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[case history] La Newsletter di Tophost: un passo falso o una mossa lungimirante?
L'uscita del 20 agosto della newsletter del fornitore di hosting Tophost, ha scatenato un putiferio nella blogsfera.
Il caso è cominciato pochi giorni fa, quanto Tophost ha inviato una email ai suoi 30mila e passa clienti, email che potete leggere nella [url=http://www.prozone.it/smf/index.php/topic,2657.0.html]copia che gli stessi autori hanno pubblicato anche nel forum prozone.it (forum di cui storicamente moderano la sezione ad essi dedicata in quanto provider).
Alcune delle reazioni potete leggerle direttamente nel topic che ho linkato sopra (occhio che è lungo!), inoltre raccolgo qui tre delle più significative:
http://blog.hostingtalk.it/2007/08/hosting_strategie_comunicative.php
http://www.napolux.com/2007/08/21/tophost-contro-la-blogosfera/
http://www.sw4n.net/2007/08/21/sputare-nel-piatto/
(notevoli anche i commenti a questi post, vi si legge qua e là anche qualche intervento ufficiale di tophost stessa)Io sono fondamentalmente d'accordo con quanto affermato nei post che ho linkato, ma gli esperti di comunicazione e (web) marketing, che ne pensano di un'uscita del genere, con queste modalità, da parte di un'azienda?
E' un suicidio comunicativo che li lascerà scottati come dicono alcuni, o un'astuta mossa per racimolare, a costo di perdere stima, visibilità e link che gli porteranno nuovi clienti?
A voi la parola
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Non sono un esperto di marketing, ma secondo me hanno aperto il vaso di pandora.
L'ho già scritto in un paio di commenti su qualche blog ma, in tutta onestà, andando ad offendere (perchè è quello che hanno fatto) i blogger più popolari, che ritorno di pubblicità speravano di ottenere?
Di solito si dice cattiva pubblicità buona pubblicità. In questo caso, non saprei proprio.
Mi sembra più il canto del cigno (spero per loro di no).
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nel post su hostingtalk ha risposto direttamente il direttore e responsabile di Tophost, Umberto, spiegando di fatto le ragioni di quel messaggio.
Se leggete, sembra che dietro questa mossa ci sia altro in previsione sul fronte del marketing, inoltre sottolinea come l'intento fosse quello di invitare gli utenti a raccogliere parerei positivi su tophost.
Purtroppo l'intento sarà stato ottimo, non troppo la forma comunicativa, che anche se sperimentale, potrebbe comunque danneggiare l'azienda Il ritorno a livello pubblicitario, come onda mediativa, sicuramente è stato enorme e gia questo potrebbe essere un successo
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@Ste@HostingTalk said:
nel post su hostingtalk ha risposto direttamente il direttore e responsabile di Tophost, Umberto, spiegando di fatto le ragioni di quel messaggio.
Se leggete, sembra che dietro questa mossa ci sia altro in previsione sul fronte del marketing, inoltre sottolinea come l'intento fosse quello di invitare gli utenti a raccogliere parerei positivi su tophost.
Purtroppo l'intento sarà stato ottimo, non troppo la forma comunicativa, che anche se sperimentale, potrebbe comunque danneggiare l'azienda Il ritorno a livello pubblicitario, come onda mediativa, sicuramente è stato enorme e gia questo potrebbe essere un successo
Ho letto anche io quell'intervento.
Mi ha fatto un po sorridere il *"il comunicato non è per nulla frutto di "emotività" e non è assolutamente uno "sfogo" ma scaturusce da un lungo brainstorming estivo sulla pianificazione della nostra campagna di comunicazione autunnale in questo assistiti da alcuni tra i massimi esperti a livello internazionale del settore".*Ma come ho già detto, io non sono un esperto di marketing.
Però so che nell'hosting più che in altri campi, la fiducia è tutto. Mandando una mail del genere ad oltre 30000 iscritti, oltre ad appiccare un incendio nella blogosfera, hanno dato visibilità anche a tutti quegli interventi negativi che parecchi blogger hanno pubblicato negli anni.
Non so quanti di quei 30000 iscritti sapessero di queste cattive recensioni. Ora di sicuro lo sanno tutti.Te, Stefano, che ne pensi?
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Penso che dare giudizi preventivi sia sempre sbagliato, forse io stesso ho esagerato nella mia critica, dato che l'azienda stessa parla di un disegno preciso che ha scaturito quella newsletter. Se cosi fosse, saranno in molti a doversi ricredere.
