• User

    Gerico: scusate ho capito bene ???

    Scusate ma ho riletto più volte il discorso sul Gerico e mi sembra che si rasenti la follia... 🙂

    Se ho capito bene: loro hanno parametri MINIMI di guadagno per ogni tipo di attività? per cui se io oggi inizio un'attività d'impresa tipo produzione software, e il primo anno mi va così così (come del resto è MOLTO COMUNE, quando si inizia una nuova attività d'impresa), loro mi fanno pagare COMUNQUE le tasse sul totale?

    Esempio io guadagno solo 7k euro, e il minimo ammissibile è di 30k, io pago le tasse anche su quello che NON HO GUADAGNATO ??

    Per favore ditemi che non funziona così...! 😐


  • Super User

    CIao rei1974,
    in realtà non è così. In orimo luogo gli studi di settore non si applicano al primo anno di attività.
    Gli studi di settore sono uno strumento che valutando determinati dati di un attività determinano un ricavo congruo per quell'attività.
    Mi spiego meglio.
    In base a dove è situata l'attività (in centro città - in periferia, ecc,,) al numero di dipendenti, ai mezzi impiegati, ai costi sostenuti, viena calcolato un ricavo.
    Il ricavo è stato determinato tenendo conto di attività simili per struttura e localizzazione a quella in esame.
    Ovviamente le variabili cambiano da attività ad attività quindi io ho semplificato molto.
    Cosa succede quando lo studio di settore dice 100 e il ricavo reale è 50?
    E' possibile adeguarsi al ricavo 100 pagando le tasse tenendo conto del maggior ricavo ma non è un obbligo. E' infatti possibile non fare nulla, sapendo che il Fisco verrà però a chiedermi spiegazioni ed io dovrò motivare e documentare il minor ricavo (chiusura dell'attività per un certo periodo, malattia del titolare, crisi di settore ecc..).
    L'argomento è molto complesso, io ho semplificato moltissimo per farti capire che non c'è nessun obbligo.
    Poi si possono fare moltissime valutazioni sulla convenienza o meno ad adeguarsi ma questo è un discorso da fare caso per caso.

    Fabrizio


  • User

    Ah ok. Mettiamo appunto che io venda beni online. In quel caso dovrei essere abbastanza al sicuro nel caso le vendite vadano male, dal momento che nessuno può realmente sapere SE venderà o meno un prodotto, dal momento che ci sono troppi fattori in ballo.


  • Super User

    Ci tengo solo a sottolineare la assoluta rigidità, ristrettezza e limitazione delle possibili cause di giustificazione dello scostamento.

    Normalmente è opera diabolica dimostrare e provare l'inadeguatezza dei ricavi.
    La crisi di settore è a volte inutile ad esempio.
    Conosco il caso di avvocatessa cui l'agenzia non ha riconosciuto la partorienza quale causa di minor attività.

    Paolo


  • Super User

    Concordo con Paolo. E' fondamentale costruirsi della documentazione a supporto dei minori ricavi. Certo che il caso dell'avvocatessa è scoraggiante.

    Fabrizio


  • User

    Beh ho parlato con il mio commercialista e mi ha detto la stessa cosa di Paolo. Diversi casi simili. Secondo lui non conviene nemmeno contestare!
    In pratica non è un obbligo, ma solo IN TEORIA. In pratica, ci si domanda come si possa far crescere l'economia con simili assurdità 😐