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Borges nelle storie che non ha scritto
Ieri pensavo al rapporto tra Totò e De Filippo (Eduardo) e immaginavo come Borges avrebbe potuto scriverci su una storia; e già l'idea mi eccitava. Mi capita spesso di pensare che certe storie siano particolarmente adatte a Borges. In realtà, per me, lui ha già scritto tutte le storie.
Poi guardo una foto di Borges e penso che le persone che dedicano tutta la loro vita alla conoscenza non perdono mai il sorriso dinanzi alle incongruenze della vita: tutto è comprensibile attraverso l'amore.
**Ciao Borges, è bello svegliarsi con il tuo faccione sorridente ed è bello poterti incastrare in ogni storia di oggi e dell'eternità.
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Approfitto di questo delirio per cominciare una discussione, ovviamente infinita, su Borges.
Ogni interpretazione è solo un capitolo della storia.
Ogni parola è solo un anello della catena.Quello che pensiamo e scriviamo è veramente nostro?
Con il sorriso ogni cosa è più grande e più bella se non ti appartiene, se non appartiene solo a te, se non è solo oggi ma è stata e sarà sulle bocche e sulle penne degli altri. L'eternità è un'attitudine e la meraviglia è quotidiana.Buondì a tutti i Borges.
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Tesoro mio, per definizione quello che scriviamo NON è nostro. Soprattutto perché non ne conosciamo gli effetti. Possiamo sperare di far gioire o piangere, ma è una speranza. Non possiamo certo prevedere come i pezzetti di cuore che lasciamo per strada possano segnare gli altri in senso generale. Poteva Leopardi sapere che sarebbe stato il padrino del blogging? Certo che no! Cerchiamo almeno di dare un sorriso in un mondo che prova sempre a raffreddare il nostro fuoco interiore (te la sei voluta, mi hai ispirato).