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    Blog anonimo

    Salve,vorrei sapere se è possibile pubblicare sul web un blog di tre o quattro pagine al massimo con dei contenuti giornalistici rimanendo completamente anonimi,cioè senza lasciare tracce che possono ricondurre al pc utilizzato.

    Il tutto ovviamente deve essere sicuro al 100% insomma a prova di hacker

    Grazie per l'aiuto


  • Consiglio Direttivo

    Salve Giusor.

    La tua domanda è interessante, provo a rispondere per quello che so (altri esperti potranno sicuramente essere di maggior aiuto su alcuni dettagli).

    Non conosco, né credo esista, un sistema "sicuro al 100%"; le risorse migliori per proteggere la sicurezza informatica sono probabilmente ad uso quasi esclusivo di militari e servizi segreti, più un ristrettissimo numero di aziende private con certificazioni di sicurezza da capogiro; a parte quello, sulla Rete siamo più o meno tutti sulla stessa barca, ed è tipicamente un colabrodo. I sistemi che promettono "anonimizzazione certa" potrebbero essere affidabili contro un limitato numero di contromisure standard, ma difficilmente resisterebbero alla pressione di veri esperti, o di interi governi, o di comunità rispettate di hacker e cracker assortiti.

    Per chi vuole pubblicare contenuti di tipo giornalistico (mi attengo alle tue specifiche, ma poi ci sarebbe da capire con molta precisione se i tuoi contenuti possano avere una qualche valenza pubblica appetibile a un giornalista) so dell'esistenza di alcuni servizi dedicati ai cosiddetti "whistleblowers", cioè, per esempio, impiegati di aziende che vogliono fare trapelare segreti "sporchi" del loro ambiente di lavoro senza venire additati pubblicamente. Qui però la faccenda si fa scivolosa, e ci sono profili di rilevanza penale a cui, come da Regolamento della community, non ci interessa fare da cassa di risonanza.

    Ad ogni modo, i servizi a disposizione dei "whistleblowers" richiedono segnalazioni, spesso da remoto (via mail, chat, ecc.), e da lì non è difficile risalire a chi ha dato origine alla notizia. Indirizzi IP, mac address, triangolazioni sulle connessioni... per chi conosce bene il mestiere, risalire all'origine di una "soffiata" è tutt'altro che impossibile. Alla base di tutto ci sono in fondo gli esseri umani, e spesso loro parlano molto prima di una macchina.

    Su scala globale c'è Wikileaks, di cui si è tanto parlato in questi ultimi anni, ma il suo sistema non credo si differenzi molto da quanto scritto sopra, e c'è anche un filtro editoriale sui contenuti che vengono pubblicati; in fondo, a (quasi) nessuno interessa sapere notizie di gossip condominiale, o piccole irregolarità di imprese a conduzione familiare; si parla di questioni globali, e non senza rischi enormi per la sicurezza di interi Stati. Spero che col tuo caso siamo ben lontani da questo genere di affari.

    Ragionando con molta lucidità e impiegando un numero cospicuo di ore in test e apprendimento, c'è la remota speranza di riuscire a inventarsi un modo, probabilmente assai complesso, per lanciare un sasso nello stagno della Rete senza che si riesca a sapere subito chi l'ha tirato, da dove, e come; mi sento però di dirti che non è una questione di "se" l'autore di una pagina web verrà scoperto, ma solo di "quando". E se ciò che vuoi diffondere potrebbe essere passibile di denuncia o querela per diffamazione (i legali mi aiutino col burocratese qui, per favore), la durata dell'anonimato diventa di solito inversamente proporzionale a ciò che viene reso accessibile, quindi occhio.

    In generale, trovo che occorra un tale impegno per portare a termine qualsiasi cosa che somigli al "nascondersi in Rete", da farmi preferire la dichiarazione aperta alla "spiata". Forse tu avrai più costanza di me e riuscirai a trovare un modo per condividere le tue informazioni senza lasciar trapelare con esse anche la tua identità.

    Ti invito però a considerare due aspetti ulteriori che forse hai lasciato ai margini. il primo: se ciò che vuoi diffondere ha rilevanza penale, forse la via più semplice e diretta è sporgere una denuncia, o chiedere aiuto alle forze dell'ordine, specificando le tue necessità di anonimato; penso che ci siano validi strumenti nel nostro ordinamento legislativo che possano aiutare chi vuole portare alla luce il marcio, tutelando l'anonimato e la sicurezza di tutti. Il secondo aspetto: se i contenuti che hai tra le mani sono davvero interessanti per un giornalista, semplicemente contattane uno bravo e serio e proponigli/le quello che sai: anche in questo casi ci sono canali molto validi, dalla redazione di Report in avanti, per far uscire una notizia senza che la fonte sia scoperta (almeno in tempi rapidissimi).

    Questo sempre nell'ipotesi che si tratti di cose gravi, serie e davvero clamorose. Se invece, e scusa la franchezza, l'idea è quella di diffondere chat private, foto compromettenti personali, storie di corna o di litigi sul pianerottolo, o qualsiasi cosa si avvicini più al pettegolezzo privato che alla rivelazione di una scomoda verità pubblica, il mio suggerimento è di mettersi l'anima in pace, allontanarsi di corsa dalla sorgente dei problemi, e lasciarsi alle spalle la faccenda quanto prima, ché la vita è breve, e ci sono cose più interessanti da fare che cercare di spiattellare i fatti nostri o di chi ci è vicino sulla Rete, per di più cercando di non restarci appiccicato.

    Perdona l'inciso, non ti conosco e non ho idea di cosa tu voglia diffondere, ma la precisazione mi sembrava dovuta.

    Concludo con una raccomandazione specifica per il Forum: qui in gt siamo fisiologicamente allergici alle violazioni della legge e dell'ordinamento locale, quindi se l'obiettivo di questo o qualsiasi altro thread, aperto da te o da altri, è agevolare il compimento di un reato, ci sentiremo liberi di prendere tutte le contromisure necessarie per difendere l'integrità del Forum stesso, collaborando con le autorità preposte in ogni modo possibile.

    In bocca al lupo con la tua ricerca, e buona permanenza tra noi.