Tuttavia anche se cosi fosse, il tono e molte sfumature usate non trovano ragione di esserci, soprattutto se indirizzate ai clienti. La mia provocazione, "Aruba farebbe mai una cosa simile", aveva come intendo proprio far presente che in una azienda, difficilmente si ricorre a queste soluzioni per migliorare la propria assistenza. Che acquistano servizi hosting sono soprattutto professionisti anche, ora sarebbe da vedere quanti di loro ricevendo una simile email vanno in giro a replicare per forum e blog. Hanno gia pagato un servizio, gli spetta il servizio e basta, ogni altra forma di partecipazione è un plus verso l'azienda no?
Per le 30.000 email, si hai ragione hanno dato modo di vedere tutta la negatività espressa nei loro confronti, ma hanno ricevuto in cambio una pubblicità senza confronti, non giudichiamola una mossa sbagliata.
E poi ripeto, Prozone, gestito proprio da uno degli admin di tophost, riceve come tophost pubblicità da questa newsletter e sicuramente non è stato tutto casuale Per cui gli effetti si potranno vedere a breve, se ci saranno altre iniziative. Da parte mia, personale, non condivido i modi con cui hanno trattato i loro clienti, ma visto che Umberto stesso ha confermato che ci sia altro dietro, aspetto a giudicare
ps. vorrei chiarire una cosa di cui dimenticavo. Molti hanno visto questa mossa come innovatrice, posso assicurare che molti provider italiano "innovano" veramente anche senza queste iniziative, per cui senza critica per Tophost, ma innovare significa fare altro. Lo stesso si dica per chi vede un mercato "morto"...
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sicuramente ha fatto partire un bel virale.....avranno calcolato i vantaggi/svantaggi del "purchè se ne parli".
Voto: 7.5 CORAGGIOSI!
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È arrivata un'altra mail.
Forse allora è proprio vero che dietro c'è un subdolo piano e tanto brainstorming!
la ripubblico, per chi segue la vicenda ma non è nella newsletter:
Salve a tutti. Questa settimana è stata molto calda e ci sembra giusto fare il punto della situazione.
Intanto qualche notizia di ordine tecnico: tutti i problemi al nodo 03 sono definitivamente risolti, con l'occasione, abbiamo anche aggiornato sia il sistema operativo sia il Mysql. E' pronto il supporto per il php5 e stiamo conducendo i test finali, contiamo di rilasciare il tutto per il 15 settembre; ci saranno anche funzionalità interessanti come: la commutazione php4/php5 "a caldo" dal pannello di controllo, la possibilità di attivare/disattivare moduli e flags in maniera autonoma e molto altro.
Ciò detto torniamo al Gossip, non troviamo altro modo per definire quello che è successo e la miriade di commenti, più o meno sarcastici, più o meno cattedratici, più o meno interessati che ci sono stati rivolti.
Per il momento ringraziamo tutti coloro che ci hanno espresso solidarietà e apprezzamento: sono cose che fanno piacere anche alle aziende, perchè anche le aziende appartengono a una comunità della comunicazione.
Ritorneremo a breve sulla vicenda con alcuni interessanti approfondimenti, per il momento vogliamo però citare e ringraziare alcuni che hanno parlato di noi in un modo intelligente che ci ha fatto riflettere:Stefano di Hostingtalk che ci ha dedicato un bell'articolo di approfondimento:
http://blog.hostingtalk.it/2007/08/hosting_strategie_comunicative.phpIl Professor Stefano Epifani che ci dedica un bell'articolo, ci tratta da dementi ma va bene così, a noi piace stare al gioco e torneremo a breve a parlare di lui (e speriamo anche con lui) e delle sue teorie
http://blog.stefanoepifani.it/2007/08/21/Suicidi+Comunicazionali.aspxBrainlog, un nostro ex cliente del quale abbiamo veramente apprezzato l'articolo
http://www.brainlog.org/2007/08/21/la-mia-esperienza-con-tophost/E i mille altri che hanno espresso i loro commenti, li vogliamo ringraziare tutti: a favore, contro, dubbiosi.
