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libero professionista - P.iva
Salve,
sono nuovo di questo forum ma vedo che di problemi simili ai miei ce ne sono parecchi e le risposte sono piuttosto esaurienti.
Sono un ingegnere e mi occupo di infrastrutture di reti ip e di servizi informatici. Poichè è mia intenzione diventare un libero professionista a tutti gli effetti sono in procinto di aprire una partita iva.
Ho scaricato il modulo Atecofin con i vari codici degli studi di settore associati alle varie attività e diciamo che potrei rientrare in una delle sezioni di "consulenza informatica".
Supponiamo che l'azienda presso quale faccio consulenza mi chieda oltre alla realizzazione di una rete anche la fornitura dell'hardware necessario e la realizzazione di un software (attività che io delegherei a terzi), ovvero mi chieda una soluzione "chiavi in mano".
In questo caso, c'è il rischio che io esca fuori dalla mia attività di consulenza a causa della rigidità dell'inquadramento di consulente.
Quali possono essere le conseguenze, e soprattutto le soluzioni?
Grazie in anticipo
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Ciao e benvenuto,
come già detto più volte l'ambito consuelnziale è abbastanza stretto. Il commercio (anche rivendita di beni) non può rientrarvi se non in maniera assolutamente occasionale (rivendita dei propri beni strumentali).
Una soluzione è quella di far acquistare derettamente al cliente l'hardware e software.... tu ti occupi di tutto, anche recarti presso il fornitore e solo la parte formale e direttamente intessuta tra il fornitore ed il tuo cliente (ordine, fattura ecc.)... il tuo spread eventuale sarà rappresentato da una consulenza sulla selezione degli elementi hard-software più adatti.
NB gli ingegneri iscritti all'ordine hanno apposito codice attività, con iscrizione all'Inarcassa.
Paolo