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funzine di mailing-list vs invii singole mail
Uh, il discorso è complesso, e l'invio mail è una questione assai delicata.
Partiamo dal principio: cosa devi fare? Hai un sito che deve mandare email transazionali? (iscrizione, ordini, etc)
Hai delle liste di email di cui hai raccolto il consenso e che devi contattare tramite newsletter?
In ogni caso i blocchi da "spam" non sono delle barriere magiche da sorpassare: 9 volte su 10 se qualcuno ha problemi seri di spam, li ha perché fa spam, laddove spam è letteralmente una comunicazione non richiesta.
Detto questo, oggi giorno comunque per inviare email è bene affidarsi ad un partner che faccia questo di mestiere e che sia in grado di fornirti assistenza, strumenti e competenza tecnica che difficilmente potresti acquisire autonomamente. Inoltre questi strumenti ti danno accesso a statistiche e metriche indispensabili per misurare i risultati del tuo impegno.
Non è necessario investire molto se sei all'inizio, diversi servizi, come mailchimp, sendinblue, voxmail, hanno un piano iniziale piuttosto corposo completamente gratuito. Ti consiglio di cominciare da lì. Ah, do per scontato che tu disponga del consenso a contattare gli indirizzi di cui sei in possesso.
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Al solito, lo so che sono impopolare: l'acquisto di liste è difficilmente compatibile con una pratica sana dell'email marketing, questo a prescindere dalla legislazione corrente. In ogni caso faccio presente che il consenso non è cedibile (non è possibile raccogliere consenso conto terzi, se non citando esplicitamente il tipo di trattamento che si farà del dato).
Ti allego un mio articolo piuttosto vecchio, ma ritengo ancora valido https://emailmarketingblog.it/blog/2018/05/02/raccogliere-consensi-allepoca-del-gdprMa non è questo il punto: la gente che riceverà queste email NON saprà assolutamente perché le sta ricevendo, anche se per assurdo, per partecipare ad un evento o una fiera o un concorso ha spuntato tutti i permessi possibili immaginabili.
Non sapendo chi sei e perché stai inviando l'email, per la maggior parte di queste persone sarai considerato spam. Questo vuol dire che almeno una percentuale di destinatari deciderà di contrassegnarti come tale e così facendo scatenerà un ciclo vizioso con effetti deleteri.
Mi autocito di nuovo: https://emailmarketingblog.it/blog/2016/05/15/i-filtri-antispam-collaborativi-cloudmark
questo è un esempio di filtri moderni.Quindi non è questione di mezzi, ma di strategia: devi fare un invio unico? hai in mente un piano? perché contatti queste persone? cosa ti aspetti?