Non ci sembra però giusto dimenticare:
Pseudotecnico perchè è più forte di lui
http://www.pseudotecnico.org/blog/2007/08/22/strategie-comunicative-brainstorming/Luca Conti (http://www.pandemia.info) che sbolle su twitter con qualche profondo pensiero:
http://twitter.com/pandemia/statuses/218100772
http://twitter.com/pandemia/statuses/217991632Ma la cosa più interessate della quale vogliamo rendervi partecipi è come i nostri colleghi hoster hanno reagito alla ghiotta occasione.
Molto furbescamente hanno pensato di cavalcare anche loro l'onda del momento andando a comprare la keyword tophost su google per far apparire i loro messaggi pubblicitari a coloro che andavano su google in cerca di notizie su tophost, ecco come appariva alle 09.40 di stamane la pagina di google facendo la ricerca "tophost"
http://www.tophost.it/download/_/DefDeMauro.pngOvviamente il commento centrale è stato inserito da noi, potevamo fare "diffide", inviare lettere di legali, minacciare; abbiamo preferito parlarne con voi. Quindi aspettiamo i vostri commenti su quest'accaduto.
Oltretutto sono coinvolti nomi non certo di secondo piano: anche i sedicenti professionisti come i ragazzini di tophost?Il mondo virtuale dell'hosting come la vita animale, con avvoltoi, sciacalli e parassiti avvezzi a sfruttare gli sforzi degli altri per la propria sopravvivenza? discutiamone se vi va. Discutiamo insieme, dovunque volete.
Abbiamo anche attivato un thread su Prozone ma ci auguriamo ne nascano altri, segnalateceli!
http://www.prozone.it/smf/index.php/topic,2666.0.htmlNoi pensiamo che Le aziende che parlano il linguaggio dei ciarlatani già oggi non stanno più parlando a nessuno e noi vogliamo parlare un linguaggio diverso: vogliamo parlare come voi e con voi anche al costo di apparire dementi agli occhi di qualche benpensante
Buon fine settimana.L'ultima frase, che ho grassettato, mi è piaciuta: leggendola ho cambiato un po idea e adesso mi associo a gaiodedu per il voto al coraggio. Sono curioso di vedere le reazioni.
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Parere personale: per ottenere maggiore credibilità, dovrebbero scrivere un po' più decentemente
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è una strategia di marketing, lo si usa anche nei blog.
Il fornitore del servizio accusando alcuni clienti cerca di capire come si muove la blogosfera e la websfera in generale, rimanendo in silenzio ed ascoltando.
Alimentando il fuoco della controversia può realmente capire cosa cercano i clienti oltre che aumentare il buzz al brand.
Credo che sia però un'operazione non saggia per il futuro marketing.
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@Stealth said:
è una strategia di marketing, lo si usa anche nei blog.
Il fornitore del servizio accusando alcuni clienti cerca di capire come si muove la blogosfera e la websfera in generale, rimanendo in silenzio ed ascoltando.
Alimentando il fuoco della controversia può realmente capire cosa cercano i clienti oltre che aumentare il buzz al brand.
Credo che sia però un'operazione non saggia per il futuro marketing.Con la prima newsletter il buzz c'è stato eccome, ma con la seconda non sono riusciti a ripetersi.
Però ad esempio, adesso sono primi su google anche per la key "top host" ed hanno sicuramente aumentato in popolarità. Ed essendo una ricerca anche abbastanza generica, dovrebbe essere un buon vantaggio.
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Secondo me hanno già avuto un ritorno (economico) superiore all'investimento fatto.
Per esempio io non sapevo che i loro pacchetti partissero da 10 euro.
Io continuerò a non essere un loro cliente, ma se un mio amico mi chiedesse un consiglio per il suo primo sito amatoriale, quante probabilità ci sarebbero che io oggi gli facessi il loro nome?Io credo che anche la loro immagine ne esca migliorata: trasparenza prima di tutto e poi serietà.
Di un hoster te ne frega nulla che sia "un bravo comunicatore"....
Mentre chi ti dice anche i difetti di quello che vende si crea l'immagine di SERIO.Poi, in fondo, non sono "commenti negativi", ma pagine etichettate come "questi sono i giudizi più negativi" in cui trovi anche (spesso) opinioni positive!!!
Secondo me forse perdono 10 clienti e sicuramente ne guadagnano 1000.
Complimenti.
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giusta analisi Stefano....pero come ha detto qualcuno è una tecnica che puo funzionare e non funzionare, e sicuramente sul lungo tempo questo verrà fuori. Umberto però ha affermato che c'è altro dietro...per cui non rimane che attendere.