• User

    Vale La Pena spingere Un E-commerce Di Complementi D'arredo?

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    Vale La Pena spingere Un E-commerce Di Complementi D'arredo?
    Salve ragazzi,
    in questi giorni ho avuto il compito di curare strategie di on line mktg di un e-commerce che commercializza complementi d'arredo.
    Mi sembra una bella impresa:x
    Tuttavia il problema che subito è saltato all'occhio delle agenzie specializzate(e anche al mio), riguarda appunto la difficoltà di commercializzare e rendere appetibile dei prodotti che forse mal si conciliano con il concetto di e-commerce per diversi motivi:
    -esigenza di vederli e constatarli personalmente, si pensi all'aquisto di un divano in pelle;

    • prezzi molto elevati;

    Allora l'interrogativo è questo: è utile spingere il sito con strategie di mktg se poi il settore/prodotto(arredamento, complementi) non riesce a decollare nell'ambito e-commerce?

    Il sito www.i-nterni.it è molto datato e sarà comunque sottoposto ad un rifacimento nelle strutture e nei contenuti, percui non focalizzate l'attenzione su aspetti tecnici, che saranno pur sistemati, ma sul tipo di articoli che commercializzano.
    Ragazzi, datemi una mano...grazie.

    Rocco.
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  • User

    da profano per i complementi d'arredo, credo che essendo una nicchia molto specializzata abbia buone prospettive per un posizionamento senza troppi concorrenti (a proposito.. ho dei nomi a dominio rilevanti, se interessano al tuo cliente 😉 ). D'altro canto è vero che si tratta di oggetti costosi e di qualità per i quali la sola visione in rete non è sufficiente per determinarne l'acquisto. Per questo motivo credo (premetto che non sono informato sul settore) che debbano essere proposti solo oggetti "di marca", con un prezzo inferiore a quello del mercato tradizionale. Vi sono poi una miriade di modi per promuovere questo ecommerce, ma credo tu ne sappia più e meglio di me 🙂

    just my 2 cents!


  • User Attivo

    Io vedo difficile ordinare online complementi di arredo (divani, ferro battuo, lampade particolari) senza averli mai visti, misurati e provati, sia per l'alto valore unitario (e quindi si teme il grave danno di una scelta errata), sia per i problemi di logistica (di cui nessuno ha ancora parlato) sia per il bisogno di "toccare" il prodotto.
    Anche la strada del proporre pezzi di amrca a prezzi ridotti vs i canali classici non la vedo molto percorribile, a casua degli alti costi logistici per spedire un divano a 1.000 km di distanza, avendo solo quella o un numero ridotto di spedizioni per una certa area geografica.
    Quindi mi oreintrrei più all'azione collegata online off line. l'azienda per cui curi il progetto ha una rete dinegozi capillare? Se si, usa il web per raggiungere potenziali clienti ineressati all'articolo che magari non conoscono il tuo cliente e invogliali a recarsi nei punti vendita fisici, mgari allettandoli con sconti (es 5% se acquisti entro 20 gg) o gadget. Questo ti permeterebbe di trasformare contatti potenzialmente interessati in vendite e di tracciare , tramtie i coupon (che useresti solo online), quanto fatturato deriva 8in maniera indiretta) dal'attività di online marketing, che se no resterebbe non quantificata (e quindi non apprezzata, e quindi difficile da farsi pagare).

    Questo è il mio modesto punto di vista, ma sarei curios odi sapere cosa ne pensano gli altri in merito


  • User

    Ciao, Mauro78 e grazie.
    Rispetto all'idea di integrazione on/off line, ti dico che sarebbe possibile effettuarla solo in parte, inquanto i prodotti venduti sono presenti in store fisici di concorrenti e non dell'e aziende produttrici e derivano da aziende diverse.Come faccio a sapere chi commercializza quel dato articolo e come faccio ad indirizzare il cliente in quel negozio?
    Ovviamente se fossero articoli non di nicchia ma di massa avrei molte più possibilità di indirizzare il cliente in uno store che al 90% dei casi lo commercializzi, ma anche in questo caso si tratterebbe di un concorrente e non dell'azienda produttrice, insomma significherebbe far fare "spionaggio" al cliente.
    Comunque l'idea della tracciabilità dei coupon è molto valida..
    Ciao Rocco.


  • User

    Infatti poter commercializzare prodotti di marca che i clienti potrebbero trovare in qualsiasi negozio d'arredamento è sicuramente un buon metodo per risolvere il problema della distanza e della diffidenza del cliente, aprezzi inferiori ovviamente.
    Grazie.


  • User Attivo

    @rocco.tricarico said:

    Infatti poter commercializzare prodotti di marca che i clienti potrebbero trovare in qualsiasi negozio d'arredamento è sicuramente un buon metodo per risolvere il problema della distanza e della diffidenza del cliente, aprezzi inferiori ovviamente.
    Grazie.

    Ma dovresti verderli a meno de lnegozio fisico sotto casa del potenziale cliente. e siamo davvero sicuri ch sia fattibile in modo economicamente conveniente (casua costi logistica)?


