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ditta individuale in regime agevolato e conto corrente
Salve,
premesso che l'intento è quello di avviare un'attività commerciale come ditta individuale in regime dei minimi 2013.
Soprattutto per il primo anno utilizzerò il mio conto corrente personale per ridurre i costi, e successivamente aprirò un conto intestato alla ditta cosi da poter dividere le gestioni.Tutte i movimenti della ditta (entrate e uscite) sotto forma di contanti, assegni, bonifici o pos, sono ovviamente certificati dalle fatture sia in entrata che in uscita.
Mentre per quanto riguarda i movimenti personali, i quali ovviamente saranno molti di meno, cosa comportano?
se per es. effettuo un prelievo settimanale, in caso di un controllo fiscale, devo dimostrane l'utilizzo?Grazie
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Non c'è più obbligo di legge per avere i conti distinti. Premesso che è sempre meglio avere un conto relativo all'attività e uno ad uso personale potrebbero esserci problemi nel caso di indagine di tipo bancario dove si chiede di giustificare tutti i movimenti in entrate ed in uscita. Mentre i movimenti inerenti l'attività hanno delle "prove certe" più facilmente individuabili (fatture, ricevute, ecc.) i movimenti personali solitamente sono più difficili da giustificare. Se per i movimenti personali usi esclusivamente strumenti tracciabili (bonifici, assegni, carta di credito) ed eviti al massimo il prelievo di contanti non dovrebbero esserci problemi.
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ok, grazie tante.
un'altra cosa: le fatture che mi vengono saldate in contanti, sempre ovviamente nei limiti dei 1000€, devono essere versati sul c/c ai fini appunto della tracciabilità ?
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Non c'è obbligo di versare i contanti sul c/c, l'importante è che ci sia una certa corrispondenza di importi e di date.
Per fare un esempio, se emetti fattura per 1.000 euro il 10 gennaio è plausibile che sul tuo conto ci sia un versamento di contanti di 800 euro il 15 gennaio ma non un versamento di 1.200!!