• Super User

    @Stefano said:

    No, non usare la mail, ma telefona.
    A parte che usare la mail per questo è illegale, via telefonica hai almeno 10 volte le probabilità di riuscire.

    Sicuro che la mail sia illegale?

    Lui non fa una proposte commerciali di vendita, ma al più cerca un riscontro per una eventuale patnership di collaborazione, che può portale ad un eventuale sostententamento della baracca.

    Magari usala come spunto inziale, per poi magari effettuare un incontro di persona o via telefono per discutere meglio e con anche la presona preposta a quel compito.

    Comunque ti assicuro della fattibilità della cosa, già avuto modo di seguire richieste di patnership e sponsorship in diversi ambiti e sempre con buoni risultati 🙂


  • Super User

    @gh3 said:

    Sicuro che la mail sia illegale?

    Guarda la normativa sul sito del garante.

    Fondamentalmente dice che, a parte le comunicazioni personali, quelle per cui sei obbligato per poter svolgere il servizio richiesto, e quelle giuridico-fiscali, in tutti gli altri casi ti serve l'autorizzazione.


  • Super User

    Io ricordavo che la questione email vietasse le proposte commerciali ( quindi listini, prezziari, proposte di vendita ), senza aver dato il permesso al mittente, mentre mail le email informative fossero escluse, in particolare ad esempio si faceva riferimento che ad esempio all'email di un docente fosse possibile inviare email inerenti il suo ruolo, quindi se sul sito dell'azienda con cui si vuole creare una patnership esiste una email ad hoc per le sponsorizzazioni/marketing/pr penso che l'invio di una richiesta informativa sull'interesse nell'intraprendere una collaborazione con il sito xyz possa essere perseguita.

    Però può darsi che mi sbagli, se hai un link in merito, me lo forniresti?


  • Super User

    Prova a guardare questo pdf (sul sito del Garante)


  • Super User

    @gh3 said:

    ...
    se sul sito dell'azienda con cui si vuole creare una patnership esiste una email ad hoc per le sponsorizzazioni/marketing/pr penso che l'invio di una richiesta informativa sull'interesse nell'intraprendere una collaborazione con il sito xyz possa essere perseguita.

    E' esattamente cosi', pero' deve essere scritto a chiare lettere.

    Se io nel mio sito scrivo: "Per proposte commerciali o pubblicitarie scrivete a ...." questo è già un consenso esplicito all'invio di materiale commerciale.

    Il punto è che (giustamente) queste comunicazioni non ci sono da nessuna parte
    😉

    Poi credo che nessuno (garante compreso) per una (1) mail ti denunci, ma questo è un'altro discorso.


  • Super User

    Ci sono persino gli indirizzi messi a disposizione per le collaborazioni, in quel caso non vedo proprio possibilità che possa essere illegale.

    Volevo sottolineare un punto che è fondamentale, ovvero essere pronti a livello fiscale.
    Se offrite collaborazioni e poi non potete fatturare un eventuale contributo, perdete immediatamente ogni credibilità.


  • Super User

    @Stefano said:

    Prova a guardare questo pdf (sul sito del Garante)

    Devo ammettere che ho controllato per sommi capi il pdf alla ricerca delle keyword relative al contendere, ma non ho trovato alcuna evidenza che vada a limitare l'invio di mail se il contenuto è di puro carattere informativo..

    Leggendo ad esempio qui: http://consulentiprivacy.org/articoli/garante-privacy-stop-alle-email-commerciali-senza-consenso.html

    Controllando molti store online si evidenza la presenza solitamente di:

    a) una mail generica ( spesso info@dominio ) dove chiedere informazioni generiche sul servizio dato

    b) una mail per il supporto tecnico

    c) una mail per la gestione commerciale

    Posto che l'invio di una mail propositiva di una possibile patnership, senza ovviamente mettere già in campo tutti i dettagli del caso, sia fattibile con l'invio su una mail di tipo c, dato l'afferenza delle tematiche trattatate, secondo me anche la tipologia a non sarebbe del tutto esclusa, dato che non si chideede altro che un informazione generica su una possibile predisposizione ad un rapporto di patnership/sponsorship.