  • User

    @mauro1978 said:

    Ma dovresti verderli a meno de lnegozio fisico sotto casa del potenziale cliente. e siamo davvero sicuri ch sia fattibile in modo economicamente conveniente (casua costi logistica)?

    ok, infatti se pur in qualche modo percorribile, non credo che la soluzione on/off line sia la migliore, eppure è una strada.
    Però volendo rimanere solo nell'ambito web, come si può rendere REALMENTE spendibile un e-commerce di complementi d'arredo?


  • User

    Ciao a tutti, allora mi rendo conto che non è proprio di facile risoluzione l'interrogativo che ho precedentemente posto , però credo che potrebbero venir fuori delle considerazioni molto efficaci, percui rinnovo l'invito a voi tutti a darmi una mano...ciao Rocco.


  • User Attivo

    [QUOTE=rocco.tricarico][LEFT] image

    Perchè non provi con una campagna adwords magari su paginette fatte per spingere determinati prodotti prima di fare tutto il lavoro di posizionamento ecc... ? Così sapresti subito se vale la pena oppure no


  • Super User

    ciao rocco tricarico
    ti inviterei a non uppare il tuo post.. se non hai ricevuto molte risposte è perchè sabato e domenica c'è stato il raduno nazionale di questo forum e quindi eravamo tutti fisicamente a parlare di seo, sem ecc. ecc
    puoi vedere le foto dell'evento qui

    in ogni caso veniamo alla tua domanda.
    allora, il fatto che siano prodotti costosi e da toccare non è un grosso impedimento alle azioni di web marketing. la recente discussione sulla strategia della Lancia Y dimostra che persino per acquistare un auto.. ci si puo' sbizzarrire.

    mi sembra di capire il problema maggiore pero' sia quello di far venire la gente fisicamente in vari sedi.

    in realtà tu vorresti **vendere online **quei prodotti?
    rispondi a questa domanda: perchè uno dovrebbe comprare da te?
    (sono prodotti belli? economici? li hai solo tu? siete bravi a farvi conoscere? date soluzioni di arredamento? ) insomma se individui il benefit del tuo sito dopo sarà più semplice comunicarlo.
    a quel punto ti puoi davvero sbizzarrire. (hai detto che devi fare un restyling quindi non entro nel merito delle cose che andrebbero cambiate nel tuo sito, casomai se ti va, fatti un giro nella sezione "consigli per il tuo sito")

    spero il mio contributo ti sia stato di aiuto 🙂
    ciao :ciauz:


  • User

    @scura said:

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    Perchè non provi con una campagna adwords magari su paginette fatte per spingere determinati prodotti prima di fare tutto il lavoro di posizionamento ecc... ? Così sapresti subito se vale la pena oppure no

    Grazie per il contributo, infatti quella da te suggerita è la prima soluzione che avevo in mente di proporre e che comunque comporta già un investimento notevole, dovendo affidare il lavoro ad una Agency, investimento che dovrò comunque giustificare..
    Grazie ciao.


  • User Attivo

    Poco tempo fa una persona molto in gamba mi ha fatto notare che non esiste altro modo per rispondere alla domanda

    'Vale la pena investire in un determinato settore?'

    se non quella di partire con una campagna sem...

    inoltre è lo ideale anche per definire le keywords migliori sulle quali partire con l'ottimizzazione ed il posizionamento del sito...

    L'investimento iniziale se ci pensi è ampliamente ripagato, poi certo dipende molto anche dal budget a disposizione

    ciao 🙂


  • User Attivo

    ahhh se è dura!!! ti posso esporre se ti serve la mia esperienza...Ho inziato quasi per gioco (posizionamento e tecniche seo/sem) vendita on line su ebay...perchè volevo vedere se ne valeva la pena....risultato?!?
    Anche se ora mi trovo nelle prime posizioni per molte parole di ricerca, gomito a gomito con grosse aziende e molti visitatori...visitano (scusa il gioco di parole)...il negozio su ebay l'unica cosa che riesco a vendere on-line sono i letti che produco in ferro stile ferro battuto!!
    Ho messo nel negozio di tutto dalla sedia al tavolo al divano....ma il problema è sempre uno i costi del trasporto!! (non consideriamo il fatto che nel tuo caso si dovranno aggiungere costi d'ammortamento per l'investimento iniziale...eventuale campagna awords...ect)
    Come giustamente dice NELLI bisogna trovare un punto di forza per spingere il proprio prodotto...ma dalle ultime fire che ho visitato e dall'aria ch si respira nel campo dell'arredamento ma maggiorparte delle volte il punto forte che si cerca è solo IL PREZZO!!!
    Chiudo dandoti un consiglio se posso...il progetto deve partire da un'analisi economica (quanto riuscirai a vendere trasporto incluso) prezzo di mercato della merce e target di riferimento...se sei competitivo bene allora procedi altrimenti lascia stare!! (nn te lo dico perchè potrebbe essere il tuo cliente un concorrente anzi potrebbe essere un mio possibile cliente)

    PS se visitate il sito si lo sò fa cag...ma datemi tempo due setimane e và online quello nuovo!! 😉


  • User Attivo

    Ciao Rocco

    la domanda è: "come investire per un sito di complementi d'arredo" non "se".
    A mio avviso nulla è invendibile su Internet, ed Ebay in generale come strumento rafforza questa tesi.
    Venendo alla vostra esigenza invece, varrebbe la pena prendere in considerazione alcuni fattori per poi decidere cosa fare per massimizzare gli introiti dal canale Internet.

