• User Attivo

    @pelekas said:

    non credo ci siano casi simili nel resto del "primo mondo".
    Davvero vorrei conoscerne il perché.

    Perchè l'Italia cerca sempre di fare tutto il possibile per raggiungere il livello dei paesi del "terzo mondo".


  • User Attivo

    Ciao a tutti,
    Intervengo perchè non voglio che il topic scada in semplici polemiche o proteste, per mè và benissimo discuterne anche se attualmente lo considero fuori sezione.
    Quello che pregherei tutti di fare è cercare di capire il contesto in cui il nic Italiano è costretto ad operare.
    Ci sono miriadi di leggi, leggine, leggette, sui diritti d'autore e sugli editori, vi assicuro che districarsi in questa giungla non è affatto facile anche per coloro che sono indottrinati a dovere.
    Il nic attualmente è sotto la direzione del CNR di Pisa, ente eccellente della nostra Italia e simbolo del "sapere" a livello Europeo.
    Io non penso che gli stessi dirigenti del nic apprezzino così tanto le direttive che sono costretti ad operare.
    Non voglio giustificare assolutamente il "precisismo" assurdo che in questo momento lo contraddistingue, però gradirei nelle critiche intravedere un pò di comprensione, per chi cerca con i "mezzi a disposizione" di eliminare sin dall'inizio problemi, conflitti e dispute.
    In italia una causa dura anni, decenni, mi pare ce ne siano già troppe in corso, credo che la scelta del nic se pur dura e rigida, corrisponda ad un intento di aiutare e non di negare.
    Non facciamo un processo all'intenzione, limitiamoci per cortesia ad osservare i fatti e casomai discutere sui possibili sviluppi del nostro "glorioso" dominio .it che possiede enormi potenziali di ritorno economico.
    Saluti
    Luca


  • User Newbie

    BASTA!! Non ne posso più... Ho inviato 4 fax per un dominio e non riescono a leggerlo. Ma io li invio via WEB!!!! Li ho inviati con 2 servizi diversi. BASTA!!!!!!
    E brunetta mi parla di semplificazione? Ci manca solo che devo presentare una dichiarazione giurata per una ***** di dominio!!!


  • Bannato User Attivo

    ..noi possiamo parlare di sviluppi anche fino all'infinito ...però bisogna avere l'onestà intellettuale di dire che guarda strano anche in questo settore in Italia ci sono casini... e m'immagino già di vedere CARTA, CARTONI, SCARTOFFIE, FAX IN GIRO ..materiale che in un settore come quello dell'informatica NON E' ASSOLUTAMENTE NECESSARIO USARE MA ANZI E' DELETERIO AL MASSIMO.
    E la colpa di chi è ??? ...io lo so la colpa è di NESSUNO.... non certo del CNR dove ci saranno impiegati e dirigenti malpagati e costretti a lavorare in condizioni da 3°mondo..come al solito
    Fatto sta che fino a che non si metterà fine a queste inutili burocrazie i domini italiani rimangono come dici tu col suo "enorme potenziale" ma non commercializzabili...ignorati sia dal mercato nazionale che estero.
    Che è tutta questa burocrazia? tutte queste scartoffie??
    Diamo la possibilità di registrare i domini e di rivenderli in tempo reale ed in 3 secondi, poi facciamo come negli states che se ti beccano che hai registrato un dominio con generalità false ti becchi 7 anni di galera... ed in america se ti becchi 7 anni di galera e ti acchiappano stai tranquillo che te li fai....
    Io sono sfiduciato...non faccio processi alle intenzioni ma sono sfiduciato come quello che è stato già fregato troppe volte


  • User

    Non voglio prendere le difese del NIC, tutt'altro, ma per chi si lamenta dei fax non leggibili, c'è un'altra possibilità: inviare via EMAIL a questo indirizzo: [email protected] , il PDF della LAR debitamente compilata e firmata.
    In questo modo si evitano tutti gli intoppi legati alla trasmissione del fax.

