• User Newbie

    Prestazione occasionale limite 2000 euro per committente

    Salve,
    ho letto che il limite dei 5.000 euro è ulteriormente ridotto a soli 2.000 euro per committente.
    Ditemi che mi sbaglio per piacere: se devo fare un lavoro per un solo committente, per un periodo che nasce e si conclude nel giro di una settimana, devo aprire partita IVA?
    Quanto mi rimane a quel punto netto in tasca di questi 2500, togliendo tutte le tasse per apertura/chiusura e gli oneri di parcelle fiscalista, dichiarazioni Unico/Irap/IVA etc?

    Grazie mille per l'aiuto


  • Super User

    Salve,

    si, confermo che con la riforma Fornero il limite è stato ridotto ad euro 2000 per singolo committente.
    Per importi superiori, dunque, andrebbe aperta la partita iva a rigor di norma.
    Per poter effettuare una simulazione dei costi, però, occorrerebbe prima sapere quale tipologia di attività si intende effettuare.
    Un buon vantaggio potrebbe sicuramente essere quello di optare per il regime dei minimi che consente di pagare una unica imposta pari al 5% del reddito.


  • User Newbie

    Grazie per le indicazioni, rispondo quindi alla domanda: l'attività che mi hanno chiesto è formazione tecnico-informatica ad un gruppo di tecnici IT, al fine di metterli in condizioni di migliorare e ottimizzare il sistema informativo da loro gestito.
    Tornando alla domanda iniziale, quanto mi rimane netto in tasca su 2500 o 5000 euro, considerando che il mio stipendio da dipendente già mi colloca nella fascia del 43%?
    Se ho capito bene, oltre a dover versare il 43% di quanto incassato in questa consulenza, dovrei aggiungere il 27% di INPS (anche se lo pago già come dipendente) e poi ci sono tutti i costi di apertura, chiusura e gestione tramite un professionista. Spero di aver capito male, perché vorrebbe dire pagare il 70% del netto più i costi fissi...


  • Super User

    Se rispetta i requisiti previsti dal regime dei minimi, potrebbe appunto optare per il regime agevolativo che le consentirebbe di pagare solo il 5% di imposta (evitando, inoltre, il cumulo con il reddito conseguito da lavoratore dipendente). Quindi l'aliquota d'imposta risulterebbe decisamente vantaggiosa.
    A livello previdenziale, inoltre, se la sua attività rientra tra quelle previste dalla gestione separata inps potrebbe beneficiare di aliquota ridotta (al 20% e non 27%) dato che già versati contributi come lavoratore dipendente.