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Il sito è potente o GG chiude due occhi?
Ciao a tutti,
navigando per lavoro mi sono imbattuto in un sito, di cui per rispetto non rivelerò l'indirizzo, (a dire il vero un proprio e vero network) del settore turismo che ottiene ottimi posizionamenti.Scavando, e non troppo a fondo nelle pagine, mi sono accorto di tecniche di promozione che non possono passare inosservate per l'estremismo applicato...non un black ma sicuramente non rispettose delle linee guida di GG soprattutto per quel che riguarda il lato utente.
Per capirci domini con estensione .it con link per la selezione lingua che puntano ad un dominio .com;
elenco di link con anchor text ottimizzati che puntano ad altri siti, e non a pagine dello stesso;
pagine interne in cui è esplicitamente dichiarato l'intento di acquisizione PR attraverso scambio link forzato;
nessuna informazione per il visitatore, solo link e anchor text ottimizzati per la promozione.Ora tutto ciò potrebbe anche avvenire, in altri siti però, con finalità differenti, non in un sito che presenta una struttura posizionata con keywords specifiche dell'attività svolta, ma che, in realtà, altro non è che un calderone di link per scambio link.
Mi chiedo quindi: tale sito/network è così potente nel web che tecniche di questo tipo passano in secondo piano anche ad un eventuale controllo umano (quality raters)? non credo che non si siano ancora accorti o i filtri non abbiano agito a dovere.
Io faccio promozione da diversi anni, ed esperienze di siti promossi con tecniche non conformi alle linee guida le ho fatte e le conseguenze le ho anche vissute.
Sono convinto che un sito di qualità e veramente utile all'utente può solo che premiare, ma mi viene da pensare che, in fondo, abusare non è così controproducente, soprattutto se il sito ha "peso" nel web; male che vada mi rimetto in linea e il danno è riparato, ma intanto risultati ottimi li ho avuti....mentre la fatica giornaliera e costante di chi cerca di far scalare le SERP al proprio sito rischia di restare una fatica, per l'appunto.
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Se ho capito bene il Network a cui fai riferimento è quello trattato in un precedente 3d perchè le caratteristiche da te descitte sono le stesse...
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Purtroppo i filtri di google a volte non riescono fino in fondo a compiere bene il loro dovere, se non altro perchè alla fine sono sempre e solo algoritmi matematici quindi ciò che a te può sembrare una tecnica scorretta, se si allontana di 1 solo punto dai calcoli degli algoritmi passa inosservato.
Da un po di tempo sono nate delle nuove figure chiamate quality rater che effettivamente non si è ben capito come agiscono, un po di chiarezza l'ha fatta un membro di questo forum (mi scuso con lui se non ricordo chi è !!) che ha intervistato un ex quality rater ed ha spiegato un po le mansioni che queste figure professionali svolgono.
Mi è capitato di incontrare un sito che fa uso di tecniche scorrette ed addirittura di doorway linkate dal proprio dominio nel proprio dominio, come si dice dalle mie parti "na chiavica" posizionato ottimamente per una delle keywords più competitive anzi diciamo la più competitiva.
Effettivamente a questo punto non so cosa pensare, menti autorevoli dicono che le doorway non servono a nulla, io non le ho mai usate anche perchè non ho quel minimo di esperienza tale da permettermi di osare, però vedo che per alcuni siti funzionano eccome !!!
Fra le altre cose questo sito è affiancato da un mini network dove nelle pagine puoi trovare testo nascosto e link nascosti a iosa eppure questo sito, che è stato bannato un po di tempo fa e poi riammesso, è sempre lì nelle prime posizioni di keywords altamente competitive senza che nessuno si accorga di nulla.
A questo punto, l'unica cosa che possiamo fare, è segnalare queste tecniche scorrette a google ed aspettare che questi presunti paladini dello spam facciano il proprio dovere.
Usare tecniche scorrette a mio avviso è una scelta coraggiosa che richiede un minimo di esperienza e molte conoscenze anche se credo che a lungo andare, il posizionamento naturale di un sito spinto giusto quel poco, ripaga meglio delle tecniche cosiddette black hat.
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Facendo il giro nel mondo d’internet, soprattutto nei settori competitivi come turismo oppure annunci, troverai tanti siti che si trovano al limite della punizione. La triste verità è questa: che per essere nelle prime posizioni, e ogni tanto anche sulla prima pagina, la produzione dei contenuti fantastici e apprezzati dagli altri non basta. La differenza tra un sito che è buono secondo te e un sito che è buono secondo Google c’è sempre. Devi fare veramente tanta attenzione anche all’aspetto tecnico del sito così che tale sito sia considerato veramente rilevante.
Per quanto riguarda la strada da scegliere, è un po’ come nella vita: essere buono o cattivo in realtà non influenza per niente il tuo risultato finanziario, sociale, e privato. Quello che ti fa vincere o perdere è essere figo, quindi:
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Sia se fai il figo cattivo: Ti comporti come un mafioso, che è cosi forte che può inserirsi sopra le regole. Ti chiudi nel tuo ambiente e crei una rete pazzesca di siti con vari contenuti, con ip diversi, con link scambiati in modo furbo, con un testo semanticamente rilevante e così piazzi i siti. Ogni tanto magari finisci in galera (sei punito), però poi trovi sempre (e lo troverai sempre) il buco grazie a cui ce la farai ad uscire
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sia se fai il figo buono, sei aperto all’altra gente, sorridente, scrivi degli articoli belli e pian piano la gente è piena di grazie per te e dà i link al tuo sito. Magari non sei sempre primo, però comunque ottieni una buona stima e oltre alla SEO usi delle altre strategie per fidelizzare l’utente. Non è il posizionamento, ma la visibilità è il tuo scopo finale. Quindi le eventuali perdite a favore degli spammers le recuperi con le altre strategie di visibilà complementari alla seo.
Non è che il punto 1) o il punto 2) sono più o meno efficaci. In entrambi i modi si possono raggiungere risultati fantastici, non solo in termine di posizionamento, ma anche per le vendite. Lo sforzo usando tutte e due le tecniche secondo me è paragonabile. Solo dalla tua correttezza dipende il tuo atteggiamento. Se uno pensa che il successo è uguale al risultato, non gli importa una via o l’altra. Se invece per te il successo significa ottenere risultati rispettando contemporaneamente tuoi individuali valori: allora scegli la via 2). Sarebbe ipocrita scegliere di essere buono solamente perché conviene. Va beh, fine con filosofia…
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