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Mi spiegate allora, cosa invece ha influito sulla registrazione monopolistica o quasi (visto che al landrush dell'aprile 2006 circa il 10% dei domini se li prese un'unica entità), dei .eu? Li i fax non ci sono, non c'è burocrazia, si usano tecnologie da "primo mondo", eppure, tutti i domini premium, se li è presi un'unica società?
Il fatto sta nel voler puntare o meno su una cosa ed investire in risorse.
Non vedo in che modo si possa affermare che il fax ha influito sul modo di registrare domini in Italia.
PS: la e-lar, la deve inviare il maintainer, certamente, ma visto che o sei mainteiner di te stesso, o il dominio lo registri presso un maintainer, quindi non vedo quale sia il problema. Se poi si scelgono maintainer che non offrono assistenza nemmeno per questa banale cosa, allora l'errore sta nel puntare su di loro.
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@abel76 said:
Mi spiegate allora, cosa invece ha influito sulla registrazione monopolistica o quasi (visto che al landrush dell'aprile 2006 circa il 10% dei domini se li prese un'unica entità), dei .eu? Li i fax non ci sono, non c'è burocrazia, si usano tecnologie da "primo mondo", eppure, tutti i domini premium, se li è presi un'unica società?
Il fatto sta nel voler puntare o meno su una cosa ed investire in risorse.
Non vedo in che modo si possa affermare che il fax ha influito sul modo di registrare domini in Italia.
PS: la e-lar, la deve inviare il maintainer, certamente, ma visto che o sei mainteiner di te stesso, o il dominio lo registri presso un maintainer, quindi non vedo quale sia il problema. Se poi si scelgono maintainer che non offrono assistenza nemmeno per questa banale cosa, allora l'errore sta nel puntare su di loro.
mercato primario
Registrazioni, modifica mnt, modifica registrant e altre operazioni implicano un lavoro che supera il margine di profitto che può avere un maintainer. Basta fare due conti : 10 euro (prezzo medio di mercato per la registrazione) - 4,91 euro (prezzo alla fonte) = 5,09 euro lordi (se ci mettiamo costi e tasse si abbassano ancora) confrontali con un tariffa media oraria di un impiegato che si occupa di assistere il cliente nella procedura che spesso é costretto a ricevere fimre illeggibili dal cliente, ad inviare due-tre volte i fax al Nic che vengono respinti e vedi immediatamente che i MNT lavorano in perdita costante. Chiaramente lo fanno per l'hosting e altri servizi complementari, ma ciò evidenzia come il mercato della registrazione dei domini in Italia non é sostenibile. Conseguenze? Disservizi, domini scaduti senza avvisi, minima assistenza del cliente ==> alto rischio per i clientiMercato secondario
Il mercato secondario vive sulle operazioni di cambio registrant. Tali operazioni sono pochissime circa 16.000 in un anno, l'1% dei domini registrati, tra l'altro il 61% delle richieste inoltrate sono state respinte (ridicolo) per problemi legati ai moduli di cambio, lar, module tecnico etc... Le difficoltà legate alla modifica del registrante, generano una turbativa enorme nell'ambito della trattativa e della transazione nel processo di compravendita, il compratore non capisce bene quando e come il dominio sarà suo. Sedo chiede 150 euro minimi per intermediare i domini ad estnsione nazionale (es: i .IT) proprio per questi problemi che generano dispendio di risorse e tempo.Accaparramento
Non ho detto che togliendo le Lar e i fax non ci sarà più accaparramento, ma ho detto che l'accaparramento non lo elimini com le lar e i fax. E' un po' diverso. Le soluzioni stanno nella buona regolamentazione e non negli impedimenti burocratici
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quindi i .eu non hanno una buona regolamentazione.... visto che i fax lì non si usano....
Quello che volevo dire io, è che i .it in maggioranza ce li hanno gli italiani, i .eu invece non sono in maggioranza in mano ad europei.... questo è accaparramento
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Qualsiasi problema che sorge é sempre determinato da errori commessi in fase di progettazione e regolamentazione, quindi se i .eu sono stati oggetto di accaparramento selvaggio qualche errore é stato commesso di sicuro anche lì. Io non lo so e non ho mai detto che i .eu sono regolati perfettamente in quanto mi occupo di .IT e m'intendo abbastanza del sistema che riguarda i .IT e non dei .eu.
