• User Attivo

    @giuseppemorelli said:

    Da freelance è facile rifiutare
    ...
    La realtà è questa non prendiamoci in giro.

    Ciao, non so quanti anni hai di lavoro in questo settore, rifiutare un cliente era fattibile fino a 20 anni fa. La realtà, oggi, è che 9 freelance (e 3/4) su 10 se ne sbattono se la piattaforma richiesta dal cliente non è adatta a lui.
    Perché un conto è mettere in discussione il cliente su alcune sue scelte mettendo in bilancio la possibilità di perdelo, ma rifiutare un lavoro per il motivo da te ipotizzato direi che è irreale.


  • Moderatore

    @hub said:

    Ciao, non so quanti anni hai di lavoro in questo settore, rifiutare un cliente era fattibile fino a 20 anni fa. La realtà, oggi, è che 9 freelance (e 3/4) su 10 se ne sbattono se la piattaforma richiesta dal cliente non è adatta a lui.
    Perché un conto è mettere in discussione il cliente su alcune sue scelte mettendo in bilancio la possibilità di perdelo, ma rifiutare un lavoro per il motivo da te ipotizzato direi che è irreale.

    Ho esperienza decennale in Magento (sono partito nel 2009 con la 1.5 ma c'è chi l'ha fatto ancora prima).
    Nello specifico come settore e-commerce Magento la scarsità di sviluppatori è a livelli molto alti: freelance ce ne sono molto pochi e le aziende sono sempre sotto organico.

    Ti invito a leggere questo: https://www.bitbull.it/blog/marketing-inverso-prosperare-nella-scarsita/


  • User Attivo

    @giuseppemorelli said:

    Ti invito a leggere questo: https://www.bitbull.it/blog/marketing-inverso-prosperare-nella-scarsita/

    Bell'articolo ma è il punto di vista di Bitbull, un'azienda con una 20ina di collaboratori. Siamo agli antipodi se parliamo di freelance, che risultano la maggioranza di chi opera nel settore.

    Più o meno lo stesso identico punto di vista di agenzie come Aquest, qui più di 70 tra collaboratori e dipendenti: https://www.aquest.it/
    Aquest può certamente decidere di rifiutare un cliente sulla base di un progetto non adatto a lui, così come potrebbe convincere il cliente a desistere, se volesse.

    Freelance specializzati in Magento sono al contrario pochissimi, qui in Italia soprattutto, e il motivo è abbastanza ovvio: un freelance che si specializza, si organizza, in Magento avrà poco lavoro e quel poco lo occuperà a tempo pieno e il fattore tempo (pieno) per un freelance è un rischio d'impresa altissimo. Un freelance con specializzazioni in Magento fa bene a collaborare con Bitbull, in realtà non ha molte possibilità.
    All'estero non ho idea se le cose vanno allo stesso modo.


  • Moderatore

    @hub said:

    Bell'articolo ma è il punto di vista di Bitbull, un'azienda con una 20ina di collaboratori. Siamo agli antipodi se parliamo di freelance, che risultano la maggioranza di chi opera nel settore.

    Più o meno lo stesso identico punto di vista di agenzie come Aquest, qui più di 70 tra collaboratori e dipendenti: https://www.aquest.it/
    Aquest può certamente decidere di rifiutare un cliente sulla base di un progetto non adatto a lui, così come potrebbe convincere il cliente a desistere, se volesse.

    Freelance specializzati in Magento sono al contrario pochissimi, qui in Italia soprattutto, e il motivo è abbastanza ovvio: un freelance che si specializza, si organizza, in Magento avrà poco lavoro e quel poco lo occuperà a tempo pieno e il fattore tempo (pieno) per un freelance è un rischio d'impresa altissimo. Un freelance con specializzazioni in Magento fa bene a collaborare con Bitbull, in realtà non ha molte possibilità.
    All'estero non ho idea se le cose vanno allo stesso modo.

    Mi sembra di capire che tu non sia uno sviluppatore (e se si, di sicuro non Magento) se mi scrivi così.

    un freelance che si specializza, si organizza, in Magento avrà poco lavoro e quel poco lo occuperà a tempo pieno e il fattore tempo (pieno) per un freelance è un rischio d'impresa altissimo

    Davvero? Pensi che ci sia poco lavoro? Ricevo di media 10-15 richieste al mese di nuovi lavori (fra clienti e collaborazioni) e di fatto l'70%-80% li devo "scartare" perchè non posso gestirli e non so nemmeno chi consigliare perchè non c'è nessun altro (aziende poi non ne parliamo). (e non spendo nulla in pubblicità o similari).
    Certo che il fattore tempo è rischio d'impresa ed è per questo che teoricamente il tuo fatturato "per vivere bene" non si deve basare su 20 giornate/mese ma su 10 max 15. Così in caso di imprevisti hai 5 giorni mese di "copertura".

    Un freelance con specializzazioni in Magento fa bene a collaborare con Bitbull, in realtà non ha molte possibilità.

    E quindi quale sarebbe il problema in questa affermazione?
    Una persona può scegliere: avere clienti diretti o avere delle collaborazioni.
    Per magento2 però avere clienti diretti (con buoni progetti) è controproducente perchè è quasi impossibile essere specializzati al giorno d'oggi fra frontend e backend (i famosi Full stack).
    Per come è scritto sembra che se si collabora con Aziende (da freelance) è come se fosse la morte.