    P.S. : Il servizio, come da voi definito non da "primo mondo" dell'invio dei fax, ha protetto il .it dall'accaparramento sistematico dei domini, cosa che, faccio l'ultimo esempio lampante in ordine di tempo, non è successo dai .eu, dove non si trova nulla di registrabile, nemmeno parole scritte in italiano, dove il corrsipettivo .it è libero. Ripeto, non è una difesa, ma per lo meno, nella stragande maggioranza dei casi, i domini .it, come dovrebbe essere per TUTTI i ccTLD, sono in mano ad ITALIANI, non a dei FANTOMATICI POETI LATINI ;).

    PPS: La mail deve essere scritta in questo modo:

    [INDENT]**2.1.1.4.2 Invio delle LAR al Registro via posta elettronica **
    Le LAR trasmesse via posta elettronica devono essere inviate esclusivamente all?indirizzo [email protected].
    La richiesta deve essere strutturata secondo il seguente formato:
    1) il Subject del messaggio deve contenere la dicitura ?Invio LAR elettronica?;
    2) il Body del messaggio deve contenere le credenziali del Maintainer (nome del Maintainer e password in chiaro) e il nome del dominio contenuto nella LAR elettronica allegata al messaggio.
    Esempio:
    password: BABALUBA-MNT_password
    mntner BABALUBA-MNT
    domain: zigozago.it

    3) deve essere presente un solo allegato, in formato PDF, contenente la LAR elettronica acquisita digitalmente e compilata in tutte le sue parti ed esso deve contenere una sola LAR inerente il nome a dominio riportato nel corpo del messaggio;
    4) l?allegato può avere una dimensione massima di 200 KB.
    La procedura, che risponde all?indirizzo [email protected] verifica automaticamente che:

    • il campo ?subject:? dell?e-mail contenenga la dicitura ?Invio LAR elettronica? (case insensitive);
    • le credenziali del MNT (?password:? e ?mntner:?) siano corrette;
    • sia presente n° 1 allegati;
    • l?allegato sia in formato PDF;
    • l?allegato non superi la dimensione massima di 200 KB;
    • il nome a dominio richiesto (campo ?domain:? nel body del messaggio) non sia presente nel DBNA del Registro o sia stato cancellato da almeno 7 giorni.
      In caso di errori, essi sono notificati via e-mail al Maintainer mittente.
      Se, invece, i controlli sopra citati hanno esito positivo, la LAR elettronica viene accodata sullo stesso server del Registro che gestisce le LAR pervenute via fax e gli viene assegnato un ?time-stamp? di arrivo. Per ogni LAR elettronica ricevuta, il Registro invia al Maintainer mittente un messaggio di notifica contenente: il nome a dominio contenuto nel body dell?e-mail ricevuta; il numero di pagine che costituiscono l?allegato; la data e l?ora di ricevimento; il nome originale dell?allegato PDF; l?identificativo univoco attribuito alla LAR elettronica dal sistema di archiviazione; un digest SHA1 dell?allegato PDF ricevuto, per permettere al mittente di verificare che il contenuto del documento non sia stato alterato durante la sua trasmissione al Registro.

    [/INDENT]


  • User Attivo

    Il tuo ragionamento é quello che spesso viene proposto dallo stesso Nic. In pratica il sistema assurdo dei fax viene difeso in quanto strumento di dissuasione alle registrazione massicce. In pratica é la logica secondo la quale per impedire ad un limitato numero di persone di compiere abusi si pongono ostacoli enormi a tutta la comunità. Mi vengono in mente delle similitudini : i dissuasori di velocità stradali ad esempio che per rallentare il traffico fanno sobbalzare le auto di mezzo mondo 😄

    Io ho sempre sperato che un istituto come il cnr con delle menti brillanti potessero avere una forma mentis diversa da quella di un qualsiasi burocrate invece no.