    Capirei invece le lamentele se l'invio fosse diretto ad una mail di tipo b, del tutto estranea ai temi trattati, anche se la nostra mail di commerciale porta ben poco...


  • Super User

    @gh3 said:

    Devo ammettere che ho controllato per sommi capi il pdf alla ricerca delle keyword relative al contendere, ma non ho trovato alcuna evidenza che vada a limitare l'invio di mail se il contenuto è di puro carattere informativo..

    Art 4. (Definizioni) - PAG 13
    Ai fini del presente codice si intende per:
    a) "trattamento", qualunque operazione o complesso di operazioni, effettuati anche senza l'ausilio di strumenti elettronici, concernenti la raccolta, la registrazione, l'organizzazione, la conservazione, la consultazione, l'elaborazione, la modificazione, la selezione, l'estrazione, il raffronto, l'utilizzo, l'interconnessione, il blocco, la comunicazione, la diffusione, la cancellazione e la distruzione di dati, anche se non registrati in una banca di dati;
    b) "dato personale", qualunque informazione relativa a persona fisica, persona giuridica, ente od associazione, identificati o identificabili*, anche indirettamente***, mediante riferimento a qualsiasi altra informazione,*** ivi compreso un numero di identificazione personale***;
    ........

    CONCLUSIONE 1: inviare una mail a prescindere dal suo contenuto è trattamento di dati personali

    Art 13. (Informativa) - PAG 23

    1. L'interessato o la persona presso la quale sono raccolti i dati personali sono previamente informati oralmente o per iscritto circa:
      ........

    CONCLUSIONE 2: per un invio (trattamento di dati personali), serve un'autorizzazione preventiva, e questa non può essere richiesta via mail, in quanto spedire una mail è trattamento di dati personali.

    Art 13. (Informativa) - PAG 24
    5. La disposizione di cui al comma 4 non si applica quando:
    a) i dati sono trattati in base ad un obbligo previsto dalla legge, da un regolamento o dalla normativa comunitaria;
    b) i dati sono trattati ai fini dello svolgimento delle investigazioni difensive di cui alla legge 7 dicembre 2000, n. 397, o, comunque, per far valere o difendere un diritto in sede giudiziaria, sempre che i dati siano trattati esclusivamente per tali finalità e per il periodo strettamente necessario al loro perseguimento;
    c) l?informativa all?interessato comporta un impiego di mezzi che il Garante, prescrivendo eventuali misure appropriate, dichiari manifestamente
    sproporzionati rispetto al diritto tutelato, ovvero si riveli, a giudizio del Garante, impossibile.

    ........

    CONCLUSIONE 3: per un invio (trattamento di dati personali), serve sempre l'autorizzazione, a parte i casi indicati qui sopra.


  • Super User

    @gh3 said:

    ... ma non ho trovato alcuna evidenza che vada a limitare l'invio di mail se il contenuto è di puro carattere informativo..

    Leggendo ad esempio qui: http://consulentiprivacy.org/articoli/garante-privacy-stop-alle-email-commerciali-senza-consenso.html

    :mmm: :mmm:

    Nell'articolo da te citato si dice:
    [INDENT]Il Garante per la privacy ha ribadito il divieto di inviare mail per pubblicizzare un prodotto o un servizio commerciale senza prima aver ottenuto il consenso del destinatario, anche quando si tratta solo del primo invio.

    .....

    La societa? si era giustificata spiegando che quel primo invio era volto solo a richiedere il consenso per il successivo inoltro di comunicazioni commerciali, ma nella sua decisione l?Autorita? ha ribadito che un indirizzo di posta elettronica per il solo fatto di essere sia reperibile in rete non autorizza comunque un suo uso indiscriminato.[/INDENT]
    Non per niente dice "uso indiscriminato" e non "uso commerciale".

