• Bannato User

    I martiri di Nassiriya

    Il 12 novembre 2003, alle ore 8,40 italiane, un camion carico di esplosivo salta in aria dinanzi alla caserma che ospita il contingente italiano a Nassiriya, devastando la palazzina che è avvolta dalle fiamme. Perdono la vita 19 italiani: 12 carabinieri, 5 soldati, 2 civili italiani, e 8 iracheni. I feriti sono numerosi. L’atto terroristico è firmato da Al Qaeda.
    “Tutti gli italiani – dichiara il Presidente della Repubblica Carlo Azelio Ciampi - sono stretti intorno alle loro forze armate e alle famiglie dei caduti: soldati, Carabinieri, civili. Da decenni l’Italia è impegnata in missioni di pace nelle più varie parti del mondo, missioni segnate da stragi e da morti. Non daremo tregua ai responsabili di questo orrendo attentato. La lotta al terrorismo è una priorità per tutti i popoli”.
    “Sono orgoglioso per il coraggio e l’umanità dei nostri soldati”, aggiunge il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
    Cesare Salvi, Vicepresidente del Senato, sospende la seduta e esprime a nome del Presidente Marcello Pera “il dolore più pieno e la totale adesione, al di là delle diverse posizioni su questo specifico tema, ai familiari delle vittime e all’Arma dei Carabinieri”.
    Anche Pierferdinando Casini, Presidente della Camera, sospende i lavori.
    Parole di cordoglio arrivano dal presidente dell’Onu, da molti governi stranieri, da tutti i partiti italiani e dall’Unione delle comunità islamiche in Italia.
    “Sono caduti per un ideale, sognavano di portare la pace in Iraq – dice Tiziana Montalto, vedova del maresciallo Alfio Ragazzi. – Sono sicura che di lassù ci guarda contento. Sono orgogliosa di mio marito”.
    Ai funerali del 18 novembre, il popolo italiano, commosso, si stringe intorno alle vittime, riscoprendo il valore della solidarietà nazionale, la riconoscenza per i nostri caduti in missione di pace e l’orgoglio di essere italiani.
    “La nostra vita è tutta qui dentro – afferma Margherita Caruso, vedova del vicebrigadiere Giuseppe Coletta, indicando il vangelo. – Fu detto – aggiunge leggendo un brano di San Matteo – amerai il tuo prossimo e odierai il nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siete figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, che merito avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Siate dunque perfetti, come è perfetto il vostro Padre celeste”.
    "La sposa di uno dei caduti – dice nell’omelia il cardinale Ruini, - dopo aver letto il brano del Vangelo nel quale Gesù ci invita ad amare anche i nostri nemici, ci ha detto con semplicità che di quella parola di Gesù lei e suo marito avevano fatto la regola della propria vita. E' questo il grande tesoro che non dobbiamo lasciar strappare dalle nostre coscienze e dai nostri cuori, nemmeno da parte di terroristi assassini. Non fuggiremo davanti a loro, anzi, li fronteggeremo con tutto il coraggio, l'energia e la determinazione di cui siamo capaci. Ma non li odieremo".
    .......
    A Marano di Napoli, il sindaco, esponente del partito dei comunisti italiani cancella “via Martiri di Nassiriya, istituita in precedenza dal commissario prefettizio.
    I padri comboniani baresi si chiedono se sia giusto dare la comunione ai soldati italiani in Iraq che si sono arruolati volontari per una guerra criminale.
    In alcuni cortei di pacifisti si grida: “dieci, cento, mille Nassiriya”.

    12 novembre 2006 Domenico Riccio


  • Super User

    Ci sono cosi' tante persone che fanno sacrifici e perdono perfino la vita per portare avanti e difendere un ideale o una causa. Forse qualcuno ai militari morti da meno importanza perche' vengono pagati. E' triste e cinico, ma penso sia questa la causa.
    Vi e' inoltre una presa di distanza da parte di certi partiti dal mondo militare (e purtroppo anche dai giovani militari) causata da un forte movimento che chiedeva di non intervenire (e che alcuni partiti pensano di rappresentare), in nome di uno pseudo-pacifismo dettato piu' dalla moda che da una precisa conoscenza dei fatti. E cosi' si porta a mescolare i militari italiani morti mentre cercano di aiutare una popolazione in grande difficolta' con i militari che sparano e fanno violenza, confondere chi lotta per vedere il proprio territorio consegnato nelle mani del popolo e non ad amici di questo o quel paese estero con chi attua la politica del terrore e della paura, tramite attentati non solo contro i militari, ma contro giornalisti, cittadini stranieri e perfino contro la popolazione irachena. Facciamoci tutti un esame di coscienza e chiediamoci se sia piu' grave togliere la targa da una strada o passare sotto silenzio morti dovute ad una errata politica di insediamento.


