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Apertura partita IVA praticante avvocato abilitato
Buongiorno,
leggo nel sito della "CassaForense" che un praticante con abilitazione al patrocinio può o meno iscriversi alla Cassa Forense.
Se possibile vorrei avere un suggerimento o meglio:
- devo aprire la partita IVA in entrambi i casi ?,
- nel caso di apertura di partita IVA, senza iscrizione alla Cassa, non versando contributi previdenziali alla Cassa dovrò versarli all' INPS ?
- inoltre, spero di aver capito giusto, dopo aver aperto la partita IVA ogni 100? di fattura dovrò pagare il 20% di IVA, il 10% + 2% alla Cassa quale contributo previdenziale e dallq stessa fattura riceverò un importo di 80?, cioè al netto della ritenuta d'acconto del 20% sull' IRPEF.
Grazie per l'attenzione, i miei più cordiali saluti
Luca
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Ciao e benvenuto.
Nella generalità dei casi che ho trattato la discreta mole di "cause" gestite nell'anno dal praticante abilitato ed il fatto che comunque esistesse un registro del praticanti abilitati mi ha fatto propendere per l'apertura della partita iva.
La stessa è sempre stata gestita sin da subito con cassa forense e dunque non ho mai verificato l'ozione di cui scrivi.
La fattura in effetti evidenzierà il riaddebito del contributo previdenziale e dell'Iva al 20% (ove prevista) e vedrà lo scomputo del 20% di ritenuta (salvo regimi speciali).
Direi di fartela impostare (con istruzioni) dal tuo commercialista).
Paolo