• User Attivo

    Tetto massimo di fatturazione regime dei minimi

    Vorrei avere conferma sul tetto massimo di fatturazione per un regime dei minimi.

    Il mio regime come consulente informatico non prevede ritenuta e iva ma solo rivalsa INPS 4%.

    So che il tetto massimo dovrebbe essere di 30.000 euro (comprensivo anche della rivalsa sulle fatture).
    Sforando il tetto si perde il privilegio di rimanere nel regime minimo l'anno successivo.

    Se si sfora invece il tetto dei 45.000 euro saltano le agevolazioni per l'anno in corso, con la conseguenza di dover pagare di tasca propria l'IVA su tutte le fatture emesse.

    Ora, al di là della ca**ta mostruosa che è questa legge in sé, è corretto quanto sopra.

    Due commercialisti a cui ho chiesto parere mi hanno dato risposte contrastanti. Per il primo basta sforare i 30000 per dover pagare l'IVA su tutte le fatture emesse, il secondo mi ha fornito l'indicazione di sopra.

    Grazie! : )


  • Bannato Super User

    Buonasera

    Piccola precisazione, il regime dei minimi funziona per cassa dunque conta quanto incassa (totale dellle fatture che le vengono pagate) nell'anno.

    Ho sempre letto che superando 30.000 ma non superando i 45.000 si esce dall'anno successivo dunque non si deve integrare iva per anno in corso dato che si uscira l'anno dopo dai minimi, mentre superando i 45000 si esce subito dai minimi dunque vanno ricalcolate tutte le fatture emesse nell'anno applicando iva sin dallo stesso anno in cui si fuoriesce (una vera rovina direi).

    Un Cordiale Saluto


  • User Attivo

    @guadagnaeuro said:

    Buonasera

    Piccola precisazione, il regime dei minimi funziona per cassa dunque conta quanto incassa (totale dellle fatture che le vengono pagate) nell'anno.

    Sì, è vero confermo, e nel conteggio conta anche il 4% di rivalsa INPS.

    Ho sempre letto che superando 30.000 ma non superando i 45.000 si esce dall'anno successivo dunque non si deve integrare iva per anno in corso dato che si uscira l'anno dopo dai minimi, mentre superando i 45000 si esce subito dai minimi dunque vanno ricalcolate tutte le fatture emesse nell'anno applicando iva sin dallo stesso anno in cui si fuoriesce[/QUOTE]

    Ottimo, grazie! : )

    @guadagnaeuro said:

    (una vera rovina direi).

    Lo puoi dire forte: era questa la ca**ta a cui mi riferivo sopra 😄


  • User Attivo

    @guadagnaeuro said:

    Buonasera

    Piccola precisazione, il regime dei minimi funziona per cassa dunque conta quanto incassa (totale dellle fatture che le vengono pagate) nell'anno.

    Ho sempre letto che superando 30.000 ma non superando i 45.000 si esce dall'anno successivo dunque non si deve integrare iva per anno in corso dato che si uscira l'anno dopo dai minimi, mentre superando i 45000 si esce subito dai minimi dunque vanno ricalcolate tutte le fatture emesse nell'anno applicando iva sin dallo stesso anno in cui si fuoriesce (una vera rovina direi).

    Un Cordiale Saluto

    ciao,
    si confermo anche io questo, da mie ricerche e richieste a vari commercialisti.
    Ma non preoccupatevi perche' dal 2015 le cose cambieranno, proprio in questi giorni devono dare l'ok definitvo per i nuovi parametri sui minimi. 😛


  • User Attivo

    @Panebianco3d said:

    ciao,
    si confermo anche io questo, da mie ricerche e richieste a vari commercialisti.
    Ma non preoccupatevi perche' dal 2015 le cose cambieranno, proprio in questi giorni devono dare l'ok definitvo per i nuovi parametri sui minimi. 😛

    Avevo sentito: un commercialisti (uno dei tanti :D) non mi sembrava fosse molto positivo...

