• User

    Trasformare un sito italiano in inglese: quale soluzione?

    Salve a tutti,

    un cliente, causa trasferimento di attività in un altro paese, ha l'esigenza di creare una versione in inglese del proprio sito online già da parecchi anni.

    Il sito in questione é un dominio .net con un buon trust composto da più di 1.000 pagine in italiano ben indicizzate su Google.

    Il cliente vorrebbe poter pubblicare nella root, da sempre in italiano, contenuti in inglese trasferendo tutte pagine italiane in una sottocartella del tipo miosito.net / it /

    Mi chiedo: se un sito ha sempre pubblicato contenuti in italiano, e poi, all'improvviso, cambia la sua lingua principale, a cosa può andare incontro?

    Il trasferimento di tutti i contenuti in lingua italiana dalla root ad una sottorcartella (/it/), tramite redirect 301, secondo voi potrebbe comprometterne il posizionamento su Google?

    Vi ringrazio anticipatamente per qualsiasi consiglio.


  • Moderatore

    Ciao darkos1,

    @darkos1 said:

    Mi chiedo: se un sito ha sempre pubblicato contenuti in italiano, e poi, all'improvviso, cambia la sua lingua principale, a cosa può andare incontro?
    Per come hai descritto il problema, non stai per cambiare la lingua delle pagine, stai per spostare i contenuti in Italiano - al momento gli unici - in una sottocartella.
    Se fai le cose gradualmente - prima sposti tutto in /it/ e attendi l'indice di Google sia aggiornato, e poi inizi a mettere i contenuti in Inglese avendo cura di usare dei nuovi URL, l'unica pagina per cui risulterebbe un cambio di lingua sarebbe l'indirizzo di root /, ossia la Home Page. Se anche essa l'hai redirezionata verso /it/ in attesa della re-indicizzazione, una volta questa sia completata puoi togliere il redirect per la sola HP e sarebbe vista come una nuova pagina in Inglese.

    [QUOTE=darkos1;1135496]Il trasferimento di tutti i contenuti in lingua italiana dalla root ad una sottorcartella (/it/), tramite redirect 301, secondo voi potrebbe comprometterne il posizionamento su Google?/QUOTE]
    Al solito, il redirect 301 dovrebbe preservare completamente il valore associato ai vecchi URL trasferendolo ai nuovi.

    Alcuni studi indipendenti vorrebbero dimostrare vi è una piccola percentuale di "juice" (qualsiasi cosa voglia dire: PR, anchor-text value, etc...) dissipato in un redirect 301. Personalmente penso non sia nulla di algoritmico, sia semplicemente l'osservazione di occasionali perdite dovute a errori di redirect, timeout, problemi di connessione occorsi al crawler nel seguire alcuni redirect, tutto possibile nei grandi numeri esaminati da tali studi.

    Comunque sia, impostare dei redirect 301 verso la sottocartella è l'unica opzione a tua disposizione, inutile pertanto preoccuparsi a mio avviso.

    Spero d'esserti stato utile.


  • User

    Ciao Federico, grazie per l'esauriente risposta, mi hai chiarito diversi dubbi.

    Al fine di poter valutare al meglio altre possibili soluzioni, avrei altre 2 domande:

    1. Invece di utilizzare una sottocartella, posso prendere in considerazione anche un sottodomio?

    Questo l'eventuale scenario:

    it.nomesito.net (italiano)
    nomesito.net (inglese)

    Trattandosi di un dominio a sé stante, potrei perdere il trust ottenuto nel dominio principale ?

    1. Il cliente possiede anche l'estensione .org (il .com é già occupato ). Lasciare il .net inalterato per l'italiano e pubblicare la versione inglese sul .org potrebbe a tuo/vostro avviso generare confusione dato che si tratterebbe di 2 domini internazionali?

    Grazie nuovamente


  • Moderatore

    @darkos1 said:

    1. Invece di utilizzare una sottocartella, posso prendere in considerazione anche un sottodomio?
      Sottocartella o sottodominio sono equivalenti.
      Scegli la soluzione più ti aggrada.

    @darkos1 said:

    Trattandosi di un dominio a sé stante, potrei perdere il trust ottenuto nel dominio principale ?
    Come definisci il "trust"?
    Il sottodominio non sarebbe un dominio a sé stante, il motore di ricerca lo riconoscerebbe parte di un unico sito.

    @darkos1 said:

    1. Il cliente possiede anche l'estensione .org (il .com é già occupato ). Lasciare il .net inalterato per l'italiano e pubblicare la versione inglese sul .org potrebbe a tuo/vostro avviso generare confusione dato che si tratterebbe di 2 domini internazionali?
      Sei libero anche di usare due domini completemente indipendenti.

    Confusione per gli utenti intendi?
    Personalmente sconsiglio l'uso di .org per realtà commerciali: suggerisce un prodotto amatoriale (originariamente .org era destinato per le organizzazioni senza scopo di lucro).

    Per un sito internazionale prediligerei in primis .com, e in seconda battuta .net
    Ovviamente sono solo gusti personali, seguono quanto credo essere la percezione comune. Dal punto di vista SEO non cambia nulla tra .com, .net e .org

    Ciao


  • User

    chiariti anche questi ultimi dubbi 🙂 grazie mille sei stato gentilissimo!