• User

    Sito per astegiudiziarie

    Salve.. premetto che non me ne intendo molto di siti internet e relativa normativa fiscale... la questione è questa:

    Ho la possibilità di essere delegato dal tribunale della zona in cui abito per la pubblicazione di annunci di aste giudiziarie su sito internet che sto per creare ( pubblicazione obbligatoria a quanto pare .. e ogni pubblicazione mi verrebbe pagata 😉 ); il volume di affari si aggira intorno ai 10.000 euro annui. Nel sito verrebero poi anche inseriti annunci di immobili in vendita/affitto e pubblicità di agenzie immobiliari.

    Mi chiedo:
    devo necessariamente aprire partita iva? come ditta individuale?
    Che tipo di regime contabile ?

    Nella speranza di un chiarimento o di un rimando a topic simile vi ringrazio anticipatamente


  • User

    Non mi dite che rientro nel caso 74.4.2 Agenzie di concessione degli spazi pubblicitari e quindi soggetto a tutti obblighi "strani" (registro affari da vidimare, tariffario da esporre pubblicamente, ecc..) ??
    Scusate l'insistenza ma anche un piccolo aiutino, nei limiti del possibile ovvio, per mettermi sulla giusta strada mi farebbe veramente comodo...


  • Super User

    Ciao Cristiano,

    dirti che sarai impresa, con p.iva ecc. ecc. sarebbe dirti una banalità e lo puoi leggere in altri 1000 topic.
    La cosa che mi preoccupa semmai di più è la periodicità di pubblicazione e l'eventuale applicabilità della legislazione in materia di editoria, che ti costringerebbe a adempimenti di rilievo (es. direttore responsabile giornalista) ... la legge, per quel poco che conosco, e la n. 62 del 2001.
    Ti consiglio di approfondire la materia visto, dato e considerato che avrai anche a che fare con il tribunale.

    Se venderai spazi pubblicitari tuoi potrai eventualmente usare anche il codice per "studi di promozione pubblicitaria" e non "agenzie....".

    Lascio a te cercare i molti topic dove abbiamo parlato di ciò.

    Paolo


  • User

    Bene...mi sono informato ( se vuoi , nel caso la cosa interessi anche te, posso linkarti la fonte ma non so se si possono metere link di altri siti.. );

    Diciamo che inizialmente con le novità introdotte dalla legge n. 62 marzo 2001 nell'art. 1 " *Per prodotto editoriale in intende il prodotto **realizzato su supporto cartaceo, ivi compreso il libro, o su supporto informatico, destinato alla pubblicazione o,comunque, alla diffusione di informazioni presso il pubblico con ogni mezzo, anche elettronico.." *si era diffuso un certo allarmismo con l'errata convinzione che ogni sito in teoria avrebbe potuto essere equiparato ad un "prodotto editoriale" e quindi soggetto a tutti gli obblighi derivanti da tale legge , compresi quelli relativi alla registrazione presso la cancelleria del tribunale. E quindi un comunissimo blog aggiornato amatorialmente con una certa frequenza poteva incappare in questo problema.

    Un'intervista su Repubblica ha chiarito un po il tutto..
    " www.repubblica.it/online/politica/leggeditoria/forum/forum.html ".

    A quanto pare il concetto di "prodotto editoriale" si applica in internet solo alle "testate Giornalistiche" vere e proprie con aggiornamento periodico o a quei siti internet di tipo informativo che richiedano i contributi statali previsti dall'art. 31 legge 62 2001.

    Ergo.. non dovrebbe riguardarmi la legge sull'editoria..; ma cmq devo pur registrate una p.iva per fatturare al tribunale i compensi che mi vengono riconosciuti..

    Potrei, in alternativa, per rimanere nell'occasionalità della "prestazione" ed evitare P.iva, far delegare per tale pubblicazione di aste.. una volta me, una volta mio fratello , ecc.. ?? 😄

    Ultimissima cosa.. nel caso apra la partita iva ..la gestione inps sarà "gestione separata inps senza cassa" e la misura del contributo pari al 18,20% sul reddito inferiore a 39.227 euro?

    Grazie.. anche se non rispondete .. mi rendo conto della palla della questione 😉


  • Super User

    Ciao, posta pure tutti i link che ritieni seri con info sull'editoria... in questo forum verranno "mangiati" da molti utenti.

