- Home
- Categorie
- Impresa, Fisco e Leggi
- Consulenza Fiscale
- fiscalità per assistenza informatica
-
fiscalità per assistenza informatica
Buongiorno,
vorrei capire come fare, a livello fiscale, per esercitare un'attività di assistenza informatica a domicilio, a favore perlopiù di privati, senza aprire partita Iva. Diciamo una versione potenziata e a pagamento dell"amico smanettone che chiami quando il pc non va e non sai dove mettere le mani", rimanendo comunque al di sotto delle tariffe dei negozi.
Non prevedo di superare i 5000 euro annui, ma vorrei farmi un minimo di pubblicità nel quartiere; si può ancora parlare di prestazione occasionale se faccio pubblicità con volantini nei bar, etc?Che tipo di ricevuta emettere? Chi paga la ritenuta?
Grazie
-
Ciao e benvenuto,
direi che la pubblicità farebbe di te una persona che organizza continuativamente la ricerca di clientela per l'esercizio di una attività di per se continuativa nel corso dell'anno e con molti committenti.
Reputo personalmente che "organizzare" e "continuativamente" e "continuativa" e "molti committenti" siano termini che fanno a pugni con il concetto di collaborazione occasionale.... come puoi leggere nel topic top apposito.
Risponderei dunque negativamente e mi orienterei a quelle condizione verso una partita iva con un regime agevolato magari.
Paolo
-
Capisco...
...ma temo che non ne valga la pena...
L'ipotesi era di fare al più, se va proprio bene, 150-200euro al mese.
In termini pratici non è molto diverso da chi mette annunci per fare la babysitter o dare ripetizioni... (che il problema delle ricevute non se lo pone affatto...)
Capisco che il Suo parere è strettamente legale, ma davvero sono costretto ad aprire partita IVA per così poco?Grazie mille per la tempestività e la disponibilità.
-
Forse basterebbe il passaparola ??? Quello che ho detto è una mia opinione che segue quanto previsto nelle norme.... può essere disattesa.
Paolo