• User

    A me risulta inquietante proprio per il suo carattere insensato: io blogger non mi prendo solo la responsabilità di quello che scrivo, ma anche di quello che scrive un anonimo commentatore. Paradossalmente io potrei anche intenzionalmente - da anonimo! - non solo sabotare il tuo blog, ma anche mandarti al gabbio. Reati di opinione... altrui? Incredibile...


  • Super User

    Sono assolutamente d'accordo con te.
    Nel caso specifico inoltre, la cosa ancora più assurda è che una pagina e un blog nati per denunciare e contestare un abuso finiscano per primi nelle maglie della giustizia.
    A volte il concetto di legalità è davvero distorto...


  • User Attivo

    Beh allora i direttori dei giornali dovrebbero stare tutti in galera x quello che scrivono i giornalisti


  • User

    Sono felice di sapere che potrei andare in galera per un reato che commette un altro mentre le città sono tappezzate di manifesti abusivi 🙂


  • Super User

    Una tristezza infinita. Purtroppo questo è un frammento dello specchio della società nella quale viviamo. :crying:


  • User Attivo

    Sì, anche io credo che questo sia un evento difficile da digerire. Perché si mette in discussione il principio base della rete: la libertà. E perché si avvicina il giorno in cui non saranno più gli insulti a essere condannati, ma le opinioni. E quando condanni le opinioni ti avvicini pericolosamente a una cosa chiamata dittatura.


  • User

    @Riccardo_Esposito said:

    Sì, anche io credo che questo sia un evento difficile da digerire. Perché si mette in discussione il principio base della rete: la libertà. E perché si avvicina il giorno in cui non saranno più gli insulti a essere condannati, ma le opinioni. E quando condanni le opinioni ti avvicini pericolosamente a una cosa chiamata dittatura.
    Ciao Riccardo,
    il principio su cui si basa internet è la **condivisione. **Mentre riguardo la libertà avrei qualche perplessità e comunque è una condizione molto complessa da definire. Per la quasi maggioranza di bloggers che trattano l'argomento libertà, al primo posto c'è la pretesa di poter avere canali da cui scaricare software e qualsiasi materiale ottenuto illecitamente, film, musica eccetera. In questo caso la libertà di un musicista che ha prodotto, o fatto produrre, la sua musica, anche per guadagnarci, dove va a finire?

    Riguardo alle opinioni, sia tu che io siamo liberi di pensare quello che vogliamo, ma nel momento in cui vogliamo condividerlo pubblicamente allora le cose si fanno più complesse. Qui su Giorgiotave io posso scrivere tutto quello che mi pare, ma solo se rientra in una serie di regole. Tralasciando le numerose regole inerenti al criterio con cui condividerò quanto penso, se inizio a fare il sarcastico o provoco un altro utente, quanto scommetti che duro non più di qualche ora? Se decido di parlare male di un Hosting, tempo pochi minuti e vengo richiamato: o pubblico il mio Nome e Cognome o la mia lamentela verrà cancellata.

    Mi fermo qui con gli esempi, ma dovrebbe essere chiaro a tutti Giorgiotave.it non impone una dittatura, ma regole di buonsenso, appunto per consentire a tutti di poter esprimere e condividere le proprie idee, pensieri eccetera.


  • User

    @egotheme said:

    Mi fermo qui con gli esempi, ma dovrebbe essere chiaro a tutti Giorgiotave.it non impone una dittatura, ma regole di buonsenso, appunto per consentire a tutti di poter esprimere e condividere le proprie idee, pensieri eccetera.

    Posso anche essere d'accordo con la parte della libera condivisione, dove molte persone hanno scambiato internet per il modo più semplice per non pagare, anche se è purtroppo vero che i prezzi di molti oggetti stanno diventando allucinanti e fuori da ogni logica. Ma questo è off topic.

    Il problema da me sottolineato è che il blog è stato condannato non per i suoi commenti - dove giustamente ne deve rendere conto - ma per i commenti ai suoi articoli di persone che sono assolutamente anonime. Quando succedono casini negli stadi arrestano Galliani o i colpevoli? Non mi sembra che per i bio razzisti di settimana scorsa - nell'impossibilità di identificarne gli autori - sia finito in gattabuia il presidente della Roma.

    Con quella sentenza un blogger si deve prendere la responsabilità di quello che scrive un anonimo, ed è responsabilità penale! Finché ci sono pochi post un blogger può moderare, quando iniziano a diventare centinaia che fa?


  • User Attivo

    @egotheme said:

    Per la quasi maggioranza di bloggers che trattano l'argomento libertà, al primo posto c'è la pretesa di poter avere canali da cui scaricare software e qualsiasi materiale ottenuto illecitamente, film, musica eccetera. In questo caso la libertà di un musicista che ha prodotto, o fatto produrre, la sua musica, anche per guadagnarci, dove va a finire?

    Credo (IMHO) che questa sia una visione limitante, mi dispiace.

    Io confido nella libertà della rete, e credo che si debba parlare liberamente attraverso i blog. Chi offende deve essere punito, certo, ma attenzione a limitare la libertà di espressione: oggi viene punito l'insulto grave, domani la battuta pungente e dopodomani l'opinione scomoda.


  • User

    @Riccardo_Esposito said:

    Credo (IMHO) che questa sia una visione limitante, mi dispiace.
    Io confido nella libertà della rete, e credo che si debba parlare liberamente attraverso i blog.
    Avrò anche una visione limitante, ma confido e spero che il futuro della rete sia di gente un pelino più costruttiva. Spero che Internet diventi più strumento utile, atto a migliorare la conoscenza, rispetto a come molti la pretendono, ovvero un grande parco giochi dove tutto deve essere lecito altrimenti è dittatura.

    @Riccardo_Esposito said:

    ma attenzione a limitare la libertà di espressione: oggi viene punito l'insulto grave, domani la battuta pungente e dopodomani l'opinione scomoda.
    Guarda che quello che tu ipotizzi è così da sempre. Non so se lo sai, ma in alcune nazioni il diritto di opinione è negato fin da prima che nascesse Internet e non è certo con Internet che risolvi un problema culturale, politico o religioso, almeno fino a che internet sarà Facebook, Twitter e il prossimo Megaupload.

    Nel frattempo iniziative come Wikipedia devono periodicamente chiedere supporto economico e molti si chiedono come mai. Non trovi grottesco che allo stesso livello di Wikipedia ci sia praticamente nulla o davvero poco?
    La presenza di Wikipedia, in particolare così com'è concepita, non ti fa riflettere sul fatto che è questo tipo di libertà che andrebbe coltivata?