• User Attivo

    Guadagni da marketplace australiano

    Buongiorno a tutti!
    Hanno accettato un mio prodotto web (un plugin per WordPress) su un marketplace che ha sede in Australia.
    I soldi ricavati dalla vendita vanno prima al marketplace che mi gira successivamente una percentuale sul venduto.

    Devo dichiarare questi guadagni? Se si, come dovrei dichiararli e quante imposte ci paghero' sopra (lo chiedo per capire se a questo tipo di guadagni viene applicato tutto come normali guadagni italiani)?

    Ho un regime ordinario come libero professionista (NON iscritto in camera di commercio). Devo fare la fattura "al marketplace" ogni volta che effettua un pagamento sul mio conto Paypal?
    In piu', di solito i miei clienti mi versano la ritenuta d'acconto. Devo inserirla nella fattura nel caso dovessi farla?

    Spero che qualcuno sappia rispondermi e abbia voglia di farlo. 🙂

    Grazie per l'attenzione! 😉


  • Super User

    Se la partita iva è aperta per attività di libera professione (con attività, dunque, differente a quella indicata nel post) e l'attività oggetto del post è puramente occasionale, ritengo non debba emettere fattura verso il marketplace australiano ma bensì sarà sufficiente una ricevuta per prestazione occasionale commerciale (da inserire poi ovviamente nel suo mod. Unico al quadro RL). Non vi sarà ritenuta d'acconto su tali ricevuta/e in quanto il cliente è estero.
    Diverso è il caso se tale seconda "attività" risulti continuativa e non più occasionale. In tal caso andrebbe emessa fattura e, nel suo caso, probabilmente aggiunto il relativo codice attività alla partita iva (da valutare eventuale iscrizione alla camera di commercio).


  • User Attivo

    @studionicola Grazie per la risposta.

    Specifico che l'attivita' non sara' occasionale (spero).

    C'e' un particolare che non mi e' chiaro.
    In effetti io non vendo nulla. E' il marketplace che vende un prodotto web creato da me e che riceve dei pagamenti sempre per un prodotto web creato da me.
    Quindi perche' dovrei aggiungere un codice iva e/o iscrivermi in camera di commercio?

    Grazie


  • User

    Innanzitutto vorrei farle presente che, al fine di poterle fornire una risposta esaustiva, avrei necessità di visionare il contratto stipulato tra lei e il marketplace,

    tuttavia, al momento le posso dire che:

    nel suo caso i compensi (in percentuale) percepiti potrebbero essere catalogati come royalties, ossia canoni per lo sfruttamento economico della sua proprietà intellettuale (software).

    Esiste una Convenzione internazionale tra Italia e Australia contro la doppia imposizione.
    La sopracitata Convenzione **all'art. 12 - Canoni, **stabilisce:
    "Che i canoni provenienti da uno Stato contraente dei quali un residente dell'altro Stato contraente è il beneficiario effettivo sono imponibili in detto altro Stato" (comma I).
    Tali canoni possono essere tassati nello Stato contraente dal quale essi provengono (...) " nella misura del "10 per cento dell'ammontare lordo dei canoni".

    Ciò significa che i canoni da lei percepiti sono tassati in Italia, dopo aver scontato una ritenuta alla fonte del 10% che dovrebbe operare il soggetto estero (non lei!).

    Per quanto riguarda la tassazione in Italia deve sapere che:
    I canoni percepiti da parte dell’autore (che non siano conseguiti nell'esercizio di impresa commerciale) comporta il trattamento del compenso medesimo alla stregua di reddito di lavoro autonomo. Per la determinazione del reddito imponibile, all’importo del compenso si applica una deduzione forfettaria delle spese di produzione pari al 25% (per contribuenti con età superiore a 35 anni) ovvero al 40% (per contribuenti con età pari o inferiore a 35 anni) della misura del compenso medesimo (cfr. art. 54, co. 8, primo periodo, TUIR). Nell’ambito del modello Unico PF, le informazioni sono riportate nel quadro RL (altri redditi), sez. III (altri redditi di lavoro autonomo): in particolare, nel rigo RL25, si rileva l’importo lordo del compenso e, nel rigo RL29, l’importo della deduzione forfettaria per spese.

    Per quanto riguarda l'IVA, i compensi per la cessione dei diritti d'autore effettuate dall'autore sono esclusi dal campo Iva, ai sensi dell'art. 3, comma 4, lett. a), del DPR 633/72.

    Pertanto può emettere una ricevuta/fattura senza applicazione dell'iva.

    resto in attesa per eventuali delucidazioni in merito,
    cordiali saluti,