• User

    pubblicità portale gestito da associazione

    Un saluto a tutti i partecipanti a questo ottimo forum.

    Sono il videpresidente (nonche' webmaster) di una associazione culturale che gestisce da quache tempo un portale di informazione abbastanza frequentato che tuttavia non gode ad oggi di alcuna sovvenzione o contributo pubblico o privato.
    Nel prossimo futuro avremmo intenzione - per finanziare almeno in parte le spese derivanti dalla nostra iniziativa - di inserire il portale nel circuito AdSense e/o inserire banner pubblicitari, ottenere sponsorizzazioni,...
    Ci chiedevamo se ciò è praticabile alla luce all'attuale normativa in materia di associazionismo e come eventualmente sia consigliabile procedere.

    Grazie,
    Datalight


  • Super User

    Ciao,
    non c'è nulla che impedisca ad una associaizone di finanziarsi con entrate pubblicitarie, tali introiti devono essere però inferiori alle quote associative altrimenti viene meno lo status di ente non commerciale.
    Per il resto gli adempimenti sono i medesimi delle attività commerciali quindi partita iva ecc..
    Al proposito cerca nel forum e troverai varie discussioni in cui si indicano gli adempimenti necessari.

    Fabrizio


  • User

    Grazie per la risposta Fab75. Devo dire tuttavia che la logica della cosa mi sfugge...e non certo per colpa tua, eventualmente della legislazione al solito curiosa.
    Vorrei capire: noi siamo una piccolissima associazione indipendente costitutuita da 4 soci per un totale di quote annue di euro 100! Gestiamo a titolo completamente gratuito il portale in oggetto anzi investendo ad oggi molto tempo (e denaro) di tasca nostra.
    Se per fare fronte a spese e rimborsi, permetterci di pagare collaborazioni professionali esterne, implementari nuovi servizi, etc. intendessimo ricorrere allo strumento pubblicitario perchè mai la ns attività diverrebbe in questo modo assimilabile ad un'impresa commerciale?
    Un'impresa commerciale ha scopo di lucro, guadagna con la pubblicità, per noi sarebbe una forma di autofinanziamento da reinvestire in iniziative no profit...possibile non vi sia alcuna soluzione praticabile? E poi, il discorso varrebbe anche per l'inserimento di banner di cortesia a seguito di sponsorizzazioni pubbliche o donazioni di privati?
    Ringraziandoti ancora per la risposta,
    Datalight


  • Super User

    La logica è quella di evitare che si mascherino attività commerciali come associaizioni usufruendo dei benefici.
    Se la maggior parte delle entrate deriva da un'attività commerciale come la pubblicità capisci che è difficile dimostrare l'assenza dello scopo di lucro.
    Non c'è questo problema per le donazioni o contributi a fondo perduto dei soci o di terzi.
    Se mi dici che investi molto denaro quelli sono sempre apporti dei soci che possono valere per calcolare il limite tra scopo di lucro e non scopo di lucro.
    Io perlatro non sono un esperto di associazioni quindi non so spiegarti tutte le sfumature possibili.

    Fabrizio


  • User

    Sì credo di capire...comunque per chiarire molte spese ci sono ma non ci sono...spiego: non avendo l'associazione denaro per pagare alcunchè l'attività viene attualmente prestata dai soci senza alcun rimborso. La realizzazione del portale mi è 'costata' personalmente oltre un mese e mezzo di lavoro.
    Io - che come ti dicevo sono videpresidente dell'associazione - sono titolare di uno studio grafico. Normalmente per la progettazione e gestione di un portale con funzionalità simili prendiamo dai 2 ai 5 mila euro. Nello specifico il lavoro è stato fatto gratuitamente e così è per la gestione e l'assistenza che continuiamo a prestare.
    Altri soci - tutti professionisti nel loro campo - dedicano diverse ore al giorno per il reperimento e il publishing delle news e per tutte quelle attività (gestione dela corrispondenza, moderazione forum, etc...) che come sai sono necessarie ad offire un servizio di qualità all'utenza.
    Ora, queste sono spese che non figurano come tali solo perchè prestate in questo modo...se sarebbe certo impensabile e al di là delle nostre intenzioni ricevere un compenso ai prezzi di mercato per le prestazioni fornite crediamo sarebbe quantomeno opportuno riuscire a girare ai 'soci lavoratori' almeno un minimo rimborso spese in funzione dell'attività svolta e, inoltre, ci piacerebbe avere la possibilità di pagare dei 'redattori' e collaboratori per allargare la qualità e il range dell'offerta informativa.
    Questi apporti andrebbero quindi 'monetarizzati' in qualche modo per potere alzare quel limite di cui dicevi?
    Grazie,
    Datalight


  • Super User

    Sicuramente aiuta.
    Però come ti ho detto non mi occupo molto di associazioni quindi ti consiglio una visita da un commercialista esperto nel settore per chiarirti tutti i dubbi.

    Fabrizio


  • User

    Va bene grazie comunque per le informazioni.
    Datalight