    Gli abusi di pochi vanno limitati in modo diverso da quello di rallentare lo sviluppo di un intero mercato, ad esempio con una regolamentazione trasparente in cui non si dice : puoi registrare tutto quello che vuoi quando vuoi a prezzi bassissimi però sarà difficile farlo perchP devi compilare N lar e inviare N fax di cui il 60% sarà respinto la prima volta e un'altra % sarà respinta la seconda volta etc.. é comico 😄

    Nota sulla E-lar

    La e-lar la può inviare solo il maintainer e comunque si tratta sempre di un documento testuale da compilare per benino pena l'essere respinto N volte. Quindi non é solo il fax di per sé a dover essere eliminato ma é proprio la filosofia burocratica che sta dietro al fax. Inoltre per domini cancellati da poco la e-lar non può essere inviata, quindi esiste un insieme di domini per cui la e-lar non viene accettata.

    Entro l'autunno hanno promesso di introdurre il sistema sincrono di registrazione. Io sono convinto che sin oad ora sono stati enormi i danni causati dal Nic nel portare avanti per 20 anni un sistema asincrono scandaloso, più dei danni che si sarebbero avuti da qualche accaparramento in più rispetto ad ora.


  • Super User

    @abel76 said:

    P.S. : Il servizio, come da voi definito non da "primo mondo" dell'invio dei fax, ha protetto il .it dall'accaparramento sistematico dei domini, cosa che, faccio l'ultimo esempio lampante in ordine di tempo, non è successo dai .eu, dove non si trova nulla di registrabile, nemmeno parole scritte in italiano, dove il corrsipettivo .it è libero. Ripeto, non è una difesa, ma per lo meno, nella stragande maggioranza dei casi, i domini .it, come dovrebbe essere per TUTTI i ccTLD, sono in mano ad ITALIANI, non a dei FANTOMATICI POETI LATINI ;).

    mi dispiace dirlo, ma questa cosa è clamorosamente falsa, e chiunque abbia una certa esperienza in questo campo non potrà che confermare quanto scrivo.
    Anzi, è proprio l'eccessiva burocratizzazione che ha favorito l'insorgere di posizioni pressochè monopolistiche in questo settore per quanto riguarda i domini premium. Senza entrare troppo nei particolari, una registrazione immediata (tipo quel che avviene con i .com) avrebbe impedito quel che sta ancora oggi succedendo. E cioè che vi è un continuo accaparramento di domini premium da parte di alcuni che sono riusciti ad automatizzare il sistema di registrazione sfruttando le proprie competenza informatiche.
    In questo senso posso tranquillamente dire che il sistema attuale imposto dal nic è antidemocratico, in quanto non mette tutti sullo stesso livello.

    Purtroppo la cosa continua da anni, è stato fatto un danno enorme al mercato, e nessuno pagherà per questa stupidata, (cosa che succede spesso in Italia).


  • User Attivo

    @bmastro said:

    mi dispiace dirlo, ma questa cosa è clamorosamente falsa, e chiunque abbia una certa esperienza in questo campo non potrà che confermare quanto scrivo.
    Anzi, è proprio l'eccessiva burocratizzazione che ha favorito l'insorgere di posizioni pressochè monopolistiche in questo settore per quanto riguarda i domini premium. Senza entrare troppo nei particolari, una registrazione immediata (tipo quel che avviene con i .com) avrebbe impedito quel che sta ancora oggi succedendo. E cioè che vi è un continuo accaparramento di domini premium da parte di alcuni che sono riusciti ad automatizzare il sistema di registrazione sfruttando le proprie competenza informatiche.
    In questo senso posso tranquillamente dire che il sistema attuale imposto dal nic è antidemocratico, in quanto non mette tutti sullo stesso livello.

    Purtroppo la cosa continua da anni, è stato fatto un danno enorme al mercato, e nessuno pagherà per questa stupidata, (cosa che succede spesso in Italia).

    Esattamente.

