• User Attivo

    Regime forfettario 2020

    In regime forfettario (prestazioni professionali di disegno tecnico) dal 1/1/2020 (prima ero in regime di vantaggio) vorrei emettere le mie fatture (pur non essendo obbligato) in formato elettronico (al massimo sono 15-20 in tutto l'anno) tramite il servizio Fatture e Corrispettivi di AdE.
    Ho già provato ad impostarne una ma vorrei chiedere un chiarimento a chi vorrà gentilmente fornirmelo:
    Le mie fatture contengono:

    • la descrizione della prestazione con il relativo importo: è un'operazione non soggetta ad Iva, oppure esclusa oppure esente?
    • la rivalsa 4% INPS gest. separata L. 335/95: idem c.s.
    • il bollo di 2 euro: lo includerei nelle prestazioni in modo che entri nel totale fattura: è corretto che lo esponga e anche in questo caso il bollo è escluso, non soggetto, esente o altra motivazione da IVA? Poi a parte indico che il bollo è virtuale e seguirà la procedura per il relativo pagamento
      Forse sono troppo pignolo ma faccio confusione a capire le differenze fra non soggetto, escluso, esente ecc.
      Grazie e cordiali saluti

  • Moderatore

    Buonasera,

    nel caso ancora non avesse risolto, Le rispondo di seguito:

    1. La fattura è non soggetta Iva. Il codice natura per la precisione è N2
    2. Analogo discorso per la rivalsa INPS del 4%. Il codice natura per la precisione è N2.
    3. E' presente una sezione apposta dedicata al Bollo. Altrimenti, se si inserisce insieme alle altre righe va bene inserirlo come non soggetto e codice natura N2.

    Non si tratta di essere pignoli, anzi, è opportuno, perché a livello fiscale il Legislatore ed i suoi eventuali clienti/fornitori sono molto attenti e rischia di fare una fattura che magari le viene anche accettata che, se errata, dovrà annullare con nota di credito elettronica per poi farne una nuova.
    Per questo, oramai con la fatturazione elettronica, è bene prestare molta attenzione all'emissione delle fatture.

    Se avesse bisogno di altro, non esiti a contattarmi.

    Cordiali saluti,

    Dott. Mattia Giannini


  • User Attivo

    Dott. Giannini, molto gentile e preciso. Grazie davvero!
    Approfitto notando che è di Roma: il mio ex Direttore (quando lavoravo in Pirelli) era l'ing. Giacomo Giannini di Roma: non è per caso parente?
    Grazie ancora e cordiali saluti
    Claudio Giordani - Monza


  • Moderatore

    Buonasera,

    di nulla assolutamente, anzi, se avesse bisogno può inviarmi una email per assistenza tramite il seguente indirizzo email di Studio. Se le servisse glielo indicherò nella risposta qui sotto.

    No, non sono parente dell' Ing. Giacomo Giannini di Roma, seppur io sono di Roma.

    Cordiali saluti,

    Dott. Mattia Giannini


  • User Attivo

    Dott. Giannini, visto lo scambio di messaggi dello scorso mese di febbraio approfitto per chiederle un parere:
    ho letto l'ultima bozza del decreto "maggio" che dovrebbe essere emanato nei prossimi giorni. A proposito del bonus maggio di 1000 euro ai professionisti con partita Iva e gestione separata Inps si dice che spetterà se il reddito di marzo/aprile 2020 risulterà inferiore di almeno il 33% del reddito dell'analogo periodo 2019. Sarà da autocertificare dopo di che l'Agenzia delle Entrate confermerà o meno il diritto. Credo che sia assai difficile stabilire un reddito di due mesi. Credo altresì che ciò sia impossibile all'AdE che fra l'altro non ha ancora ricevuto nemmeno il mod. redditi 2020 relativo al 2019, che cmq , essendo in regime di vantaggio 2019 e forfettario 2020, comunico il mio fatturato annuale non diviso per mesi.
    Vediamo se verrà confermato ma io nei due mesi 2020 purtroppo non ho fatturato nulla mentre nel 2019 ho un certo fatturato. Credo che sia automatico che il mio reddito 2020 sia inferiore al 2019, SBAGLIO?
    Con le mie scuse, ringrazio e porgo cordiali saluti


