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Partita Iva per vendere prodotti di hobbistica online?
Salve, mi è venuto il seguente dubbio: la mia ragazza realizza oggetti di artigianato e vorrebbe venderli su eBay. La cifra che ci si aspetta di guadagnare difficilmente supererebbe i 100-200? al mese, nella migliore delle ipotesi. Mi chiedevo quindi: non trattandosi di commercio, ma di prodotti di hobbistica realizzati in proprio, e in previsione dei modestissimi guadagni attesi, è comunque necessaria l'apertura di P.IVA? E se non è necessaria, in che modo vanno dichiarati i guadagni?
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Ovviamente si. Il lavoro è continuativo? Serve la P.IVA.
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scusate ma dimenticavo un particolare credo piuttosto importante: la vendita online di questi prodotti handmade sarebbe molto discontinua, andando a coprire complessivamente circa il 60%-70% dell'anno (del tipo: due mesi sì, poi tre settimane no, poi un mese sì, due settimane no..e così via). Ovviamente, in quel 30%-40% di "non-attività" i prodotti sarebbero del tutto rimossi dal marketplace. Questo perché per svariate settimane all'anno la mia ragazza non è in casa e non potrebbe lavorare sui prodotti in questione.
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Posso sbagliare ma temo che la P.IVA sia d'obbligo perché non si tratta della vendita occasionale di un oggetto usato ma di un vero e proprio commercio.
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@nahar said:
scusate ma dimenticavo un particolare credo piuttosto importante: la vendita online di questi prodotti handmade sarebbe molto discontinua, andando a coprire complessivamente circa il 60%-70% dell'anno (del tipo: due mesi sì, poi tre settimane no, poi un mese sì, due settimane no..e così via). Ovviamente, in quel 30%-40% di "non-attività" i prodotti sarebbero del tutto rimossi dal marketplace. Questo perché per svariate settimane all'anno la mia ragazza non è in casa e non potrebbe lavorare sui prodotti in questione.
Resta continuativa. Anche se fai 30 giorni si ed 11 mesi no, quindi di nuovo 30 giorni si ed 11 mesi no e così via.
Ahimè in Italia la normativa è assurda ed impone barriere d'ingresso pazzesche.
Però un regime forfettario costa 0€ ad aprirlo (un comm. te lo apre con 50€) quindi puoi valutarlo.
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Già, ma il problema rimane l'INPS, che se non erro sono 3000? e rotti l'anno, il che renderebbe del infattibile la cosa
La cosa più ridicola è che così facendo si va a creare una massa di micro-evasori che invece sarebbero ben felici di pagare il loro 20-30% di tasse sull'esiguo ricavo maturato a fine anno, ed essere così in regola...ragionamenti troppo complessi per i nostri burocrati, peccato.
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@nahar said:
Già, ma il problema rimane l'INPS, che se non erro sono 3000€ e rotti l'anno, il che renderebbe del infattibile la cosa
La cosa più ridicola è che così facendo si va a creare una massa di micro-evasori che invece sarebbero ben felici di pagare il loro 20-30% di tasse sull'esiguo ricavo maturato a fine anno, ed essere così in regola...ragionamenti troppo complessi per i nostri burocrati, peccato.Col regime forfettario suggerito da Sermatica (che è lo stesso che ho io) l'INPS si paga per cassa, quindi solo se guadagni e proporzionalmente. Questo aiuta ad azzerare o almeno ridurre moltissimo le spese fisse, il vero deterrente per chi inizia un'attività.
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A me non sembra così: aprendo partita IVA per vendere su marketplace online si è assimilati a commercianti a tutti gli effetti e dunque bisogna pagare l'INPS in misura fissa (3700euro se non erro) e non per cassa. L'unico vantaggio del forfetario sta nel beneficio del 35% di riduzione di tale importo dovuto all'Inps, che da 3700 diventa così circa 2400, che è comunque una cifra FOLLE per chi vuole soltanto vendere qualche oggetto online per arrotondare il mese...
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@nahar said:
A me non sembra così: aprendo partita IVA per vendere su marketplace online si è assimilati a commercianti a tutti gli effetti e dunque bisogna pagare l'INPS in misura fissa (3700euro se non erro) e non per cassa. L'unico vantaggio del forfetario sta nel beneficio del 35% di riduzione di tale importo dovuto all'Inps, che da 3700 diventa così circa 2400, che è comunque una cifra FOLLE per chi vuole soltanto vendere qualche oggetto online per arrotondare il mese...
Scusami, intendevo col "regime dei minimi" o come si chiama ora e ho sbagliato anche a citare Sermatica. Oggi sono proprio rinco
Inoltre non ho alcuna competenza specifica in materia fiscale e non sono per niente aggiornato. Quindi prendi tutto quello che dico con le pinze.
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Da quel che so, ad oggi, non c'è più alcuna differenza tra regime dei minimi e forfetario. Chi vuole aprire una P.IVA in regime agevolato, ha a disposizione solo il forfetario, che non risolve affatto il problema della batosta INPS per chi vuole vendere due cianfrusaglie online in santa pace (l'abbattimento del 35% risolve ben poco). Se qualcuno potesse darmi conferma di tutto, gliene sarei grato