    Diamo qualche anticipazione? Vogliamo aprire un thread (magari c'è già ? )


  • User Attivo

    @wolgango_amadeo said:

    Avevo sentito: un commercialisti (uno dei tanti :D) non mi sembrava fosse molto positivo...

    Diamo qualche anticipazione? Vogliamo aprire un thread (magari c'è già ? )

    hai ragione, potrebbe essere molto interessante, purtroppo io non sono un commercialista e le mie informazioni sono molto limitate.

    So che si stava parlando di aumentare la tassazione postandola dall'attuale 5% al 15%, e che si volesse diminuire il tetto massimo dagli attuali 30.000 euro annui a 15.000.
    Ma sono tutte novità di cui si parla e non sono ancora state nè confermate nè tantomeno approvate, almeno da quello che so.

    L'unica novità (ma nemmeno poi tanto), è che così a mio modestissimo avviso stanno facendolo diventare non più il regime dei minimi, ma il regime dei poveri.
    Infatti se il tetto dovesse diventare di 15.000 euro, a cui si deve togliere il 15% di tasse (2.250 euro) e 2.500 di inps, rimarrebbero - a spanne - 10.000 euro netti, che divisi in 12 mensilità fanno 850 euro. Ovviamente senza ferie e malattia pagate.

    Il regime dei minimi poteva essere uno strumento molto utile per rilanciare gli investimenti e l'occupazione degli italiani che storicamente fondano sulla microimprenditorialità e sull'iniziativa privata parte dell'occupazione. In uno Stato in cui non si trova lavoro si dovrebbe (forse dovrei dire "si sarebbe dovuto") incentivare la possibilità di mettersi in proprio e fare impresa. Cosi' invece si tarpano le ali ai giovani, a chi ha idee a voglia di mettersi in gioco.


  • User Attivo

    @Panebianco3d said:

    So che si stava parlando di aumentare la tassazione postandola dall'attuale 5% al 15%, e che si volesse diminuire il tetto massimo dagli attuali 30.000 euro annui a 15.000.
    Ma sono tutte novità di cui si parla e non sono ancora state nè confermate nè tantomeno approvate, almeno da quello che so.

    L'unica novità (ma nemmeno poi tanto), è che così a mio modestissimo avviso stanno facendolo diventare non più il regime dei minimi, ma il regime dei poveri.
    Perchè già non lo è?

    Senza contare il fatto che in Italia, ogni fattura è un terno al lotto: se sono nuovi clienti ti lanci in un limbo, e nemmeno dei vecchi ti puoi fidare perchè le aziende (agenzie soprattuto nel mio caso) falliscono ad ogni soffio di vento. Non esiste una legislazione che ci tuteli come in tutti i paesi europei (non pagare una fattura è un furto e dovrebbe essere un reato penale).

    Questi regimi spingono a fare debito. Non paghi l'INPS e poi la rateizzi e rateizzi le rate delle rate, per fare in modo che fino a 90 anni sarai indebitato.
    Vabbè caro amico, tagliamola qui perchè le tue giustissime osservazioni mi fanno bollire il sangue.

    @Panebianco3d said:

    Infatti se il tetto dovesse diventare di 15.000 euro, a cui si deve togliere il 15% di tasse (2.250 euro) e 2.500 di inps, rimarrebbero - a spanne - 10.000 euro netti, che divisi in 12 mensilità fanno 850 euro. Ovviamente senza ferie e malattia pagate.

    Purtroppo l'INPS è al 28% (almeno per i consulenti), quindi il tuo conteggio è molto ottimistico. Su 15000 euro sarebbero 4200 euro. Quindi il netto sarebbe 712,5 euro al mese, praticamente il costo di un affitto.
    Il calcolo è realistico perchè il regime dei minimi per come è stato studiato non dovrebbe prevedere grosse detrazioni perchè in questa forma di regime i costi di attività dovrebbero essere praticamente nulli.