In ogni caso, mi pare di aver già esposto il mio parere chiaramente in proposito e sono certo che la maggior parte degli oltre 2000 mnt non possono che darmi ragione perché provano sulla loro pelle ogni giorno gli effetti della burocrazia del Nic italiano.
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@abel76 said:
Quello che volevo dire io, è che i .it in maggioranza ce li hanno gli italiani, i .eu invece non sono in maggioranza in mano ad europei.... questo è accaparramento
no, questo è normale: la maggioranza dei .de ce li hanno i tedeschi, la maggioranza dei .fr i francesi, i .it gli italiani. E' semplicemente un fattore geografico legato al TLD.
Per i .eu ci sono stati grossi acquisti da parte di alcune società, ma nessun europeo era svantaggiato nella richiesta di registrazione dei domini. Si partiva tutti alla pari.Al contrario, se per assurdo domani scadesse il dominio sesso.it, io ti potrei già dire adesso quale sarà la società che lo prenderà a 4 soldi, per metterlo insieme agli altri premium in suo possesso.
Questo è accaparramento!
Con questo non voglio certamente accusare quella società di scorrettezza, anzi. Quello che si può accusare è il nic che continua ad usare un sistema che va a privilegiare pochissimi molto dotati tecnicamente a discapito di tutta la popolazione del web.
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@abel76 said:
Quello che volevo dire io, è che i .it in maggioranza ce li hanno gli italiani, i .eu invece non sono in maggioranza in mano ad europei.... questo è accaparramento
e comunque non è vero che la maggioranza dei domini .eu non sono in mano ad europei. In base ai dati di aprile 2008 per quanto riguarda il numero totale di registrazioni .eu per paese di origine, la Germania aveva il 31,4%, i Paesi Bassi il 13,4%, il Regno Unito il 13,3%, la Francia il 7,3%, l'Italia il 5,1%, ecc. ecc.
Vedi: tomshw.it/news.php?newsid=13640
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@bmastro said:
e comunque non è vero che la maggioranza dei domini .eu non sono in mano ad europei. In base ai dati di aprile 2008 per quanto riguarda il numero totale di registrazioni .eu per paese di origine, la Germania aveva il 31,4%, i Paesi Bassi il 13,4%, il Regno Unito il 13,3%, la Francia il 7,3%, l'Italia il 5,1%, ecc. ecc.
Vedi: tomshw.it/news.php?newsid=13640infatti ora i dati sono questi, ma io parlo in fase di landrush.... guardati un po in giro sul web di cosa si diceva di una certa OVIDIO LTD, e quanti domini allora si prese...
Per il fatto che sapresti già ora chi prenderebbe sesso.it, se scadesse, ti posso dire che probabilmente, chi investe più risorse in un certo campo, è normale che poi riesca a spuntarla più spesso.
Partire alla pari, si parte sempre alla pari, poi c'è chi resta indietro, perchè magari pretende di spendere poco e ottenere ottimi risultati, e chi invece lavora con degli obiettivi maggiori.Prendiamo i .com, se ora c'è qualche dominio in scadenza, e uno non si rivolge ad una società che fa backorder, è impossibile che lo prenda.
Se vuoi sesso.it, provi a contattare questa società che tu sei sicuro che lo prenda, e se trovate un accordo, sesso.it riesci ad averlo tu. Qualcuno ha mai provato a farlo? Se qualcuno ha avuto esperienza al riguardo, le postasse, così capiamo tutti meglio....
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@abel76 said:
Qualcuno ha mai provato a farlo? Se qualcuno ha avuto esperienza al riguardo, le postasse, così capiamo tutti meglio....
Probabilmente non trovi nessuno per il semplice motivo che la società di cui stiamo parlando non sblocca i domini, insomma se li tiene per sé da anni e probabilmente ha fatto anche bene. Avrei fatto anch'io lo stesso. Come vedi il fatto che ci sia uno solo o pochi competiter oltre a dimostrare che c'é una forte barriera all'ingresso, porta al congelamento delle transazioni dei domini importanti in quanto migliaia di domini dipendono dalla volontà di una sola realtà che in questo caso se li tiene ben stretti.