  • User Attivo

    Condolianze a tutti i militari italiani morti a Nassiriya.

    Io riguardo a questa questione, dei nostri militari in Iraq, mi domando:
    l'Italia è andata in guerra e ogni guerra ha i propri morti, quindi non c'è nulla da stupirsi, o da enfatizzare, o da mitizzare, o da litigare(i partiti che litigano) sono purtroppo caduti, perchè cosi' è la guerra.


  • Super User

    Pace ed Onore a loro.
    Che Dio li accolga.

    Paolo


  • Super User

    RIP :ciauz:


  • Bannato User

    @Hotshot said:

    Condolianze a tutti i militari italiani morti a Nassiriya.

    Io riguardo a questa questione, dei nostri militari in Iraq, mi domando:
    l'Italia è andata in guerra e ogni guerra ha i propri morti, quindi non c'è nulla da stupirsi, o da enfatizzare, o da mitizzare, o da litigare(i partiti che litigano) sono purtroppo caduti, perchè cosi' è la guerra.

    Non è così. L'Italia non è andata in guerra, ma ha partecipato ad una missione di pace con i rischi di una guerra che sembrava finita.


  • User Attivo

    @damnic said:

    Non è così. L'Italia non è andata in guerra, ma ha partecipato ad una missione di pace con i rischi di una guerra che sembrava finita.

    No effettivamente hai ragione, era un Villaggio Vacanze!!!

    Che stupido che sono, cacchio, basta! basta guardare i telegiornali che ti fanno vedere le immagini così sgranate che non ti fanno capire quello che realmente sta' succedendo!

    La guerra non esiste!
    Evvai!!!


  • Bannato User

    @Hotshot said:

    No effettivamente hai ragione, era un Villaggio Vacanze!!!

    Che stupido che sono, cacchio, basta! basta guardare i telegiornali che ti fanno vedere le immagini così sgranate che non ti fanno capire quello che realmente sta' succedendo!

    La guerra non esiste!
    Evvai!!!

    Allora te lo ripeto: L'Italia non è andata in guerra, ma in missione di pace, lo ha detto anche Napolitano due giorni fa.
    Ho però aggiunto, e forse non l'hai notato, che lo ha fatto pensando che la guerra fosse finita e invece non è.


  • User Attivo

    @damnic said:

    Allora te lo ripeto: L'Italia non è andata in guerra, ma in missione di pace, lo ha detto anche Napolitano due giorni fa.
    Ho però aggiunto, e forse non l'hai notato, che lo ha fatto pensando che la guerra fosse finita e invece non è.

    Guarda io ripongo tutta la mia buona/ottima/fiducia/affetto/rispetto/ e non solo .... a chi ciè andato, ma diciamolo: l'italia è andata non perchè crediamo nella libertà delle persone(ma all'italia ci pensiamo? e poi solo l'iraq?) e non perchè volevamo riportare in iraq la democrazia(perchè solo in iraq?), ma per il nostro governo:
    una 60ina di persone hanno deciso che cosi' gli faceva comodo, o gli piaceva l'idea, fate voi, sta' di fatto che abbiamo mandato la nostra gente ad una guerra NON nostra.


  • Bannato User

    @Hotshot said:

    Guarda io ripongo tutta la mia buona/ottima/fiducia/affetto/rispetto/ e non solo .... a chi ciè andato, ma diciamolo: l'italia è andata non perchè crediamo nella libertà delle persone(ma all'italia ci pensiamo? e poi solo l'iraq?) e non perchè volevamo riportare in iraq la democrazia(perchè solo in iraq?), ma per il nostro governo:
    una 60ina di persone hanno deciso che cosi' gli faceva comodo, o gli piaceva l'idea, fate voi, sta' di fatto che abbiamo mandato la nostra gente ad una guerra NON nostra.

    Questo è un altro discorso, che allora vale anche per l'Afganishan, per il Kossovo, per il Libano ecc..
    O l'Italia ha sbagliato tutto, o invece ha ritenuto di dover avere un ruolo positivo in un mondo che altri hanno rovinato, pagando purtroppo anche con i morti, che non vanno dimenticati.


  • Super User

    un ricodo commosso