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- Articoli frazionati su più pagine stile "slide di PowerPoint" . Utile o dannoso ?
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Articoli frazionati su più pagine stile "slide di PowerPoint" . Utile o dannoso ?
Oggi su facebook mi è scorsa questa pagina sponsorizzata : reportpipe . com/trending/motori/crash-test-2015-le-10-auto-piu-pericolose/
Sto provando a chiedermi come vede Google articoli strutturati in questo modo , l'idea che mi sono fatto è che chi l'abbia scritto sia un fottutissimo genio del male. Infatti :
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Il tema è sicuramente interessante , a chiunque viene voglia di cliccare per vedere se magari c'è la propria auto o quella di un familiare nell'elenco
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l'articolo è però strutturato in 13 pagine differenti , stile "slide" di powerpoint e se vuoi l'informazione iniziale finisci per cliccare fino all'ultima pagina.
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i pulsanti per passare da una slide all'altra si confondono facilmente con le frecce degli annunci pubblicitari , quindi ci sarà sicuramente un'alta percentuale di utenti che si sbaglia accreditandogli il pay per click anche se non gli fregava assolutamente nulla della pubblicità
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il 90% dei visitatori uscirà insoddisfatto dalla lettura dell'articolo ( i feedback nei commenti sono tutti negativi ) , ma il buon Google , che vede il sito tramite le statistiche di Analytics , percepirà l'esatto contrario : gli utenti sono rimasti sul sito per 13 pagine , magari intrattenendosi per qualche minuto.
Ora visto che frequenza di rimbalzo e tempi di permanenza nel sito sono comunque parametri di qualità , è probabile che l'articolo venga giudicato di alta qualità.
Viceversa un sito che avesse fornito tutte le informazioni nella pagina iniziale , magari evidenziando in grassetto le 10 auto coi relativi risultati , avrebbe ottenuto una visita di pochi secondi. Utenti soddisfatti ma valutazione Google bassa e pagina che magari scende nei risultati di ricerca.
Voi che ne pensate ?
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Ciao oronzo_canà,
Di articoli spazzatura come quello hai indicato vi è pieno tra quelli sponsorizzati su FB.
Il loro scopo non è posizionarsi bene su Google, ma solamente guadagnare con il trucchetto hai descritto al punto 3) grazie a un titolo che attiri l'attenzione come hai descritto al punto 1)Per rispondere alla domanda "Utile o dannoso", bisognerebbe chiarire "per chi":
- Per l'autore che incassa tramite click costruendo pagine non informative con titoli civetta, è sicuramente utile, e i soldi danno non gli fanno.
- Per il navigatore deluso, l'articolo è sia inutile che dannoso perché gli fa perdere tempo
- Per FB è inizialmente utile, perché il link gli viene pagato, e probabilmente alla lunga dannoso perché gli utenti perderanno fiducia negli articoli sponsorizzati.
Nota che già tempo fa FB aveva intrapreso un'azione verso gli articoli con titoli civetta del tipo "non crederete a cosa fa questa ragazza quando scopre che..."; questi articoli sono un adattamento per passare il filtro.
Dove sta Google qui?
Non c'è. Può anche essere che l'articolo si posizioni bene per la frase esatta o simile riportata nel titolo, dubito vi sia troppa concorrenza, ma - ripeto - qui lo scopo non è posizionarsi nei motori di ricerca, scommetto che la quasi totalità del traffico proviene dai link a pagamento su Facebook.@oronzo_canà said:
[...] il buon Google , che vede il sito tramite le statistiche di Analytics , percepirà l'esatto contrario : gli utenti sono rimasti sul sito per 13 pagine , magari intrattenendosi per qualche minuto.
Google non usa le statistiche di Analytics per valutare le pagine di un sito.
E' un falso mito duro a morire, è stato più e più volte rigettato con forza da Google, e se ci pensi non avrebbe alcun senso per Google farlo, tanto facilmente tali statistiche sono alterabili.@oronzo_canà said:
Ora visto che frequenza di rimbalzo e tempi di permanenza nel sito sono comunque parametri di qualità , è probabile che l'articolo venga giudicato di alta qualità.
Vedi commento precedente.
Frequenza di rimbalzo e tempi di permanenza sono generici indicatori di qualità a uso interno da parte del gestore del sito, non per il motore di ricerca.Spero d'esserti stato utile