    Entrando nello specifico si può affermare che basta una persona per accaparrare 500.000 domini anche con il sistema Lar come é già successo e se devo scegliere tra un accaparratore e 100 accaparratori preferisco i 100 accaparratori perché c'é più probabilità che i domini rientrino prima in circolo sul mercato.

    Oggi chi sa usare N fax e software adeguati riesce a registrare i domini premium dopo pochi secondi dalla scadenza. Chi non lo sa fare non li registra. Ad oggi in Italia sono solo 3 o 4 persone a saperlo fare da qualche anno e questo la dice lunga sulle pari opportunità di registrazione dei .IT. Come ha detto bmastro il sistema fax-lar ha favorito l'oligopolio quasi monopolio dell'accaparramento che é molto peggio dell'accaparramento come fenomeno esteso.


  • User

    Mi spiegate allora, cosa invece ha influito sulla registrazione monopolistica o quasi (visto che al landrush dell'aprile 2006 circa il 10% dei domini se li prese un'unica entità), dei .eu? Li i fax non ci sono, non c'è burocrazia, si usano tecnologie da "primo mondo", eppure, tutti i domini premium, se li è presi un'unica società?

    Il fatto sta nel voler puntare o meno su una cosa ed investire in risorse.

    Non vedo in che modo si possa affermare che il fax ha influito sul modo di registrare domini in Italia.

    PS: la e-lar, la deve inviare il maintainer, certamente, ma visto che o sei mainteiner di te stesso, o il dominio lo registri presso un maintainer, quindi non vedo quale sia il problema. Se poi si scelgono maintainer che non offrono assistenza nemmeno per questa banale cosa, allora l'errore sta nel puntare su di loro.


  • User Attivo

    @abel76 said:

    Mi spiegate allora, cosa invece ha influito sulla registrazione monopolistica o quasi (visto che al landrush dell'aprile 2006 circa il 10% dei domini se li prese un'unica entità), dei .eu? Li i fax non ci sono, non c'è burocrazia, si usano tecnologie da "primo mondo", eppure, tutti i domini premium, se li è presi un'unica società?

    Il fatto sta nel voler puntare o meno su una cosa ed investire in risorse.

    Non vedo in che modo si possa affermare che il fax ha influito sul modo di registrare domini in Italia.

    PS: la e-lar, la deve inviare il maintainer, certamente, ma visto che o sei mainteiner di te stesso, o il dominio lo registri presso un maintainer, quindi non vedo quale sia il problema. Se poi si scelgono maintainer che non offrono assistenza nemmeno per questa banale cosa, allora l'errore sta nel puntare su di loro.

    mercato primario
    Registrazioni, modifica mnt, modifica registrant e altre operazioni implicano un lavoro che supera il margine di profitto che può avere un maintainer. Basta fare due conti : 10 euro (prezzo medio di mercato per la registrazione) - 4,91 euro (prezzo alla fonte) = 5,09 euro lordi (se ci mettiamo costi e tasse si abbassano ancora) confrontali con un tariffa media oraria di un impiegato che si occupa di assistere il cliente nella procedura che spesso é costretto a ricevere fimre illeggibili dal cliente, ad inviare due-tre volte i fax al Nic che vengono respinti e vedi immediatamente che i MNT lavorano in perdita costante. Chiaramente lo fanno per l'hosting e altri servizi complementari, ma ciò evidenzia come il mercato della registrazione dei domini in Italia non é sostenibile. Conseguenze? Disservizi, domini scaduti senza avvisi, minima assistenza del cliente ==> alto rischio per i clienti

    Mercato secondario
    Il mercato secondario vive sulle operazioni di cambio registrant. Tali operazioni sono pochissime circa 16.000 in un anno, l'1% dei domini registrati, tra l'altro il 61% delle richieste inoltrate sono state respinte (ridicolo) per problemi legati ai moduli di cambio, lar, module tecnico etc... Le difficoltà legate alla modifica del registrante, generano una turbativa enorme nell'ambito della trattativa e della transazione nel processo di compravendita, il compratore non capisce bene quando e come il dominio sarà suo. Sedo chiede 150 euro minimi per intermediare i domini ad estnsione nazionale (es: i .IT) proprio per questi problemi che generano dispendio di risorse e tempo.