  • Moderatore

    Buonasera Clagiord,

    ho letto con interesse anche io a bozza del Decreto Aprile (che oramai uscirà a Maggio inoltrato e, quindi, in netto ritardo rispetto alle esigenze dei lavoratori ed imprenditori). In ogni caso, se dovessero essere confermati i requisiti previsti nella bozza, il Contribuente nel fare la richiesta all'Inps autocertifica una riduzione di almeno il 33% del secondo bimestre del 2020 (Marzo ed Aprile 2020) rispetto agli stessi mesi del 2019. Il reddito come lo definiscono loro, è pari alla differenza tra gli incassi ed i pagamenti nel biennio di riferimento (comprese le quote di ammortamento riferite a quel periodo) e quanto appena affermato si legge dall'art. 22, comma 2 della bozza: "(...) A tal fine il reddito è individuato secondo il principio di cassa come differenza tra i ricavi e i compensi percepiti e le spese effettivamente sostenute nel periodo interessato e nell’esercizio dell’attività, comprese le eventuali quote di ammortamento."
    Ovviamente, questo è possibile per tutti i Contribuenti che dal 2019 emettono la fattura elettronica, perché l'Agenzia delle Entrate saprà quante fatture emesse e quante fatture ricevute nel biennio 2019 e se nel 2020 c'è la famosa riduzione di almeno il 33%. Ovviamente, a mio avviso ci sono due imprecisioni che il Governo non ha considerato:

    1. Per i contribuenti forfettari/minimi che non hanno l'obbligo di emettere fattura elettronica, l'Agenzia delle Entrate non ha la possibilità di verificare se effettivamente esiste o meno la riduzione di almeno il 33%;
    2. Per tutti gli altri contribuenti che emettono per obbligo la fattura elettronica, dato che il reddito è individuato secondo il principio di "cassa", l'Agenzia delle Entrate non ha evidenza degli incassi del biennio, perché nulla è comunicato in tal senso. Bensì avranno soltanto l'elenco delle fatture emesse/ricevute nel biennio di riferimento. Faccio un esempio: seguendo la bozza, ipotizziamo che lei abbia emesso fattura nel 2019 a Gennaio ma gliel'hanno pagata ad Aprile dello stesso anno. Questa fattura rientra nel calcolo del "reddito" così come da loro indicato. Loro non sapranno mai a livello di incassi e pagamenti quando le fatture risultano incassate o pagate nell'anno. Per questo si ipotizza un controllo più formale che di merito nei confronti del Contribuente. Però, sono tutte supposizioni, in quanto non abbiamo ancora evidenza del procedimento adottabile dalla Pubblica Amministrazione.

    Per rispondere alla domanda: se nel 2019 ha un fatturato (incassi) e nel 2020 non ha emesso (per meglio seguire la bozza io parlerei di incassato) nessuna fattura, allora sicuramente si ha una riduzione del 33% rispetto all'anno scorso ed ha diritto al bonus. Però, prima di darle certezza, bisogna, ovviamente, attendere la versione definitiva del Decreto emanato dal Governo.

    Spero di esserLe stato d'aiuto.

    Mattia Giannini
    Dottore Commercialista e Revisore Legale dei Conti


  • User Attivo

    Concordo con lei, vedremo se ci saranno modifiche dell'ultimo minuto, diversamente per quanto mi riguarda chiederò i 1000 euro, poi ...
    Sempre per "approfittare" della sua competenza, ma anche disponibilità, posso chiederle ancora: mio nipote studente nelle feste di Natale ha svolto un lavoro occasionale presso unì'Azienda. E' arrivata la CU 2020: nella sezione lavoro autonomo, causale M, è indicato un reddito lordo di 1000 euro, ritenuta acconto € 200.
    Non ha alcun altro reddito, può recuperare quei 200 euro trattenuti? Può fare il 730 o DEVE fare il mod. Redditi?
    Grazie ancora dott. Giannini, giuro che non la disturbo più
    Cordiali saluti


  • Moderatore

    Nessun problema, per questa tipologia di domande non è necessario un consulto specialistico.

    Se suo nipote ha emesso una ricevuta per prestazione occasionale incassata nel 2019, è possibile richiedere a rimborso la ritenuta d’acconto e le alternative sono due:

    1. Presentare il modello 730 soltanto se suo nipote ha almeno un reddito di lavoro dipendente o assimilato, altrimenti non può presentarlo (ci sono altri casi che non Le indico ma immagino non rientri sicuramente in nessuna casistica che può leggere da istruzioni);
    2. Presentare il modello Redditi (ex Unico) con la richiesta di rimborso.

    Se suo nipote ha emesso una ricevuta di prestazione occasionale incassata però nel 2020 questo discorso è valido presentando i dichiarativi 2021 per il periodo d’imposta 2020.

    Spero di essere stato chiaro ed esaustivo.

    Per qualsiasi dubbio o chiarimento mi permetto di segnalarLe che sul sito web del mio studio scriviamo periodicamente delle news ed una di queste riguarda la differenza tra modello 730 e modello unico. Magari se ha altre domande può verificare li tra i diversi articoli e per dubbi irrisolti di carattere generale, può scrivere sul forum e le risponderò quanto prima.

    Cordiali saluti,

    Mattia Giannini
    Dottore Commercialista e Revisore Legale dei Conti