    @Panebianco3d said:

    Il regime dei minimi poteva essere uno strumento molto utile per rilanciare gli investimenti e l'occupazione degli italiani che storicamente fondano sulla microimprenditorialità e sull'iniziativa privata parte dell'occupazione. In uno Stato in cui non si trova lavoro si dovrebbe (forse dovrei dire "si sarebbe dovuto") incentivare la possibilità di mettersi in proprio e fare impresa. Cosi' invece si tarpano le ali ai giovani, a chi ha idee a voglia di mettersi in gioco.
    Incredibile che nessuno lassù nell'"olimpo del reddito" se ne sia accorto, forse come sempre sono troppo presi a trovare il modo per risollevare le sorti della FIAT e di altre aziende nazionali (che ovviamente le tasse non le pagano all'Italia).

    Si potrebbe pensare di aprire una petizione, per sottoporre l'argomento all'interesse pubblico. Qui sul forum non dovrebbero mancare le idee per promuoverla a dovere.

    Un po' di tempo fa tra l'altro (apro parentesi) una donna, consulente aziendale, ne aveva aperta una per richiedere un servizio di indennità malattia dall'INPS (così come per i dipendenti la mutua). Questa donna a causa di un tumore al seno, era stata ferma per un anno, e non aveva nessuna fonte di reddito per mantenersi.
    E' assurdo se pensiamo che, quello che versa un libero professionista all'INPS è quantomeno simile alla quota che versa un dipendente.

    ...mi sa che sono andato un po' OT, scusate...


  • User Attivo

    @wolgango_amadeo said:

    **Avevo sentito: un commercialisti **(uno dei tanti :D) non mi sembrava fosse molto positivo...

    Ma come scrivo? E non posso neanche modificare. Ero in modalità capra :D.


  • User Attivo

    @wolgango_amadeo said:

    Perchè già non lo è?

    Senza contare il fatto che in Italia, ogni fattura è un terno al lotto: se sono nuovi clienti ti lanci in un limbo, e nemmeno dei vecchi ti puoi fidare perchè le aziende (agenzie soprattuto nel mio caso) falliscono ad ogni soffio di vento. Non esiste una legislazione che ci tuteli come in tutti i paesi europei (non pagare una fattura è un furto e dovrebbe essere un reato penale).

    Questi regimi spingono a fare debito. Non paghi l'INPS e poi la rateizzi e rateizzi le rate delle rate, per fare in modo che fino a 90 anni sarai indebitato.
    Vabbè caro amico, tagliamola qui perchè le tue giustissime osservazioni mi fanno bollire il sangue.

    Purtroppo l'INPS è al 28% (almeno per i consulenti), quindi il tuo conteggio è molto ottimistico. Su 15000 euro sarebbero 4200 euro. Quindi il netto sarebbe 712,5 euro al mese, praticamente il costo di un affitto.
    Il calcolo è realistico perchè il regime dei minimi per come è stato studiato non dovrebbe prevedere grosse detrazioni perchè in questa forma di regime i costi di attività dovrebbero essere praticamente nulli.

    Incredibile che nessuno lassù nell'"olimpo del reddito" se ne sia accorto, forse come sempre sono troppo presi a trovare il modo per risollevare le sorti della FIAT e di altre aziende nazionali (che ovviamente le tasse non le pagano all'Italia).

    Si potrebbe pensare di aprire una petizione, per sottoporre l'argomento all'interesse pubblico. Qui sul forum non dovrebbero mancare le idee per promuoverla a dovere.

    Un po' di tempo fa tra l'altro (apro parentesi) una donna, consulente aziendale, ne aveva aperta una per richiedere un servizio di indennità malattia dall'INPS (così come per i dipendenti la mutua). Questa donna a causa di un tumore al seno, era stata ferma per un anno, e non aveva nessuna fonte di reddito per mantenersi.
    E' assurdo se pensiamo che, quello che versa un libero professionista all'INPS è quantomeno simile alla quota che versa un dipendente.

    ...mi sa che sono andato un po' OT, scusate...

    ciao wolgango_amadeo,
    purtroppo hai ragione, a parlare di queste cose il sangue ribollisce, e forse siamo anche andati di molto OT... forse è meglio chiuderla qui...

    ciao! 🙂