    Accaparramento

    Non ho detto che togliendo le Lar e i fax non ci sarà più accaparramento, ma ho detto che l'accaparramento non lo elimini com le lar e i fax. E' un po' diverso. Le soluzioni stanno nella buona regolamentazione e non negli impedimenti burocratici


  • User

    quindi i .eu non hanno una buona regolamentazione.... visto che i fax lì non si usano....

    Quello che volevo dire io, è che i .it in maggioranza ce li hanno gli italiani, i .eu invece non sono in maggioranza in mano ad europei.... questo è accaparramento


  • User Attivo

    Qualsiasi problema che sorge é sempre determinato da errori commessi in fase di progettazione e regolamentazione, quindi se i .eu sono stati oggetto di accaparramento selvaggio qualche errore é stato commesso di sicuro anche lì. Io non lo so e non ho mai detto che i .eu sono regolati perfettamente in quanto mi occupo di .IT e m'intendo abbastanza del sistema che riguarda i .IT e non dei .eu.

    In ogni caso, mi pare di aver già esposto il mio parere chiaramente in proposito e sono certo che la maggior parte degli oltre 2000 mnt non possono che darmi ragione perché provano sulla loro pelle ogni giorno gli effetti della burocrazia del Nic italiano.


  • Super User

    @abel76 said:

    Quello che volevo dire io, è che i .it in maggioranza ce li hanno gli italiani, i .eu invece non sono in maggioranza in mano ad europei.... questo è accaparramento

    no, questo è normale: la maggioranza dei .de ce li hanno i tedeschi, la maggioranza dei .fr i francesi, i .it gli italiani. E' semplicemente un fattore geografico legato al TLD.
    Per i .eu ci sono stati grossi acquisti da parte di alcune società, ma nessun europeo era svantaggiato nella richiesta di registrazione dei domini. Si partiva tutti alla pari.

    Al contrario, se per assurdo domani scadesse il dominio sesso.it, io ti potrei già dire adesso quale sarà la società che lo prenderà a 4 soldi, per metterlo insieme agli altri premium in suo possesso.
    Questo è accaparramento!
    Con questo non voglio certamente accusare quella società di scorrettezza, anzi. Quello che si può accusare è il nic che continua ad usare un sistema che va a privilegiare pochissimi molto dotati tecnicamente a discapito di tutta la popolazione del web.


  • Super User

    @abel76 said:

    Quello che volevo dire io, è che i .it in maggioranza ce li hanno gli italiani, i .eu invece non sono in maggioranza in mano ad europei.... questo è accaparramento

    e comunque non è vero che la maggioranza dei domini .eu non sono in mano ad europei. In base ai dati di aprile 2008 per quanto riguarda il numero totale di registrazioni .eu per paese di origine, la Germania aveva il 31,4%, i Paesi Bassi il 13,4%, il Regno Unito il 13,3%, la Francia il 7,3%, l'Italia il 5,1%, ecc. ecc.
    Vedi: tomshw.it/news.php?newsid=13640


  • User

    @bmastro said:

    e comunque non è vero che la maggioranza dei domini .eu non sono in mano ad europei. In base ai dati di aprile 2008 per quanto riguarda il numero totale di registrazioni .eu per paese di origine, la Germania aveva il 31,4%, i Paesi Bassi il 13,4%, il Regno Unito il 13,3%, la Francia il 7,3%, l'Italia il 5,1%, ecc. ecc.
    Vedi: tomshw.it/news.php?newsid=13640

    infatti ora i dati sono questi, ma io parlo in fase di landrush.... guardati un po in giro sul web di cosa si diceva di una certa OVIDIO LTD, e quanti domini allora si prese...

