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Nuova apertura attività commerciale
Salve a tutti,
spero che qualcuno riesca a far luce nelle nebbie che mi avvolgono e soprattutto spero di aver postato nel luogo giusto, se così non fosse mi scuso!
Vi spiego brevemente ( almeno ci provo ) la situazione.
Vorrei aprire un piccolo negozio sia stabile che online per vendere solo creazioni fatte a mano da me ed altre artiste ( es. abiti, oggettistica casa ) e fino a qui tutto facile.
Quando però mi sono rivolta ad un commercialista per avere delucidazioni fiscali si è aperto uno scenario catastrofico.
Forse non mi prendono seriamente perchè mi iquidano tutti con due parole e diverse ogni volta, comunque alcuni mi dicono che assolutamente mi conviene il regime dei minimi, altri mi consigliano assolutamente il regime delle nuove iniziative produttive.
Qui il primo dubbio, ad occhi e croci la prima soluzione sembra la migliore ma come la mettiamo con il limite dei 15.000 euro per i beni strumentali in cui rientra anche l'affitto del locale? Io vivo a Roma e dove lo trovo un buco a meno di 500 / 600 euro e sono stata ottimista! Ai consulenti a cui l'ho fatto presente mi hanno fatto intendere che si poteva ovviare al problema versando parte del denaro in nero...ma non mi sembra professionale e mi restano comunque dei dubbi.
Nel secondo caso mi preoccupa molto il 10% sugli importi lordi ( sempre se ho capito bene ) e l'imposta irap.
Secondo voi cosa mi conviene?L'altro quesito davanti al quale tutti sono rimasti a bocca aperta è il seguente. Buona parte della merce che venderei proviene da artiste che non hanno mai avuto o hanno chiuso la partita iva.
Come posso mettermi al sicuro a livello fiscale?
Nessuno ha trovato una risposta, tranne il tizio dell'affitto in nero che mi ha detto, non c'è problema ti fai fare ritenute d'acconto da queste ragazze.
Girovagando in rete sembra fattibile ma se così fosse, la soluzione è facile come mai gli altri non hanno pensato a questo?Insomma io non ci sto capendo nulla, la situazione cambia molto tra un regime e l'altro e di questo passo non vado da nessuna parte.
La mia ignoranza in materia non aiuta.Ringrazio che mi vorrà aiutare e chiedo scusa per la scarsa dimistichezza con i termini tecnici.
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Ciao Sara, innanzitutto scarto nettamente il regime dei minimi, non solo per il limite dei beni strumentali (oltre all'affitto,infatti, dovrai considerare anche ulteriori spese, tipo cucitrice e altri beni e andresti a superare di gran lunga il limite).
Scarto anche il regime di vantaggio in quanto probabilmente supereresti il limite del volume d'affari (per un negozio di abbigliamento non è molto difficile una cosa del genere).
Insomma, suggerirei a questo punto il regime semplificato cosi da non avere problemi di alcun tipo.
Per quanto riguarda invece l'acquisto di merce da privati, il problema è risolvibile facendoti fare le ricevute.
Ti dico questo, non solo per esperienza personale data la mia professione, ma anche perchè ho un'amica che si occupa di questo (riprende vestiti e ne acquisti diversi da altre amiche).
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Ciao,
grazie della risposta. Nessuno mi ha consigliato in questo senso. Effettivamente taglierei la testa al toro evvia. Certo che l'irpef è una bella batosta!
E quindi per i privati basta una semplice ricevuta! Arggg devo andarmi a fare due chiacchiere serie con questi!
La tua esperienza è positiva con la contabilità semplificata?Ti ringrazio veramente tanto!!
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Beh...non sempre è cosi. Considera che col regime semplificato avrai delle detrazioni d'imposta che col regime dei minimi non hai. C'è molta pubblicità sul regime dei minimi però ti posso assicurare che non sempre è conveniente. Dipende da vari fattori.
Forse c'è stato un piccolo fraintendimento.:) E' la mia amica che è nel regime semplificato e ha il negozio di vestiti. Comunque come ti dicevo prima, andrebbe valutata la situazione personale per verificare la convenienza di un regime fiscale. Se posso permettermi un piccolo consiglio, l'importante è che hai passione in quello che fai e che hai valutato bene tutto. Il resto verrà da se!
Comunque se hai bisogno di consigli, chiedi pure (solo dal punto di vista fiscale eh )
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Per prima cosa grazie...
Poi visto che il tuo aiuto può essere solo di tipo fiscale ( sicuro che nel tempo libero non cuci o ricami all'uncinetto ? ), entrando nel dettaglio il discorso è questo.
I locali in esame sono due, l'affitto del primo per logica mi porta sicuramente verso un regime diverso da quello dei minimi essendo più alto, il secondo può farmi rientrare nei minimi.
Io di attrezzatura scherzi a parte praticamente non ne ho i vestiti li fanno le altre, io dipingo le ceramiche a mano quindi un pennello evvia.
Questi benedetti beni strumentali cosa includono oltre al già citato affitto?
E se disgraziatamente i nostri incassi superano i 30.000 euro l'anno cosa ci capita? Mi mandano Tremonti & Co a fustigarmi?
Vengo sbattuta senza ritegno nel regime ordinario o posso comunque optare per il semplificato?Sicuro, sicuro che basta una ricevuta per le ragazze senza p.i ? Niente di strano tipo ritenute d'acconto?
Domani vado dal commercialista e devo essere agguerrita perchè quello parla arabo e non mi ascolta per niente!
Grazie ancora e buona giornata!
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Ok, lo confesso. Porto sempre con me ditale, ago e filo!
I beni strumentali sono tutti quei beni destinati ad essere usati per più esercizi (ad. Esempio macchinari , computer, attrezzature, etc.).
Se fuoriesci dal regime dei minimi, per superamento del limite del fatturato, rientrerai nel regime semplificato. Andranno poi fatte le opportune rettifiche. Ad esempio, in caso di fuoriuscita dal regime in corso d'anno se viene superato il limite dei 30.000 euro di oltre il 50%, andrà versata l'Iva relativa a tutte le operazioni effettuate durante la permanenza nel regime.
Per quanto riguarda le ricevute, si. E? il metodo usato per chi svolge prestazioni occasionali (che è proprio il tuo caso?.o meglio, delle sarte a cui ti affiderai).