    Reputo di no, niente occasionali, niente libera professione, ma almeno piccola impresa con:

    p.iva
    registro imprese
    inquadram. previdenziale
    contabilità
    ecc.

    Paolo


  • User

    Per 10.000 euri circa l'anno ? hmmm


  • Super User

    Anche per 3 euro.... è attività d'impresa e non può essere effettuata in regime occasionale... se popi pensi... no so.... a 100 inserzioni annue.... non vorrai dire che non è attività professionale una attività occasionale per 100 volte ????

    Purtroppo i bassi ricavi non sono una scusante.

    Paolo


  • User

    Si si certo.. contemplavo sulla convenienza


  • User

    Sono stato da un commercialista e all'inps ma sembra abbiano piu' dubbi di me 🙂

    Ok apro la p.iva come ditta individuale per il sito in questione.. ; MA : possibile che un semplice sito con semplici annunci di aste giudiziarie ( basta finisce li.. solo annunci e niente vendite nulla di nulla..devo solo fatturare il compenso per la pubblicazione dell'annuncio), debba confluire nel REC ed essere inquadrato ai fini previdenziali nella Gestione Commercianti ( con minimale ) ?? Mi sembra una situazione "in bilico" tra attività d'impresa e Non ; vediamo se il mio ragionamento per evitare la gestione commercianti inps può essere valido:
    Mi spiego: (faccio un richiamo ai diversi art. per aiutarmi nel ragionamento)

    La legge 335 95 recita:

    "*sono tenuti all'iscrizione alla Gestione Separata i soggetti che esrcitano per professione abituale, ancorchè non esclusiva, attività di lavoro autonomo" *

    Ok leggo il TUIR art. 53 "*sono redditi di lavoro autonomo quelli che derivano dall'esercizio di arti e professioni. Per esercizio di arti e professioni si intende l'esercizio per professione abituale,..., di attività di lavoro autonomo diverse da quelle considerate nel capo VI "

    *Leggo il capo VI

    "comma 1: *Sono redditi d'impresa quelli che derivano dall'esercizio di imprese commerciali. Per esercizio di imprese commerciail si intende l'esercizio per professione abituale, ..., delle attività indicate nell. art. 2195 c.c.;
    comma 2: sono inoltre considerati redditi d'impresa a) i redditi derivanti dall'esercizio di attività organizzate in forma d'impresa (un sito è organizzato in forma d'impresa? mah..) dirette alla prestazione di servizi che non rientrano nell'art. 2195 c.c."

    *Leggo il C.C. art. 2195 - Imprenditori soggetti a registrazione -

    "*Sono soggetti all'obbligo dell'iscrizione nel registro delle imprese gli imprenditori che esercitano: 1) un'attività industriale diretta alla produzione di beni e servizi; 2) un'attività intermediaria nella circolazione di beni e servizi; 3) ... 4)... 5) .. (che non ci interessano). "

    *Scusate ma.. dove sta l'attività d'impresa nel mio sito e quindi l'obbligo di registrazione al REC ?

    Tra l'altro nel modulo per l'iscrizione alla Gestione Separata INPS nella tabella allegata dei codici attività accettati per tale iscrizione , al n. 22 c'è: esecutore di...... , pubblicità, ......

    A questo punto la mia domanda è: Posso configurarmi come lavoratore autonomo (offro la mia professionalità nel fare "promozioni pubblicitarie - il codice attività di cui mi servirei- e nel gestire un sito fatto ad arte per mettere sti benedetti annunci d'asta) ??? In questo modo eviterei INPS Commercianti (con minimale) ed eventuamente potrei anche addebitare 4% in fattura. La ritenuta 20% non la farei comunque visto che posso usufruire dell'art. 13 legge 388/00.

    Scusatemi per la lungaggine.. ma la questione è intrigante.

    P.S. Spero di poter collaborare in questo forum in qualche modo.. ho un'idea che poi magari potremmo discutere in privato con un admin o con lo stesso paolo.. grazie ancora)


  • User

    Ah ..tra l'altro lo studio di settore SG82U - 74.14.5 Pubbliche Relazioni e 74.40.1 Studi di promozione pubblicitaria (il mio cod att.) - parla di reddito d'impresa o reddito di lavoro autonomo per entrambe i codici.
    Ergo.. se ne parla , posso aprire p.iva come libero professionista, o sbaglio?