    Per il fatto che sapresti già ora chi prenderebbe sesso.it, se scadesse, ti posso dire che probabilmente, chi investe più risorse in un certo campo, è normale che poi riesca a spuntarla più spesso.
    Partire alla pari, si parte sempre alla pari, poi c'è chi resta indietro, perchè magari pretende di spendere poco e ottenere ottimi risultati, e chi invece lavora con degli obiettivi maggiori.

    Prendiamo i .com, se ora c'è qualche dominio in scadenza, e uno non si rivolge ad una società che fa backorder, è impossibile che lo prenda.
    Se vuoi sesso.it, provi a contattare questa società che tu sei sicuro che lo prenda, e se trovate un accordo, sesso.it riesci ad averlo tu. Qualcuno ha mai provato a farlo? Se qualcuno ha avuto esperienza al riguardo, le postasse, così capiamo tutti meglio....


  • User Attivo

    @abel76 said:

    Qualcuno ha mai provato a farlo? Se qualcuno ha avuto esperienza al riguardo, le postasse, così capiamo tutti meglio....

    Probabilmente non trovi nessuno per il semplice motivo che la società di cui stiamo parlando non sblocca i domini, insomma se li tiene per sé da anni e probabilmente ha fatto anche bene. Avrei fatto anch'io lo stesso. Come vedi il fatto che ci sia uno solo o pochi competiter oltre a dimostrare che c'é una forte barriera all'ingresso, porta al congelamento delle transazioni dei domini importanti in quanto migliaia di domini dipendono dalla volontà di una sola realtà che in questo caso se li tiene ben stretti.

    Non stiamo parlando di qualcosa di illegale, altrimenti non saremmo qui a parlarne ma saremmo in un aula giudiziaria. Quindi é scontato che ci siano pari opportunità di accaparrarsi i domini a parità di condizioni (competenze tecniche). Il problema é un altro ed é già stato ben esposto da Bmastro e da me : Le regole e le procedure del Nic rendono altamente complicata una prassi che dovrebbe essere semplice favorendo indirettamente la presenza di forti barriere all'ingresso sia nel mercato primario sia nel secondario e sia nella registrazione dei domini cancellati. Queste barriere servono solo a favorire l'acapparramento sistematico da parte di pochi o di uno solo, il che é peggio dell'accaparramento più diversificato che potrebbe esserci senza queste procedure.

    Se al posto di avere un domainer con 15.000 domini interessanti in tasca avessimo 150 domainer con 100 domini in tasca, ci sarebbe una maggior circolazione dei domini e più transazioni nel corso del tempo.

    Mi pare tutto molto chiaro e non capisco come si possa pensare diversamente 🙂


  • User

    hai ragione! 😉


  • User Attivo

    @abel76 said:

    hai ragione! 😉

    Bene son contento :fumato: altrimenti penserei che sei una spia del Nic 😄
    e comunque non é per aver ragione a tutti i costi. Ho fatto un'attenta analisi di questa situazione che non posso esporre qui nei dettagli e ho scoperto ad esempio che circa il 25% dei domini "interessanti" in Italia é in mano ad una sola realtà italiana.


  • Super User

    @business said:

    Bene son contento :fumato: altrimenti penserei che sei una spia del Nic 😄
    e comunque non é per aver ragione a tutti i costi. Ho fatto un'attenta analisi di questa situazione che non posso esporre qui nei dettagli e ho scoperto ad esempio che circa il 25% dei domini "interessanti" in Italia é in mano ad una sola realtà italiana.

    E pensate che questa famosa società ha registrato quasi 12mila domini 😮


  • User

    Chi è in questo settore da tempo ne ha viste di tutti i colori con i domini .it ... se tre o più persone fanno un associazione a delinquere... con i .it si è superato anche questo 😉 ci avviciniamo ad altro tipo di associazioni .
    Non fatemi parlare ... BMASTRO e BUSINESS sante parole !