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Il miglior metodo per catalogare i post
Qual'è secondo voi il metodo migliore per catalogare i post di un blog?
Considerando i seguenti parametri di valutazione:- Trovabilità locale
- Trovabilità totale, cioè tramite l'aggregazione dei contenutiNessuno oltre a me adesso, si è mai posto il problema?
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@Laburno said:
- Trovabilità locale
- Trovabilità totale, cioè tramite l'aggregazione dei contenuti
Mi pare un quesito interessante, ma non ho capito cosa intendi con "trovabilità locale" e "totale".
Me misero me tapino.
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Ciao franseo,
allora:- Con trovabilità locale intendo la ritrovabilità dei contenuti all'interno del blog.
- Con trovabilità totale, intendo la ritrovabilità dei contenuti all'interno dei risultati aggregati di tutta la blogosfera (ad esempio, cercando su technorati).Ti spiego da dove sorge il dubbio: per scrivere un articolino sul mio blog al riguardo mi sono documentato per qualche tempo sui sitemi di classificazione dei contenuti, in seguito al fatto che i servizi come technorati tendono ad utilizzare le categorie dei post come tags e quindi a sporcare i risultati di ricerca in quanto tra le due entità ci sono certe differenze.
Dopodichè mi sono messo a sperimentare e ho iniziato a catalogare tutti i miei contenuti solo tramite tags, soltanto che, non avendo tra le mani un blog popolare, mi è difficile valutare i risultati. Così girando per la rete ho cominciato ad annotarmi come vengono classificati i contenuti nei blog più importanti, e adesso sto cercando qui sul forumGT se qualcuno ha una esperienza al riguardo o un parere.
In linea generale esistono 3 modi molto popolari di catalogare:
- Per categorie. Che è il metodo classico, ed è sempre meno utilizzato in quanto è un limite all'aggregazione.
- Per tags. In realtà il metodo è vecchio, è solo stato riscoperto dal buzz del web2.0. In ogni caso è il tramite principale all'aggregazione di contenuti.
- Tags e Categorie. Una soluzione ibrida permette una buona trovabilità locale (grazie alle categorie), ed una buona trovabilità totale (grazie ai tags).Però si possono notare come molti siti di un certo spessore utilizzano altre tecniche, ad esempio mi viene in mente ALA, che usa (presumo, perché non sono molto esperto, ma solo curioso) una classificazione a faccette.
Qualcuno conosce altri metodi? Ha avuto qualche epserienza?
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Azzo, ora ho capito, la tua è un'osservazione sacrosanta che straquoto in toto.
La time-line che hai definito mi pare esatta e rispecchia anche il susseguirsi delle mie esperienze. Io ho cominciato dapprima solo con le categorie, poi ho scoperto dei vantaggi che portavano i tags, soprattutto se dati in pasto a technorati.
Ma Technorati non mi ha mai dato grosse soddisfazioni, e per lavoro, nei corporate blog realizzati dalla mia azienda uso la tua 3° soluzione, un ibrido fra categorie e tags. Le categorie non più di 10/12 ber dare una forte connotazione e i tags per creare dei legami orizzontali fra le varie tematiche verticali.
Per i miei blog personali, se verticali (quindi se riguardano per lo più un'unico topic), utilizzo solo i tags. Li spiego in una zona del blogroll e aiutano l'utente ado orientarsi.
Per concludere se il blog è fortemente connotato e verticale userei solo i tags, se il blog parla di più cose, ma comunque raggruppabili (com'è sensato che sia) dò verticalità ai contenuti con le categorie e lego orizzontalmente con i tags.
Es:
Categorie verticali:
Musica
Musica Rock
Musica Pop
Video Musicali
Musica Rap
Musica ElettronicaTags orizzontali:
Mp3
Hits
Top of the week
"Nome Autore" (se trattato in più post)
...
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se trovi che le categorie siano limitanti per l'aggregazione, puoi usare un sistema a doppio tag: tag interno e tag esterno (technorati ad esempio). La tua bravura deve stare nel non far confondere le cose all'utente
Tieni anche presente che wp.com usa le categorie come tag di aggregazione orizzontale tra blog
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@franseo said:
Azzo, ora ho capito, la tua è un'osservazione sacrosanta che straquoto in toto.
La time-line che hai definito mi pare esatta e rispecchia anche il susseguirsi delle mie esperienze. Io ho cominciato dapprima solo con le categorie, poi ho scoperto dei vantaggi che portavano i tags, soprattutto se dati in pasto a technorati.
Ma Technorati non mi ha mai dato grosse soddisfazioni, e per lavoro, nei corporate blog realizzati dalla mia azienda uso la tua 3° soluzione, un ibrido fra categorie e tags. Le categorie non più di 10/12 ber dare una forte connotazione e i tags per creare dei legami orizzontali fra le varie tematiche verticali.
Per i miei blog personali, se verticali (quindi se riguardano per lo più un'unico topic), utilizzo solo i tags. Li spiego in una zona del blogroll e aiutano l'utente ado orientarsi.
Per concludere se il blog è fortemente connotato e verticale userei solo i tags, se il blog parla di più cose, ma comunque raggruppabili (com'è sensato che sia) dò verticalità ai contenuti con le categorie e lego orizzontalmente con i tags.
Es:
Categorie verticali:
Musica
Musica Rock
Musica Pop
Video Musicali
Musica Rap
Musica ElettronicaTags orizzontali:
Mp3
Hits
Top of the week
"Nome Autore" (se trattato in più post)
...Ciao Franseo,
ti dai delle regole per classificare? Mi spiego: cerchi di limitare il tagging ad un vocabolario più o meno flessibile pertinente al tema dei tuoi blog? Con che criteri scegli le categorie, e, per esempio, quando lo fai (prima del lancio, in corso d'opera)?@Tambu said:
se trovi che le categorie siano limitanti per l'aggregazione, puoi usare un sistema a doppio tag: tag interno e tag esterno (technorati ad esempio). La tua bravura deve stare nel non far confondere le cose all'utente
Ciao Tambu,
Il problema è proprio questo. Categorie e Tags non sono la stessa cosa ma technorati non fa differenza tra le due. Il fatto è che la categoria funziona bene solo localmente, il tag funziona in entrambi i contesti. Anche se non dipende in primo luogo da noi, confodere i due porta solo ad una snaturazione delle potenzialità dei tag.@Tambu said:
Tieni anche presente che wp.com usa le categorie come tag di aggregazione orizzontale tra blog
Per l'appunto anche wordpress è un esempio negativo: quanto diventa utile non fare distinzione? Ti porto come esempio Pollycoke, che è il blog italiano più popolare su wordpress.com, guarda le sue categorie: non ha vantaggi in termini di aggregazione proprio perché vengono usate come tags, la sua fama è procurata tramite altri mezzi. Inoltre, non facendo distinzione sporca le pagine dei tags (che sono comunque già di per se filtrate), contribuendo ad un effetto long-tail di tags sostanzialmente inutili.