtour un sempliceservizio di viaggio offerto da un FORNITORE (albergo, attrazione, etc.), ottenendo questa situazione:
Turista paga----> Servizio di viaggio offerto dal fornitore (SV)
Fonritore paga----->agenziaL'agenzia non deve fatturare al cliente ma solamente al fornitore (a prescindere dal fatto che trattenga o meno parte o tutto l'ammontare del servizio al momento della prenotazione).
Corretto?
Certo, se sei intermediario fai un servizio per il fornitore, lavori per lui, e quindi è lui che ti deve pagare non il turista.
Il fatto di prendere i soldi dal turista è un servizio che fai per il fornitore.
Naturalmente al turista dovrai dare un voucher o un qualcosa in cui risulta che ha dato i soldi, ma che non ha validità di fattura.IL turista spende -100.
Fornitore fattura +100 (il turista ha fattura di 100 ed è a posto)
Tu fatturi +10 al fornitore.
Il fornitore ha fatture: 100 in entrata e 10 in uscita = 90 che sono i soldi che ha avuto realmente in cassa
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@matadero said:
Certo, se sei intermediario fai un servizio per il fornitore, lavori per lui, e quindi è lui che ti deve pagare non il turista.
Il fatto di prendere i soldi dal turista è un servizio che fai per il fornitore.
Naturalmente al turista dovrai dare un voucher o un qualcosa in cui risulta che ha dato i soldi, ma che non ha validità di fattura.IL turista spende -100.
Fornitore fattura +100 (il turista ha fattura di 100 ed è a posto)
Tu fatturi +10 al fornitore.
Il fornitore ha fatture: 100 in entrata e 10 in uscita = 90 che sono i soldi che ha avuto realmente in cassaMatadero... grazie mille. Non lo sai, ma mi hai davvero chiarito le idee. Mi stavo arrovellando per capire come fatturare, se emettere scontrini fiscali, etc. etc.
A questo punto posso rendervi partecipi del mio progetto per verificare l'effettiva "legalità".
Noi siamo una società di servizi turistici (srl), chiamiamola X. Abbiamo fatto un accordo con una agenzia di viaggi con regolari licenze anche come TO per l'incoming sulla regione dove andremo ad operare... chiamiamola Y.
Stiamo lavorando ad una sorta di sistema di prenotazione on-line, a conferma immediata, dove l'utente potrà trovare sia accomodation, sia attraction ed altro.
In senso stretto, andremo a proporre singoli servizi di viaggio (controllati direttamente dai fornitori, così come avviene su booking, su venere, etc.).
Vorremmo consentire all'utente di decidere lui come acquistare: a) lasciare solo carta di credito e saldare all'arrivo, b) pagare un acconto e saldare all'arrivo, c) pagare tutta la prenotazione in anticipo.
Tutte le operazioni saranno comuque svolte formalmente dall'Agenzia di viaggi.
Circa la prima soluzione, la situazione mi era già chiara. Si procede come Venere, emettendo fattura al fornitore dopo verifica eventuali noshow. Il fornitore ti paga secondo la modalità prescelta. Noi non entratteniamo nessun rapporto economico con il cliente.
Negli altri due casi temevo che la faccenda si complicasse. Visto che prendiamo soldi dai clienti (un acconto o il totale della prenotazione), pensavo che l'agenzia di viaggi dovesse emettere ricevuta fiscale al cliente stesso.
Grazie alla tua preziosa consulenza invece, capisco che anche nel caso in cui incassiamo sul nostro conto dei soldi, lo facciamo sempre e solo per conto del fornitore e non dobbiamo rilasciare alcun che al cliente (eccetto chiaramente il voucher/mail di conferma d'acquisto). Ce le vedremo in ogni caso solo con il fonritore, al quale manderemo una fattura già pagata e non gireremo alcuna somma (caso acconto), oppure manderemo la fatura della nostra provvigione rigirando il netto della prenotazione (caso pagamento per intero).
In ogni caso (corregimi se sbaglio), non si tratta di servizi acquistati in precedenza, ma di pura intermediazione di servizi turistici.
Grazie mille