• Moderatore

    @homeworker ha detto in chatGPT bloccata in italia:

    Diciamo che non puoi entrare i libreria a leggere tutti i libri senza pagarli.
    Ok, ci sono le biblioteche gratuite ma comunque devi lasciare un documento e non puoi prendere i libri e tenerli 6 mesi a casa.
    Se vuoi leggere una biblioteca di libri tecnici in inglese volerai in America e andrai nella più grande biblioteca americana, ma il biglietto aereo te lo dovrai pagare, mostrare il passaporto e poi alla fine probabilmente non potrai portare i libri a casa perchè non hai residenza in America.
    etc, etc

    Non capisco perché fare tutta questa fatica quando su internet trovi tutte le informazioni che ti servono 🤔 e a gratis.

    @homeworker ha detto in chatGPT bloccata in italia:

    Qualche regola va sempre rispettata, in qualsiasi attività umana.
    Da quello che sto capendo, dopo l'entusiasmo iniziale, l'intelligenza artificiale è una idiozia artificiale nel senso che non aggiunge nessun valore aggiunto e forse non vedrò mai la possibilità che un'AI lo faccia. E' un copia e incolla statistico matematico di qualsiasi cosa, se gli dai in pasto ca_____te, scriverà ca_____te (già lo fa).
    Al contrario un umano può, non cosi spesso :), avere l'intuizione, il pensiero creativo di fare qualcosa di nuovo.
    All'università mi hanno insegnato, a teoria dei linguaggi, che l'unica cosa che caratterizza l'uomo è il linguaggio.

    L'errore qui è fare un paragone uomo vs macchina, why? 🤔


    ? 1 Risposta
  • User Attivo

    Il problema se vogliamo è il "pressapochismo" nella decisione, su scala più ampia. Leggendo il testo ufficiale del Garante riguardo a ChatGPT, non fa una piega (mancata verifica dell'età, gestione nella raccolta dei dati, ecc), ma non è questo il punto. Se vogliamo realmente regolamentare l'IA (non dico sia cosa semplice) occorre valutare contemporaneamente anche gli altri software (ChatSonic, per dirne uno) e non solamente "andare a colpire" l'azienda che fattura di più, con il software più diffuso. Poi nella pratica, il controllo andrebbe fatto a livello di account, se realmente vogliamo tutelare i cittadini italiani, ad esempio. Allo stato attuale invece risulta un blocco tramite indirizzo IP (a parte la facilità nell'aggirare il blocco, VPN ecc), che è concettualmente sbagliato: insomma vogliamo "tutelare" (fra virgolette) una persona qualsiasi che sta usando una connessione internet in Italia, oppure vogliamo tutelare un cittadino italiano?

    Ricordiamo poi che ChatGPT risulta bloccato in Cina, Russia, Corea del Nord, Iran e... Italia, la cosa fa sorridere (dai lo so, ragioni diverse, questo era un po' provocatorio).

    Che si voglia o no, da riportare poi le parole di Mira Murati (CTO di OpenAI):

    << Il Garante ci ha bloccati ma gli italiani vogliono l’intelligenza artificiale >>

    OpenAI sicuramente avrà tutto l'interesse a sistemare la questione per riaprirsi al pubblico italiano (o meglio, secondo l'attuale provvedimento, a chi sta facendo uso di un indirizzo IP italiano), parliamo di un'azienda che ad inizio 2023 è stata valutata circa 29 miliardi di dollari, il provvedimento comporterebbe una multa di 20 milioni. È probabile quindi che nei prossimi giorni si arrivi ad una soluzione.

    Quindi ribadiamo, sicuramente l'IA è da gestire in altro modo, sicuramente ChatGPT per come si è diffusa e ha preso piede ha creato qualche danno e problema ad una popolazione che non è informata, pronta per farne uso (studenti che si fidano ciecamente delle risposte fornite dal software, ecc), mi auguro che il provvedimento venga poi gestito diversamente e a scala più ampia altrimenti non serve a nulla: non a caso si impennano le ricerche del tipo "ChatGPT alternatives". E non è che queste "alternative" abbiano tutte dei controlli più accurati e siano esenti dalle criticità evidenziate con ChatGPT.


  • User

    Sinceramente, visto il modo e il motivo per il quale è stata bloccata, conoscendo internet oggi come oggi e il fatto che bloccando un IP non blocchi una ceppa, la vedo più come una questione: "Vogliamo anche noi una fetta di quella torta, non ce la date? Allora sarà guerra! Piuttosto ne creiamo una nostra di AI per guadagnarci!" Non credo ci sia la volontà di regolamentare nulla, soprattutto dal nostro governo fatto di vecchi e ignoranti che hanno la pappa pronta e sono serviti e riveriti con tanto di super paga mensile. Frega un cavolo a loro di cosa sia chatGPT, però fa circolare tanti soldi, quindi, ne vogliono un po' anche loro. Secondo me è così... poi fate vobis.


    overclokk 1 Risposta
  • Moderatore

    @franco-xunzul ha detto in chatGPT bloccata in italia:

    Sinceramente, visto il modo e il motivo per il quale è stata bloccata

    Ma il garante non ha bloccato chatGPT, OpenAI ha bloccato l'Italia in via preventiva (facilmente aggirabile ma questo loro lo sapevano già), fonte video youtube Matteo Flora con garante privacy.


