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							Tempo al tempo**Tempo al tempo ** Scompare dolce il sole di settembre 
 dietro a colline rotonde e materne
 pronte a partorire i frutti di un’estate
 legata a speranze dissolte tra i filari.Il contadino ha memoria di stagioni 
 andate come gli amori, tanto da
 chiamarle per nome una ad una
 accarezzando gli acini con dito gentileEd ogni sera si china a terra a graffiar 
 le zolle alzando gli occhi al cielo- quasi una preghiera-
 Un altro settembre, diverso ancora.
 Delle sue grandi mani ha ricordo 
 di carezze e di pomeriggi sull’aia quando
 la vendemmia era festa e le donne
 profumavano d’uva e di promesseA saltar sul mosto intonando 
 nenie per il vino a venire
 e risa sui piedi macchiati di viola
 nel calore di un mese, salutando l’estate.E dei tini di legno che strappavano 
 tempo al tempo, quando l’attimo
 esatto diventava vittoria e nel bicchiere
 il vino s’arrendeva a poggiar di labbraBarbara 
 **
 
- quasi una preghiera-
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							 ()::bho: ()::bho:Scompare dolce il sole di settembre 
 Dolce, reclina il sole di settembre
 dietro a colline rotonde e materne
 dietro a colline tonde ? come madre ?
 pronte a partorire i frutti di un?estate
 pronte a partorir frutti: di una estate
 legata a speranze dissolte tra i filari.
 **che si lega a speranze tra i filari. **Il contadino ha memoria di stagioni 
 Di stagioni ha memoria il contadino
 andate come gli amori, tanto da
 andate con gli amori!? Tanto che
 chiamarle per nome una ad una
 le chiama ad una ad una, coi lor nomi,
 accarezzando gli acini con dito gentile
 mentre accarezza con le dita gli acini.Ed ogni sera si china a terra a graffiar 
 E verso sera si china a graffiare
 le zolle alzando gli occhi al cielo
 le zolle alzando gli occhi fino al cielo- quasi una preghiera -
 **(più che un augurio/quasi una preghiera): **
 Un altro settembre, diverso ancora.
 ?Ecco ? esclama ? di nuovo è ancor settembre!?
 Delle sue grandi mani ha ricordo 
 E dalle mani gli vola il ricordo
 di carezze e di pomeriggi sull?aia quando
 d?altre carezze? e pomeriggi? Quando
 la vendemmia era festa e le donne
 l?aia era in festa di vendemmia, e donne
 profumavano d?uva e di promesse
 profumavano di uve e di promessa
 A saltar sul mosto intonando
 e sul mosto saltavano intonando
 nenie per il vino a venire
 sorrisi e riso per il vino che
 e risa sui piedi macchiati di viola
 già scorreva tra piedi ch?eran viola,
 nel calore di un mese, salutando l?estate.
 **salutando l?estate che svaniva. **E dei tini di legno che strappavano 
 E nell?attimo ? esatto ? che strappava
 tempo al tempo, quando l?attimo
 nel bicchiere ogni volta dal suo tino,
 esatto diventava vittoria e nel bicchiere
 e al suo poggiar di labbra s?arrendeva,
 il vino s?arrendeva a poggiar di labbra
 la sua vittoria ? il vino! ? diventava.
 Barbara (Se vuoi, posso commentare ogni tuo verso d?ispirazione e giustificare ogni mio endecasillabo di variazione!) Dal sito di Barbara ? mi perdoni la Fanciulla ? rubo inoltre una poesia di Rebora: la seguente?   cry: cry:Dall?immagine tesa Dall'immagine tesa 
 vigilo l'istante
 con imminenza di attesa -
 E non aspetto nessuno:
 nell'ombra accesa
 spio il campanello
 che impercettibile spande
 un polline di suono -
 E non aspetto nessuno:
 fra quattro mura
 stupefatte di spazio
 più che un deserto
 non aspetto nessuno:
 ma deve venire,
 verrà, se resisto
 a sbocciare non visto,
 berrà d'improvviso,
 quando meno l'avverto:
 verrà quasi perdono
 di quanto fa morire,
 verrà a farmi certo
 del suo e mio tesoro,
 verrà come ristoro
 delle mie e sue pene,
 verrà, forse già viene
 il suo bisbiglio.E subito mi dico fra me: una poesia ? una buona poesia ? veramente si ha voglia di leggerla (magari soltanto mentalmente) oppure si ha voglia di recitarla (sia pure soltanto mentalmente)? Questo è un mio problema ? lo so ? che ho già prospettato in questo ?Angolo? che in qualche modo gli è dedicato. E volete saperla bella?? Nessuno ha ancora proferito al riguardo un acca. E lo dico forte invece: ci sarebbe invece da scrivere almeno una decina di libri! P.S. Con la mia vagonata di criticismo indisponente, se mi presento (facendo l?atto di iscrivermi) mi riceverai nel tuo Sito, Barbara?    
 
- quasi una preghiera -
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							Ma certo, sei il benvenuto.  C'è sempre bisogno di menti critiche.:) Ciao, Barbara. 
 
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							Interessante l'elaborazione, ma lo era anche la base primaria di partenza che, pur acerba nella sua spontaneità, ha saputo con la sua particolare impronta (di stampo classicheggiante - echeggiante l'800) ha saputo suscitare tale impegno. ciao-ciao 
 Luciana
 (comoinpoesia)
 
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Ogni verso proprio è verso d'oro! Complimenti un luogo ameno su cui posare il proprio sguardo, forse un pò prosastica (in alcuni punti) ma ricca di immagini. Trovo melodioso l'ultimo verso e adeguato per terminare la poesia 
 