    Prima di tutto sarebbe utile capire qual'è il vostro giro d'affari attuale, quante visite avete e come la gente arriva sul vostro sito.
    Poi capire cosa i clienti comprano e cosa non comprano ed il perchè.

    In base a questi dati si può procedere con un'analisi della situazione attuale e di conseguenza con quello che si può e deve fare in seguito.
    Ho dato un'occhiata al sito attuale e devo dire che è abbastanza gradevole, certo mancano alcune cose basilari per un posizionamento corretto nei motori di ricerca, ma per queste cose lascio spazio a chi ne sa più di me qui 😉

    Ho notato delle carenze nelle schede prodotto e nella struttura del sito in generale che potrebbero vanificare l'efficacia del sito. Quindi, ok farci arrivare la gente su, ma se poi non ci sono gli strumenti giusti affinchè la visita si trasformi in un acquisto aivoglia a portarci gente.

    Adesso sono fuori e non posso fare un'analisi più precisa, ma se la cosa interessa risponmi pure al messaggio, appena potrò farò un post scendendo più nel dettaglio.


  • User Attivo

    ... casa dolce casa 🙂

    Avevo 10 minuti e sono andato a fare un giro un po' più in profondità sul sito.
    Ho avuto conferma della mia prima impressione, ovvero che oltre a mandarci su la gente bisogna poi lavorare bene anche affinchè le persone acquistino i prodotti.

    Piccola premessa:
    Ci sono siti come Ikea che vendono mobili anche on-line. Non so quanti siano i loro ritorni diretti dal sito, ma indirettamente di sicuro la gente da un'occhiata al materiale on-line per fare una prima scrematura degli articoli da visionare poi nei punti vendita.
    Nel vostro caso, visto che non stiamo parlando di una realtà con punti vendita sparsi per l'Italia come Ikea, potreste sostituire questa seconda fase di contatto diretto nel punto vendita con un'informazione più precisa sul sito e con inviti a contattare il vostro staff per avere maggiori informazioni.
    Gli articoli che trattate mi sembrano comunque abbastanza originali ed interessanti.

    Ora una veloce analisi su quello che ho trovato a prima vista che non va bene:

    • La home è un pelino confusionaria. Il catalogo (sulla destra) ha caratteri minuscoli, le offerte sono sono ben identificate e la possibilità di fare liste nozze e cmq regalo si chiama "Happy Days". Non si sarei mai arrivato se non stessi facendo un'analisi del sito.

    • Le schede prodotto sono scarne, le info principali, come le misure, passano in secondo piano. I colori dei testi sono grigio su bianco, non va bene, poco contrasto.

    • Poche immagini dei prodotti (solo quella della scheda + una variante in alcuni casi). Bisogna sopperire al fatto che l'utente non può toccare con mano, quindi più info utili ci sono meglio è.

    • Le offerte (ci ho messo un po' per individuarle) hanno una grafica poco accattivante. Poi alcuni elementi hanno un contrasto praticamente nullo. Un 40% in giallo su sfondo bianco non si vede per nulla.

    • Non posso costruirmi una mia wishlist per tornare poi sul sito a rivedere i prodotti già scelti in precedenza.

    • Non è possibile segnalare i prodotti ad altre persone.

    Mi fermo qui, ma ci sarebbe altro da dire. L'importante per un sito orientato alla vendita è... che sia fatto per vednere e che soddisfi le esigenze dei potenziali clienti.

    Spero di esser stato un pelino utile, ora cena! 😉


  • User Attivo

    Quoto in pieno l'illuminante intervento di Nelli 😉 e le ottime osservazioni di Icelord :D, in particolare:
    @Icelord said:

    Nel vostro caso, visto che non stiamo parlando di una realtà con punti vendita sparsi per l'Italia come Ikea, potreste sostituire questa seconda fase di contatto diretto nel punto vendita con un'informazione più precisa sul sito e con inviti a contattare il vostro staff per avere maggiori informazioni.
    Credo che oltre a mettere in pratica i consigli di Icelord sulla realizzazione del nuovo sito, sarebbe utile stabilire degli obiettivi realistici da raggiungere attraverso il sito, allocare parte del budget per l'analisi dei dati e pianificare alcune "correzioni di rotta" periodiche indispensabili per migliorare i risultati ottenuti.

    Ora però ripasso la palla a Rocco per avere aggiornamenti sul progetto 😉