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Caro neo-collega ciao e benvenuto sul forum...
porgi una domanda veramente impegnativa e troppo lunga per una risposta completa sul forum...
posso dirti che alcune attività tipiche della ns. professione non sono riservate e quindi possono essere svolte anche dalla non abilitata.
Nel tuo caso vedrei la costituzione di una cosiddetta "società di servizi" tra te e lei (una srl ad esempio) cui saranno intestati i beni materiali strumentali ed i ricavi da compiti di elaborazione dati (ad esempio tenuta contabilità).
Lo studio professionale sarà invece cosa parallela, gestita e condotta solo da te, per lo svolgimento di quanto riservato al commercialista.La corretta suddivisione dei ricavi tra voi due avverrà ogni anno con modulate cessioni di quote della srl o metodi alternativi equivalenti che non sto qui a spiegare data la delicatezza della questione.
Sono sicuro che l'attuale cedente dello studio professionale saprà aiutarti ad individuare la strada più confacente. Al contempo ti segnalo che esistono numerosi e polposi libri che trattano le problematiche di questo genere.
NB attenzione dovresti studiarti bene la problematica della interposizione di società nello svolgimento delle attività professionali. Nel ns caso ad esempio possono esserci problemi con la cassa di previdenza professionale.
Ciao,
Paolo.
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Ciao lorenzo,
benvenuto su questo forumnon so rispondere con esattezza alla tua domanda, aspettiamo maggiori esperti
posso solo darti un consiglio(te lo dico per esperienza personale ), occhio al 50 è una cifra che, a seconda della forma societaria (immagino facciate una srl) è una vera gatta da pelare in caso di controversie tra i soci
ciao e buon forum
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corretto l'approccio di paolo. per i problemi con la cassa analizza la normativa relariva al nuovo albo unico dottori/rag. ci dovrebbero essere delle novità.
50% difficile da realizzare.... attento alla tua indipendenza. la firma è la tua così come la responsabilità. non lesinare sull'assicurazione, sia tua che della società di servizi.
attento alle cleusole relative all'avviamento. non è sempre detto che un cliente rimanga legato allo studio se cambia il commercialista. attento a non pagare l'avviamento anche per i clienti che se ne vanno.
ultimo consiglio, anche se non richiesto, cerca un professionista esperto a cui affiancarti. è un lavoro complesso e a volte rischioso se non c'è la dovuta esperienza.
in bocca al lupo.
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Innanzitutto grazie per la risposta.
Dimmi se ho capito bene:componianmo una srl a cui intestiamo i beni materiali, addebbitiamo i costi di gestione dello studio, fatturiamo ai clienti le prestazioni contabili ecc. Io apro la P.Iva come professionista. Gli invii delle dichiarazioni li posso fare dallo società o li devo fare personalmente e poi fatturo? Conviene metterci amministratori entrambi e stabilirci un compenso mensile? Eventuali lavori extra (es. perizia di stima di un cliente ) facendo io...non dovrei corrispondere niente alla società?Hai il nominativo di qualche libro..magari pratico( io come vedi o domande terra terra che purtroppo da praticante non hanno avuto una risposta...) e aggiornato che mi risolvesse i problemi????
Grazie mille veramente
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Sacrosanti and4linux e spider-panoz, anche per le novità sulla cassa professionale.
Si l'impostazione di base è quella. Rifatti alle nostre regole sulle incompatibilità per ciò che concerne la carica di amministratore (anche qui si profilano novità).
Nel mio caso le dichiarazioni vengono inviate dal professionista e non dalla società di servizi.Titoli sorry ma non me ne sovvengono, ma in qualsiasi libreria professionale troverai una zona riservata ai professionisti e libri dedicati alle problematiche su acquisti di studi professionali ed organizzazione della professione contabile.
Forse anche sul sito del Sole.Ciao.
Paolo.
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credo che le dichiarazioni possa inviarle anche la società (se ha come codice attività consulenza fiscale.... chiedi in agenzia)
se è elaborazione dati come codice principale credo che i soci non paghino inps.... controlla!i rapporti economici sono ovviamente a discrezione delle parti.
un' analisi più completa va fatta a voce.
attento a non anticipare troppo i tempi.
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Anticipare troppo i tempi? Cosa intendi?
Visto che il professionista(quello che cederà i clienti) è unico titolare dello studio prof. e la cognata e dipendete e io e lei costituiremo una srl come si fa a passare la titolarità del lavoro? E' una cessione di che tipo?
Grazie per le info sulle incompatibilità verifico subito...
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A mio giudizio, al di la della cessione dello studio che avrà un contratto vero e proprio od eventualmente due se parte sarà ceduta alla srl e parte al professionista, il passaggio dei clienti verrà regolato solo da apposite "lettere di incarico" (alla consulenza, alla tenuta della contabilità, alla predisposizione delle dichiarazioni... + privacy) rilasciate da ogni singolo cliente al professionista e/o alla srl.
Ti segnalo come infarinatura:
Contabilità, Finanza e Controllo, Numero 8: Cessione di studio professionale, 27/08/2001, Pag: 867, autore : Siniscalchi Silvia, Macellari IvettaParla dei profili fiscali, ma aiuta a capire i problemi generali.
Guardane la bibliografia.poi guarda questo interessante documento (n. 49 del 2005) nella sezione "documenti" del sito della ns. fondazione:
Ciao
Paolo
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gli studi professionali, organizzazione, gestione e controllo.
autori vari
sistemi editoriali - esselibri Simone.ma ribadisco il consiglio:
- una buona assicurazione
- un network di professionisti esperti, altrimenti rischi di finire a fare solo bilanci e dichiarazioni....
in bocca al lupo