    F 1 Risposta
  • User

    @overclokk ha detto in chatGPT bloccata in italia:

    @franco-xunzul ha detto in chatGPT bloccata in italia:

    Sinceramente, visto il modo e il motivo per il quale è stata bloccata

    Ma il garante non ha bloccato chatGPT, OpenAI ha bloccato l'Italia in via preventiva (facilmente aggirabile ma questo loro lo sapevano già), fonte video youtube Matteo Flora con garante privacy.

    Vero.

    Contando anche il fatto che avendo preso l'API-KEY da usare in differenti applicativi fuori dal sito openai, a me personalmente non hanno bloccato nulla, l'API-KEY funziona ancora e gli applicativi dove l'utilizzo non hanno riscontrato alcun problema dal blocco.


  • @overclokk ha detto in chatGPT bloccata in italia:

    @homeworker ha detto in chatGPT bloccata in italia:

    Diciamo che non puoi entrare i libreria a leggere tutti i libri senza pagarli.
    Ok, ci sono le biblioteche gratuite ma comunque devi lasciare un documento e non puoi prendere i libri e tenerli 6 mesi a casa.
    Se vuoi leggere una biblioteca di libri tecnici in inglese volerai in America e andrai nella più grande biblioteca americana, ma il biglietto aereo te lo dovrai pagare, mostrare il passaporto e poi alla fine probabilmente non potrai portare i libri a casa perchè non hai residenza in America.
    etc, etc

    Non capisco perché fare tutta questa fatica quando su internet trovi tutte le informazioni che ti servono 🤔 e a gratis.

    Il paragone era per l'attuale mancanza di regole nell'AI, nessuno sa precisamente dove hanno preso i dati. Ci sono speculazioni, database open, etc ma i permessi poi alla fine sono regolari? Posso fare opt-out coi miei dati? Etc, etc.
    Anche una biblioteca è gratis e raccoglie conoscenza ma un minimo di regole le ha, non credo abbiano fotocopiato i libri di qualcun altro.

    L'errore qui è fare un paragone uomo vs macchina, why? 🤔

    Perchè attualmente stanno sostituendo umani con testi (e foto) realizzati da AI più o meno evolute. A me sta anche bene l'evoluzione, a volte fa comodo anche a me, bla bla bla ma visto che tante persone si dovranno reinventare o soccomberanno, almeno che si faccia chiarezza su dove vengono presi di dati e come vengono utilizzati.

    Shutterstock dopo aver dato centesimi ai fotografi per anni, ora usa le stesse foto (scattate da umani) per generare foto e grafiche AI con tanti saluti ai contributor (che ora prenderanno probabilmente millesimi di €). Nell'account era già attivo, ho dovuto annullarlo manualmente.

    Getty images idem, ma dopo aver usato i dati per l'AI senza permessi per mesi/anni poi hanno messo una toppa mandando una newsletter e richiedendo l'opt-out (o opt-in, non ricordo).


    overclokk 1 Risposta
  • User

  • Moderatore

    @homeworker ha detto in chatGPT bloccata in italia:

    Il paragone era per l'attuale mancanza di regole nell'AI,

    Paragone non azzeccato direi.

    @homeworker ha detto in chatGPT bloccata in italia:

    Perchè attualmente stanno sostituendo umani con testi (e foto) realizzati da AI più o meno evolute. A me sta anche bene l'evoluzione, a volte fa comodo anche a me, bla bla bla ma visto che tante persone si dovranno reinventare o soccomberanno, almeno che si faccia chiarezza su dove vengono presi di dati e come vengono utilizzati.

    Non vedo il problema, se una macchina fa qualcosa in modo più efficiente di quanto avrei potuto farlo io ben venga, rimane il fatto che un uomo/donna non è paragonabile ad una AI.

    @homeworker ha detto in chatGPT bloccata in italia:

    Shutterstock dopo aver dato centesimi ai fotografi per anni, ora usa le stesse foto (scattate da umani) per generare foto e grafiche AI con tanti saluti ai contributor (che ora prenderanno probabilmente millesimi di €).

    E ha fatto bene, in un mercato dove l'offerta supera abbndantemnte la domanda è normale avere dei prezzi così bassi, la scelta è stata dei fotografi che hanno deciso di usare quella piattaforma per "arrotondare" lo stipendio, Shutterstock non ha obbligato nessuno, potevano evitare e vendersi le proprie foto a prezzi più alti sui loro siti, perché non l'hanno fatto? Shutterstock fa solo bene.


    ? 1 Risposta
  • @overclokk
    Se usano fonti che hanno dato il permesso per l'AI a me sta pure bene il discorso, il fatto che sul web ci sia parecchia roba gratis non è detto che puoi usare queste risorse come ti pare.


    overclokk 1 Risposta
  • Moderatore

    @homeworker Che ci possa essere un problema di licenze ci stà, nulla da dire.