    Come ho postato più sopra:
    [INDENT] Se io nel mio sito scrivo: "Per proposte commerciali o pubblicitarie scrivete a ...." questo è già un consenso esplicito all'invio di materiale commerciale.[/INDENT]Se non c'è il consenso.... allora è una violazione.

    @gh3 said:

    Posto che l'invio di una mail propositiva di una possibile patnership, senza ovviamente mettere già in campo tutti i dettagli del caso, sia fattibile con l'invio su una mail di tipo c, dato l'afferenza delle tematiche trattatate, secondo me anche la tipologia a non sarebbe del tutto esclusa, dato che non si chideede altro che un informazione generica su una possibile predisposizione ad un rapporto di patnership/sponsorship.

    Capirei invece le lamentele se l'invio fosse diretto ad una mail di tipo b, del tutto estranea ai temi trattati, anche se la nostra mail di commerciale porta ben poco...

    Non è vietato fare pubblicità (ci mancherebbe), ma trattare i dati senza consenso.

    Se violi la legge per guadagno (ovviamente) la situazione peggiora: diviene un reato penale.


  • Super User

    Leggendo qui la situazione è un po' diversa però: http://punto-informatico.it/p.aspx?id=570700&r=PI

    Più o meno è come la sapevo io, l'invio di una mail preventiva per la richiesta di accettazione è possibile, eventualmente non andando a gestire il dato personale in un database ma utilizzandolo solo per la richiesta ed eventualmente gestirlo in caso di ottenuta accettazione.

    Se no ci si troverebbe in una situazione di starvation...

    Ad ogni modo facendo riferimento al precedente link si dice anche:

    Gia’ in passato il Garante aveva spiegato che gli indirizzi di posta alettronica presenti in internet possono essere utilizzati solo con lo scopo per il quale sono stati pubblicati in internet.


  • Super User

    @gh3 said:

    Leggendo qui la situazione è un po' diversa però: http://punto-informatico.it/p.aspx?id=570700&r=PI

    Più o meno è come la sapevo io, l'invio di una mail preventiva per la richiesta di accettazione è possibile, eventualmente non andando a gestire il dato personale in un database ma utilizzandolo solo per la richiesta ed eventualmente gestirlo in caso di ottenuta accettazione.

    Se no ci si troverebbe in una situazione di starvation...

    Ok, punto informatico è autorevole, ma a mio avviso sulla materia è più autorevole il garante in persona.
    😉

    Poi, leggi bene:[INDENT]"A parere di chi scrive ..."
    [/INDENT]Ovvero l'autore stesso prende precauzioni su quello che dice, ed è un articolo di 3 anni fa (sett. 2004).

    Dal sito del garante:[INDENT]Il consenso, da documentare per iscritto, deve essere manifestato liberamente, in modo esplicito e in forma differenziata rispetto alle diverse finalità e alle categorie di servizi e prodotti offerti, prima dell?inoltro dei messaggi (art. 11 legge n. 675).

    Tale disciplina non può essere elusa inviando una prima e-mail che, nel chiedere un consenso abbia comunque un contenuto promozionale oppure pubblicitario, oppure riconoscendo solo un diritto di tipo c.d. ?opt-out? al fine di non ricevere più messaggi dello tesso tenore.
    [/INDENT]

    Conoscevo il documento di punto informatico.
    Non essendo un legale, non te lo so spiegare bene, ma ricordo che un avvocato lo aveva commentato dicendo:[INDENT]Nella sostanza può essere corretto, ma leggendolo si traggono conclusioni sbagliate....

    A volte è difficile capire il legalese... sarebbe un po' come dire che l'omicidio è legale, e sostenerlo citando la legge sulla difesa personale.... sarebbe corretto, ma chi legge potrebbe non capire...
    [/INDENT]Di più non saprei


  • Super User

    In sunto se vuole contattare qualcuno e non aver problemi, dovrebbe trovare un azienda che utilizza i form per invio mail in automatico senza mostrare la mail del destinatario, in quel caso non c'è il dato personale, e quindi tutto il problema non sussisterebbe e si uscirebbe dalla starvation, no? 🙂

    ps. concordo sul fatto che il legalese è complicato, ma ogni -ese specifico di un' attività è molto ostico per chi ne è estraneo 😞


  • Super User

    Scusa, avevo saltato un pezzo

    @gh3 said:

    .... eventualmente non andando a gestire il dato personale in un database ma utilizzandolo solo per la richiesta ed eventualmente gestirlo in caso di ottenuta accettazione.

