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Intermediazione sul web
Ciao a tutti, mi sono appena iscritta al forum ed eccomi già qui a sottoporvi un problema davvero spinoso, per il quale il mio commercialista non ha trovato la soluzione auspicata.
Gestisco il sito www.++++++++.it che è quasi esclusivamente una sito di presentazione dell'attività ecommerce che si svolge su eBay.it. Andrebbe tutto bene, se riuscissi a trovare la soluzione fiscale per fare intermediazione su ebay per un'azienda pakistana che fabbrica tappeti.
Ora vi spiego: io metto i tappeti in vendita su ebay, riscuoto i pagamenti, li riverso alla ditta pakistana, dopo aver detratto la percentuale di guadagno, la ditta spedisce i tappeti agli acquirenti con fattura. Fin qui tutto ok. La ditta di cui curo il sito e l'attività in ebay resta però priva di fattura e di regolare documentazione fiscale per questa transazione. L'azienda pakistana dice che può spedire a noi la fattura e noi a nostra volta fattureremo all'acquirente, che acquista nel negozio ebay, ma che però non riceve la merce da bellodicasa. Bellodicasa non può fatturare una merce che non possiede o no? Insomma, credo di avervi illustrato uno dei nuovi modi di fare commercio in Internet, solo che temo che le normative vigenti in campo fiscale non prevedano questo tipo di intermediazione. Il nostro commercialista dice che non ci resta altro che importare i tappeti e venderli noi direttamente, non c'è altra soluzione. Aspetto una vostra risposta, poiché devo assolutamente trovare una soluzione al problema o mi vedrò costretta ad interromepre questa ottima collaborazione, per non fare incorrere la ditta in problemi di natura fiscale.
Un saluto a tutti
roxelo
www.+++++++.it
http://++++++++++++++it
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Mi viene il timore di aver proposto un quesito assurdo., visto che nessuno mi degna di una risposta. Forse vi fa un po' effetto il fatto che io sia un pubblico dipendete e che mi occupi contemporaneamente ddella gestione di un'attività ecommerce. Vi tranquillizzo, la ditta non è mia ma di mio figlio e io me ne occupo nel tempo libero.
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In effetti la questione è molto più semplice del previsto visto che le opzioni sono solo due:
- divenite commercianti in proprio (acquistate importando e poi rivendete)
- intermediate ma allora il cessionario resterebbe il Pakistano e le operazioni doganali di importazione dovrebbe curarle il Vs. cliente finale..... difficilmente però lo farebbe un soggetto privato.
Questa seconda modalità risulta poi di difficile gestione perchè le regole di trasparenza del commercio elettronico vorrebbero che comparisse chiaramente il pakistano come venditore..... agireste dunque da lister agents e da money catchers. Il pakistano dovrebbe intestare le fatture di vendita al cliente finale e volendo la consegna delle stesse potrebbe comunque passare da voi.
Paolo
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La ringrazio molto della risposta che inizia a chiarirmi le idee, anche se ho ancora qualche dubbio, per quanto riguarda l'internediazione.
Per l'importazione non ci sono problemi e in parte già stiamo operando in questo senso. Tuttavia vorremmo continuare nell'internediazione che ci permette di offrire ai clienti una più ampia gamma di articoli e di non dover acquistare una grande quantità degli stessi.
Al momento il cliente finale riceve fattura dalla ditta pakistana. La nostra ditta non è in grado però di fatturare la percentuale di intermediazione. Se la ditta pakistana inviasse invece la fattura anoi e fatturassimo noi la merce al cliente finale, sarebbe regolare? In effetti la ditta pakistana svolge per noi la funzione di drop shipper, figura che negli Stati Uniti è molto popolare ma che in Italia non esiste ancora.
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Sincero ???? Il drop shipping esiste in Italia (solo che pochi lo conoscono, mentre molti lo fanno senza conoscerne il nome), l'ho già visto applicato ed esistono anche siti sul genere.... personalmente non sono certo della regolarità di alcune devianze di tale approccio nel sistema italiano.
Ricevere fatture a voi intestate per poi rifatturare l'intero (aumentato della provvigione) in realtà vi trasforma, almeno documentalmente in compravenditori, che non è la realtà dei fatti.
In ogni caso qui mi sembra che la provvigione vi debba essere riconosciuta dal pakistano (che vi da il mandato a procacciare clienti e che voi svolgete su e-bay) quindi quella procedura non funzionerebbe nei termini disegnati. Voi dovreste fatturare a loro infatti.
Non capisco perchè la vostra azienda non potrebbe fatturare.
Paolo
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La nostra azienda può fatturare senza problemi, è che non avevo realizzato che la nostra fattura dovesse essere emessa alla ditta pakistana. Per riepilogare, il pakistano fattura all'utente finale e noi fatturiamo al pakistano. E' così?
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Comunque è abbastanza macchinosa tutta la faccenda.
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Voi rendete un servizio (intermediazione/promozione) al pakistano e dunque fatturate le provvigioni a lui.
Il pakistano invece vende ai clienti che voi avete proposto e dunque è lui a far fattura a questi ultimi.
I clienti finali provvedono ad effettuare l'importazione dei beni con pagamento in dogana dei dazi e dell'Iva (TVA o VAT che diri si voglia nel loro paese).E' il normalissimo modo di operare di qualsiasi intermediario.
Paolo
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Paolo, approfitto della tua cortese disponibilità, per porre un ultimo quesito. Il fatto che il cliente paghi a noi il costo intero del prodotto acquistato e che noi provvediamo a versare al pakistano la sua parte, questo è regolare? Voglio dire che noi non ci limitiamo a fare intermediazione pura e semplice, ma provvediamo anche all riscossione dell'intera somma, di cui una parte va alla ditta fornitrice pakistana e un'esigua parte alla nostra ditta che fa intermediazione.
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Se regolata dagli accordi non ci sono grossi problemi, soprattutto se i trasferimenti sono "canalizzati" tramite sistema bancario e dunque non vi sono particolari adempimenti valutari (es. CVS).
Personalmente non mi piacerebbe associare l'attività di riscossione a quella di intermediazione in quanto vi fa assumere anche un compito ulteriore per il quale dovrebbe essere per voi stabilito un compenso.
Paolo