• User

    Scaricare bollette connessione internet contratto non business

    Ho questo caso particolare,
    nell'ufficio dove svolgo la mia attività ho da tanti anni un contratto con un gestore (Fasweb) per la telefonia fissa e la connessione internet,
    che non è un contratto business ma un semplice contratto famiglia
    per il quale non ricevo fatture con IVA sulla mia partita iva ma semplice ricevute
    Feci questo perchè all'epoca mi conveniva in questo modo
    Adesso non sarebbe male scaricare qualcosa
    e mi chiedo se le bollette del contratto Family che ho per il mio ufficio possano essere scaricate anche solo in parte per la mia attività
    questo senza dover passare per forza ad un contratto business con fatture e iva


  • Moderatore

    @robyye ha detto in Scaricare bollette connessione internet contratto non business:

    er passare per forza ad un contratto busin

    Buonasera,

    in merito alla sua domanda, posso dire, per esperienza, che la fattispecie è talmente banale quanto complessa al tempo stesso.

    Mi spiego meglio, se la sua casa è utilizzata come ufficio, è possibile dedurre tutti i costi della sua abitazione al 50%, così come previsto dalla normativa (e, ove previsto, anche l'Iva). Tuttavia, requisito essenziale (associato al principio di INERENZA) per poter detrarre l'Iva, è l'indicazione della P. Iva in fattura (o nella bolletta); questo, perché la P. Iva in fattura indica che si sta agendo nell’esercizio d’impresa, arte o professione. Indico l'art. 21 del DPR 633/1972 dove si precisa che in fattura deve essere esposto il "numero di partita Iva del soggetto cessionario o committente ovvero, in caso di soggetto passivo stabilito in un altro Stato membro dell’Unione europea, numero di identificazione Iva attribuito dallo Stato membro di stabilimento; nel caso in cui il cessionario o committente residente o domiciliato nel territorio dello Stato non agisce nell’esercizio d’impresa, arte o professione, codice fiscale".

    Successivamente, gli artt. 19 e 25 DPR 633/1972 precisano che la detrazione dell'IVA è ammessa soltanto nel caso in cui la fattura sia registrata ed in entrambi gli articoli si fa riferimento a "beni acquistati o importati nell'esercizio dell'impresa, arte o professione".
    Per questa ragione si esclude la detrazione dell'IVA nel caso in cui manchi la partita iva in fattura/bolletta. Peraltro, se non è indicato il numero di partita Iva, al fattura non transiterebbe nemmeno sul gestionale, non essendo presente la partita Iva.

    Diversamente, il costo di spese ad uso promiscuo è deducibile in quanto la norma parla semplicemente di INERENZA e non detta altre indicazioni in merito. Pertanto, se ad esempio ha un contratto di locazione, questo è deducibile purché svolge nell'abitazione l'attività.

    Per le bollette o altre utenze, analogo discorso: se manca la p. iva in fattura, l'IVA è indetraibile (e questo si evince anche dal fatto che l'Agenzia quando acquisisce le fatture elettroniche non le fa transitare nella sfera imprenditoriale del Contribuente, bensì nella sua sfera privata) ed il costo deducibile.

    Nella speranza di essere stato quanto più chiaro possibile.

    Cordiali saluti,

    Mattia Giannini
    Dottore Commercialista e Revisore Legale dei Conti


  • User

    probabilmente mi sono espresso male, l'immobile dove ho l'attività e che è la sede commerciale è un immobile commerciale, non la mia residenza.
    Solo quando stipulai il contratto telefonia/adsl con fastweb feci un contratto Family e non Business , dunque senza fattura.
    Chiedevo se fosse comunque possibile 'scaricare' in qualche modo quelle ricevute , ma ho paura non sia possibile
    Vabbè, vedrò di passare ad un contratto Business


  • Moderatore

    Buonasera,

    come già indicato in precedenza, anche se l'immobile è la sede commerciale (o immobile è commerciale e svolge interamente la sua attività, senza però averne la residenza), la dottrina prevalente e la prassi sono quelle di dedurre/detrarre costo/iva soltanto se nel documento è presente anche la P. Iva e non solo il relativo codice fiscale, così come previsto sia dall'art. 21 in tema di fatturazione, sia dagli artt. 19 e 25 DPR 633/1972 in tema di registrazione contabile.

    Peraltro, come già accennato in precedenza, le bollette/utenze se è indicata la partita Iva allora sono automaticamente visionabili sul sito dell'Agenzia delle Entrate in quanto il costo (e l'Iva) è considerato inerente l'attività d'impresa, arte o professione. Se invece ci fosse il solo codice fiscale, la fattura elettronica non sarebbe presente (e non importabile) sul software di contabilità.

    Peraltro, accenno che, a tutela della indicazione poc'anzi citata, in una risposta a telefisco 2019, degli esperti dell'Agenzia delle Entrate, in occasione di costi (ed iva) pagati per spese che in quel caso erano ad uso promiscuo, precisano che "gli articoli 19 e 25 del Dpr n. 633/1972 richiedono per la detrazione dell’Iva non sono che l’operazione sia effettuata ma anche che sia ricevuta la fattura e sia registrata. La ricezione delle fatture con la mera identificazione del codice fiscale non permette la detrazione dell’Iva in quanto le stesse sono relative alla sfera privata del contribuente. Per poter detrarre la quota di costi relativa all’attività professionale è necessaria l’indicazione della partita Iva. Non solo, ma i soggetti passivi iva dal 2019 ricevono per le transazioni domestiche le fatture in formato Xml e non cartaceo".

    Cordiali saluti,

    Mattia Giannini
    Dottore Commercialista e Revisore Legale dei Conti