    Questo presenta un problema difficile da risolvere.

    Io ti spedisco una mail, e tu dici che non sei interessato, quindi ti cancello.
    Fra una settimana o un mese, quando ritroverò su internet la tua mail, come faccio a sapere che non ti devo scrivere se ho cancellato i tuoi dati?

    Quindi per esaudire le tue richieste (evitare di scriverti), sono costretto a farmi un DB con i tuoi dati.... eppure tu mi hai negato il consenso...
    :mmm: :mmm:


  • Super User

    @gh3 said:

    In sunto se vuole contattare qualcuno e non aver problemi, dovrebbe trovare un azienda che utilizza i form per invio mail in automatico senza mostrare la mail del destinatario, in quel caso non c'è il dato personale, e quindi tutto il problema non sussisterebbe e si uscirebbe dalla starvation, no? 🙂

    Sinceramente non saprei....

    Io continuo a consigliare una telefonata piuttosto che trovare un escamotage.

    In una telefonata hai anche un feed-back che via mail non puoi avere!

    Io mi sono abituato a chiamare le aziende, e ad interfacciarmi anche con le fatidiche "segretarie filtro"....

    Se becchi la segretaria filtro la mail non ha scampo, con la telefonata hai sempre qualche carta in più da giocare
    😉

    @gh3 said:

    ps. concordo sul fatto che il legalese è complicato, ma ogni -ese specifico di un' attività è molto ostico per chi ne è estraneo 😞
    Condivido al 1000 per 1000


  • Super User

    @Stefano said:

    Io ti spedisco una mail, e tu dici che non sei interessato, quindi ti cancello.

    No beh io non inserirei in database proprio nulla, invierei, e in caso di riscontro positivo andrei ad inserire.

    Fra una settimana o un mese, quando ritroverò su internet la tua mail, come faccio a sapere che non ti devo scrivere se ho cancellato i tuoi dati?

    Quindi per esaudire le tue richieste (evitare di scriverti), sono costretto a farmi un DB con i tuoi dati.... eppure tu mi hai negato il consenso...
    :mmm: :mmm:

    Questa è una giusta obiezione, dipende dalle finalità, se son quelle del topic starter credo che non ci sia il problema di andare a ricontattare nessuno, dato che il numero di interessati al più è esiguo, per quanto concerne altre situazioni OT rispetto al topic, credo che se l'azienda gestisce un business basato sull'email marketing sicuramente non seguirà questa metodologia diciamo fai da te...

    @Stefano said:

    Sinceramente non saprei....

    Io continuo a consigliare una telefonata piuttosto che trovare un escamotage.

    In una telefonata hai anche un feed-back che via mail non puoi avere!

    Io mi sono abituato a chiamare le aziende, e ad interfacciarmi anche con le fatidiche "segretarie filtro"....

    Se becchi la segretaria filtro la mail non ha scampo, con la telefonata hai sempre qualche carta in più da giocare
    😉

    Questo sicuramente, sarebbe certamente meglio un incontro a 4 occhi, diciamo che l'email io la proponevo per vedere se c'era un interesse e poi eventualmente pianificare un incontro o che altro dove dare dati e discutere.

    Ora che ci penso come consiglio per il topic starter potrei dire di sfruttare le opportunità fiere, alla fin fine li trovi molte aziende che sono li a mostrarsi e solitamente sono presenti le figure commerciali dell'azienda, quindi andare in fiera e ricercare aziende affini al vostro portale, portandovi dietro il materiale da voi redatto e presentandolo potrebbe essere un ulteriore opportunità 😉