    All'estero non ho idea se le cose vanno allo stesso modo.

    All'estero è identico, stessa carenza di personale. Già ho collaborato con aziende estere, stessa cosa.

    L'ho scritto anche nelle altre discussioni: http://www.giorgiotave.it/forum/e-commerce/260448-e-commerce-magento2-quali-sono-i-requisiti-che-il-fornitore-deve-avere.html
    Non dovresti seguire un progetto Magento2 da solo, ma almeno in 2 (lato tecnico).


  • Moderatrice

    Creare un progetto da zero, secondo me è un eresia! Ormai anche grandi aziende non spendono più tutti quei soldi!


  • User Attivo

    @giuseppemorelli said:

    di sicuro non Magento se mi scrivi così.

    L'ho già scritto in un'altra discussione, mi interessa moltissimo Magento, sono iscritto all'area certificazioni, ma è tutto fermo e i motivi principali sono legati a quanto ho scritto precedentemente, il primo è il fattore tempo, il secondo si avvicina molto alla considerazione di @CAYGRI:

    @CAYGRI.com said:

    Creare un progetto da zero, secondo me è un eresia! Ormai anche grandi aziende non spendono più tutti quei soldi!

    che è un'affermazione terribile, da non dover leggere mai, tuttavia è molto realistica.
    A un certo punto ho seguito una strada che per quanto mi riguarda è la migliore e la più equilibrata cioè concentrarmi sullo sviluppo di applicazioni web e abbandonare sia i siti web in generale ma anche i progetti ecommerce, evidentemente perché tu puoi pensare di fare delle scelte poi alcune si concretizzano e altre le devi abbandonare.
    Ma ribadisco che pur considerando Magento la migliore piattaforma ecommerce mi lascia un po' perplesso tutto questo gran lavoro disponibile di cui parli.
    E riprendendo l'affermazione di @CAYGRI in cui mette in evidenza il fatto costo, credo che le grandi aziende preferiscano piuttosto progetti custom, o esseere guidati nella scelta in questo senso, a parità di costi, anzi spendendo meno, piuttosto che considerare Prestashop o WooCommerce e così via su questi livelli, quindi parlo per mia personale esperienza ma mi è capitato spesso ascoltare ragionamenti di questo tipo: ma quanto mi costerebbe un progetto custom, in PHP, Phyton etc (i linguaggi li aggiungo io), per farlo funzionare come vorrei io e che mi costi il meno possibile?

    Ovvio che per grandi progetti complessi, per i colossi delle vendite, i costi di sviluppo da zero sarebbero nettamente più alti rispetto alla scelta di Magento, oltre che per quanti bravi nello sviluppo difficilmente si potrebbe raggiungere la solidità e robustezza di Magento, direi impossibile.

    Tuttavia, "voglio mettere online i miei 20.000 prodotti e pensavo di usare Aruba Ecommerce, devo solo iscrivermi e pagare 250 Euro l'anno, dominio e Hosting inclusi, infine far caricare da un mio dipendente tutti prodotti, finito."

    🙂


  • Moderatore

    Ciao Giuseppe Morelli,
    forse mi sono espresso male ma mirkonetit ha capito perfettamente quello che dico. La questione è molto semplice e chiara, se vendi uno Shop ad una azienda la devi informare che ci saranno costi per mantenerlo attivo ecc. ecc. E' una questione etica e non tecnica.

    Il cliente che accetta di comprare lo Shop da un agenzia deve avere ben chiaro il costo che dovrà avere. Se poi tu vendi solo lo Shop lo avvisi semplicemente che dovrà fare anche Ads, Seo, Caricare i Prodotti ecc. ecc.


  • Bannato User

    il discorso non è tanto la piattaforma ma le vie di pubblicizzazione.


  • Moderatore

    @mercato-io said:

    il discorso non è tanto la piattaforma ma le vie di pubblicizzazione.

    Ciao mercato-io,
    certamente la parte pubblicità ha la sua importanza (come scritto per me è un 70%) ma in qualche modo andrà realizzato l'e-commerce.
    Il topic è proprio su avere feedback e consigli da parte di tutti sul tipo di piattaforma (indifferentemente se ha successo o meno).

    Il tuo commento mi sembra un po' off-topic. Magari possiamo aprire un'altra discussione sulle tecniche di successo per e-commerce (come pubblicizzarlo al meglio).
    In quell'ambito non sono esperto, magari puoi aiutare tu con quel topic.;)


  • Bannato User

    @giuseppemorelli said:

    Ciao mercato-io,
    certamente la parte pubblicità ha la sua importanza (come scritto per me è un 70%) ma in qualche modo andrà realizzato l'e-commerce.
    Il topic è proprio su avere feedback e consigli da parte di tutti sul tipo di piattaforma (indifferentemente se ha successo o meno).

    Il tuo commento mi sembra un po' off-topic. Magari possiamo aprire un'altra discussione sulle tecniche di successo per e-commerce (come pubblicizzarlo al meglio).
    In quell'ambito non sono esperto, magari puoi aiutare tu con quel topic.;)

    intendevo piu' che altro che forse si inizia vendendo su piattaforme che offrono un mercato già pronto pagando delle percentuali di provvigioni... anche se con le provvigioni di oggi e i cinesi che vendono è difficile fare margine.