Non stiamo parlando di qualcosa di illegale, altrimenti non saremmo qui a parlarne ma saremmo in un aula giudiziaria. Quindi é scontato che ci siano pari opportunità di accaparrarsi i domini a parità di condizioni (competenze tecniche). Il problema é un altro ed é già stato ben esposto da Bmastro e da me : Le regole e le procedure del Nic rendono altamente complicata una prassi che dovrebbe essere semplice favorendo indirettamente la presenza di forti barriere all'ingresso sia nel mercato primario sia nel secondario e sia nella registrazione dei domini cancellati. Queste barriere servono solo a favorire l'acapparramento sistematico da parte di pochi o di uno solo, il che é peggio dell'accaparramento più diversificato che potrebbe esserci senza queste procedure.
Se al posto di avere un domainer con 15.000 domini interessanti in tasca avessimo 150 domainer con 100 domini in tasca, ci sarebbe una maggior circolazione dei domini e più transazioni nel corso del tempo.
Mi pare tutto molto chiaro e non capisco come si possa pensare diversamente
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hai ragione!
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@abel76 said:
hai ragione!
Bene son contento altrimenti penserei che sei una spia del Nic
e comunque non é per aver ragione a tutti i costi. Ho fatto un'attenta analisi di questa situazione che non posso esporre qui nei dettagli e ho scoperto ad esempio che circa il 25% dei domini "interessanti" in Italia é in mano ad una sola realtà italiana.
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@business said:
Bene son contento altrimenti penserei che sei una spia del Nic
e comunque non é per aver ragione a tutti i costi. Ho fatto un'attenta analisi di questa situazione che non posso esporre qui nei dettagli e ho scoperto ad esempio che circa il 25% dei domini "interessanti" in Italia é in mano ad una sola realtà italiana.E pensate che questa famosa società ha registrato quasi 12mila domini
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Chi è in questo settore da tempo ne ha viste di tutti i colori con i domini .it ... se tre o più persone fanno un associazione a delinquere... con i .it si è superato anche questo ci avviciniamo ad altro tipo di associazioni .
Non fatemi parlare ... BMASTRO e BUSINESS sante parole !
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calma calma mi dissocio dalla definizione di associazione a delinquere penso si tratti solo di sfruttamento lecito di una procedura molto complicata a proprio vantaggio da parte di chi crede sicuramente molto al valore dei nomi a dominio.
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@business said:
calma calma mi dissocio dalla definizione di associazione a delinquere penso si tratti solo di sfruttamento lecito di una procedura molto complicata a proprio vantaggio da parte di chi crede sicuramente molto al valore dei nomi a dominio.
Si questa e una definizione obbiettivamente adeguata
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@GEONLINE said:
Si questa e una definizione obbiettivamente adeguatabeh, se avessi avuto le loro capacità e fossi entrato nel mercato nel momento giusto... non nego che avrei fatto come loro. :bho:
Però i domini li avrei sfruttati sicuramente meglio
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nic...nic...
ho iniziato ad odiarlo qualche settimana fa, quando mi rubarono il dominio fullhd.it a vantaggio della edizioni master...
se avete tempo e voglia vi invito a leggere questo post sul mio blog:
w*w.arduinopascotto.it/blog/2008/06/04/odissea-nic/
per farvi un riassunto, io ho dovuto mandare 3 fax al nic a 2 numeri diversi e non sono riuscito a registrare il dominio, mentre la edizioni master spa ha avuto il dominio registrato, attivo e raggiungibile in 24h...
Ora però la musica è cambiata, mi sono comprato una multifunzione e invio la lar in automatico dal pc anche 20 volte, a mali estremi, estremi rimedi...
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La soluzione c'é e sembra vogliano applicarla finalmente : il sistema sincrono che dovrebbe partire in autunno. In ogni caso sistema sincrono (come per i .com) e asincrono (attuale) funzionaranno insieme per uno o due anni e su questo punto voglio vedere cosa succederà